Studiare Scienze della Nutrizione nel Regno Unito: tutto quello che devi sapere davvero
Se hai iniziato a pensare di studiare Scienze della Nutrizione in UK, probabilmente hai già letto un sacco di cose online: “Università top”, “corsi internazionali”, “opportunità uniche”. Ma tra siti ufficiali e post su Instagram, non sempre è facile capire che cosa significa davvero iscriversi a questi corsi all’estero — soprattutto quando sei italiano, e magari l’idea di vivere all’estero ti mette addosso più domande che certezze.
Qui proviamo a raccontarti uno scenario più onesto: niente storie perfette, ma anche niente ansie inutili. Solo come funziona davvero, cosa aspettarti, e dove potresti trovarti un domani.
Cosa sono le Scienze della Nutrizione e cosa cambia in UK?
Partiamo dalle basi: studiare Nutritional Sciences non significa solo imparare cosa rende un’insalata “salutare”. In pratica si studiano le basi scientifiche dell’alimentazione, i meccanismi con cui il cibo impatta il corpo (dalla biochimica ai processi metabolici), il legame tra dieta e salute (inclusa la prevenzione delle malattie), e spesso anche la comunicazione o l’educazione alimentare.
Nel Regno Unito il percorso classico è la laurea triennale (Bachelor's in Nutritional Sciences/Human Nutrition), poi eventualmente un master o un dottorato. Cambia parecchio il modo in cui si studia rispetto all’Italia: meno lezioni frontali, più discussioni, lavori individuali, laboratori e stage che ti obbligano davvero a “sporcarti le mani”.
Università che offrono Nutritional Sciences nel Regno Unito
Ce ne sono tante — molte più di quelle che si trovano con una ricerca veloce su Google. Alcune con programmi più generali, altre molto focalizzate (per esempio sulla nutrizione clinica o sugli aspetti industriali). Non esiste la “migliore al mondo” a prescindere, ma ti segnalo qualche esempio concreto:
- University of Leeds: molto forte sul fronte ricerca, con un occhio di riguardo sia alla scienza pura che all’applicazione pratica. Qui puoi fare anche un anno di tirocinio ("placement year"), che aiuta quando vuoi trovare lavoro subito dopo.
- University of Glasgow: i loro corsi coprono sia l’aspetto scientifico che quello di salute pubblica. Qui l’approccio è misto: università tradizionale ma con aperture pratiche.
- King’s College London: bene se ti interessa la parte più molecolare, la ricerca, la biologia pura della nutrizione. Offre anche opzioni per chi vuole interfacciarsi con ospedali o ambiente clinico.
- University of Reading: famosa sui temi di ricerca applicata e per i link con aziende (può essere un aiuto per trovare stage).
Queste università sono solo alcuni nomi per orientarsi. Ce ne sono tante altre valide — ognuna con pro e contro. A volte la differenza vera la fanno dettagli che all’inizio sembrano secondari: il taglio dei corsi, le possibilità di tirocinio, le dimensioni della città, il clima… Se vuoi evitare sorprese o scelte “ad occhi chiusi”, ascolta chi ci è passato prima.
Come si sceglie il corso giusto?
Qui è la parte meno romantica ma più importante. Un’università può anche essere famosa, ma magari NON è adatta a te, ai tuoi voti, alle tue aspettative. Qualche punto da tenere d’occhio:
- Requisiti di ammissione: Biologia e chimica contano. Di solito ti chiedono il diploma di maturità con voti (“grades”) specifici, specialmente in queste materie. Ogni università ha regole sue: meglio controllare sempre.
- Livello di inglese: In UK ti chiederanno quasi sempre la certificazione IELTS (o simili) intorno a 6.0-6.5. Occhio a non sottovalutare la cosa: serve un inglese VERO, non solo “da scuola superiore”.
- Struttura del corso: In UK è normale trovare opzioni “sandwich” con un anno di tirocinio extra — ottimo se punti già a lavorare lì dopo. Ma non sono per tutti. Alcuni preferiscono chiudere in 3 anni secchi.
- Opportunità post-laurea: Se vuoi diventare dietista o nutrizionista “riconosciuto”, controlla se il corso ti dà i requisiti per registrarti con enti come la British Dietetic Association. Non tutti i corsi portano allo stesso risultato.
Le difficoltà vere (e qualche rischio di cui nessuno parla mai)
Il sogno di studiare in UK è bellissimo, ma è giusto sapere anche che ci sono delle difficoltà pratiche:
- Costi elevati: Le tasse universitarie sono più alte che in Italia, e il costo della vita in città come Londra o Glasgow è notevole (affitti, trasporti, libri, cibo, serate fuori). Non tutti i percorsi di studio ti permettono di lavorare tanto — quindi fatti bene i conti, senza pressioni.
- Burocrazia post-Brexit: Per i ragazzi italiani serve il visto, e le regole cambiano spesso. Non vuol dire che sia impossibile, ma serve pazienza (e una buona dose di attenzione per non perdere scadenze importanti).
- Cultura universitaria diversa: Qui nessuno ti “spinge” a forza: sei tu che devi organizzarti, trovare gruppo studio, chiedere aiuto ai tutor se non capisci qualcosa. Più libertà, ma anche più rischio di sentirsi un po’ soli o spaesati, soprattutto all’inizio.
- Info incomplete: Capita che molti si iscrivano “sulla carta”, innamorati della città o della fama, ma senza avere le idee chiare sulle materie o sugli sbocchi concreti. Consiglio onesto: prenditi il tempo di parlare con chi c’è già passato, magari anche con ex studenti italiani che possono spiegarti “cosa non si vede nei video promozionali”.
Voci dal campo: le storie di chi ci è già passato
Marco ha scelto Nutritional Sciences a Leeds, con il placement year:
“All’inizio il carico di lavoro mi sembrava ingestibile, pensavo di essere fuori posto perché il mio inglese non era perfetto e temevo di ‘arrivare sempre dopo gli altri’… Poi ho trovato aiuto tra ex-studenti italiani e con il team di Studey mi sono organizzato meglio. Il placement mi ha aiutato a capire come si lavora davvero, e sicuramente senza non saprei dove partire ora che sto cercando lavoro.”
Sara, invece, ha scelto il master a Glasgow dopo la laurea in Biologia in Italia:
“Il salto è pesante, soprattutto perché il livello di inglese richiesto è alto e i professori non hanno tempo da perdere. Per fortuna, ho trovato una mano per la revisione dei documenti e il personal statement, che ha fatto la differenza. Non è stato facile, ma rifarei tutto.”
Qualche risposta sincera alle domande che riceviamo più spesso
Servono materie scientifiche forti alle superiori?
Sì, la maggior parte dei corsi vuole che tu venga da un percorso scientifico, con una base in biologia e chimica. Se non ti senti preparato, esistono anche corsi preparatori o test di ingresso.
Quanto devo conoscere l’inglese?
L’inglese “da film” o “da scuola” quasi mai basta. Serve prepararsi bene sull’IELTS (di solito tra 6.0 e 6.5), cercando di puntare anche su listening, speaking e ricerca accademica. Vale la pena investire un po’ di tempo e qualche simulazione seria prima delle application.
Costa molto studiare in UK?
Senza giri di parole: sì, costa. Sia per le tuition fee sia per vivere bene. Ogni città è un mondo a sé, da Londra (super cara) a città più piccole che possono essere gestibili. Noi aiutiamo a fare due conti in modo trasparente, niente sorprese a metà anno.
Posso lavorare durante gli studi?
Sì, di solito puoi lavorare part-time con il visto studentesco. Non è semplice conciliare tutto, soprattutto in periodi di esami. Conviene informarsi bene sui limiti (di ore e di tipologia di lavoro) per non mettere a rischio lo status di studente.
Cosa fa davvero Studey (e quando non serve scegliere noi)
Il nostro supporto non si limita ai documenti — e, per essere sinceri, non sempre serve affidarci tutto. Ti aiutiamo a:
- Capire se sei davvero pronto per il percorso che hai in mente (anche con domande scomode, se serve)
- Valutare se conviene il Regno Unito o magari ci sono alternative più sostenibili per te (Irlanda, Olanda, Canada…)
- Raccogliere la documentazione giusta, preparare personal statement e reference, ma soprattutto evitare quegli errori che ci sono costati tempo e soldi quando ci siamo passati noi
- Metterti in contatto con ex studenti disposti a raccontarti la loro esperienza senza filtri
Nessuno ha la ricetta magica: ogni percorso è molto personale. A volte ci dicono che il Regno Unito “non è la scelta giusta in questo momento”, e va bene così. L’importante è partire informati, con aspettative realistiche.
Se vuoi fare domande, anche solo per toglierti qualche dubbio, sappi che non partiamo mai da “iscriviti subito”. Di solito, partiamo da: “Come va? Di cosa hai davvero bisogno?”
Studiare fuori, soprattutto Scienze della Nutrizione in UK, è impegnativo — ma se affronti tutto per davvero, con le domande giuste, puoi portarti a casa molto più di una laurea. E noi siamo qui quando (e se) serve, senza pressioni.
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