Studiare Scienze della Nutrizione in Olanda: cosa sapere davvero
Se stai pensando di buttarti in un percorso di Scienze della Nutrizione in Olanda, sappi che sei in buona compagnia: sempre più studenti italiani lo stanno prendendo in considerazione. L’Olanda attira perché è internazionale, accessibile, piena di corsi in inglese e offre un’istruzione solida… però, onestamente, non è tutto facile o perfetto come magari potresti leggere in giro. Qui trovi qualche dritta vera, senza filtri, su corsi, opportunità e ostacoli. Così puoi capire meglio se questa strada fa davvero per te.
Corsi di Scienze della Nutrizione: come sono davvero
In Olanda puoi trovare sia lauree triennali che magistrali in Scienze della Nutrizione, Dietetica, Food Science & Technology o campi simili. Quello che molti non sanno è che c’è una grossa differenza tra le università di ricerca (come Wageningen University, famosissima per tutto quello che riguarda agraria e alimentazione) e le “hogeschool”, ovvero università delle scienze applicate, molto più pratiche e collegate al mondo del lavoro.
Le università di ricerca sono più teoriche e scientifiche, spesso adatte a chi magari vuole fare carriera nella ricerca, nella consulenza o pensa anche a un dottorato. Le hogeschool invece preparano un sacco a lavorare subito, spesso con tirocini obbligatori e contatti con aziende già durante gli studi. Non c’è una scelta giusta o sbagliata: dipende davvero da che tipo sei e cosa vuoi fare dopo.
Per chi cerca corsi in inglese, la buona notizia è che sono parecchi, soprattutto nei centri universitari internazionali. Anche qui, però, meglio guardare sempre bene i requisiti e il programma.
Olanda, pro e contro da considerare
Capitolo costi
Le tasse universitarie, per chi è cittadino UE, sono decisamente più abbordabili rispetto a UK e USA (parliamo di qualche migliaio di euro l’anno, e non di rette da capogiro). Ma... non dimenticare i costi della vita: affitti spesso cari, trasporti, assicurazione sanitaria (spesso obbligatoria), libri, cibo. In alcune città come Amsterdam o Utrecht trovare una stanza può richiedere più pazienza che una maratona. Meglio saperlo prima.
Lingua
Sì, tantissimi corsi sono in inglese e, in aula, è raro che sentirai parlare olandese. Ma fuori dal campus? Per la vita di tutti i giorni, per cercare lavoro part-time o anche solo per farti amici, sapere almeno le basi di olandese fa davvero la differenza. E molti stage (che di solito sono obbligatori) lo richiedono. Vale la pena pensarci già prima di arrivare.
Burocrazia
La procedura di application in Olanda è abbastanza chiara — ma occhio alle scadenze, alla raccolta di documenti, alle traduzioni ufficiali e ai certificati di lingua. Qui avere qualcuno che ti dà una mano (anche solo per rileggere la lettera motivazionale o sistemare la pagella) può salvarti dalle crisi di nervi. Niente di impossibile, ma va fatto con attenzione.
Sbocchi professionali
Laurearsi in Olanda apre qualche porta, ma non è una garanzia. Il mercato là è competitivo, e spesso si entra più facilmente grazie a contatti fatti durante tirocini o progetti pratici. Se punti a lavorare in Olanda dopo la laurea, abituati all’idea di fare networking (magari iniziando già durante l’università).
Consigli pratici (quelli che avrei voluto ricevere)
- Inizia a informarti per tempo. Non aspettare la maturità per parlarne in famiglia, soprattutto per i documenti e le iscrizioni. Alcune scadenze sono ben prima della fine del liceo.
- Ogni corso è diverso: leggi i requisiti uno a uno, soprattutto sui test d’ingresso o sulle certificazioni linguistiche richieste. Spoiler: non tutte le università accettano la stessa cosa.
- Considera un piano B. Succede che non ti prendano, o che cambino le cose strada facendo. Avere un’alternativa non è una sconfitta.
- La vita indipendente non è una favola Instagram: serve organizzazione o si rischia di andare in tilt tra bollette, iscrizioni, moduli e burocrazia varia.
Non solo teoria: due storie da chi c’è passato
Marco, che ora studia Nutrizione a Wageningen, si è accorto troppo tardi che sottovalutare la tempistica può costare caro: tra documenti, traduzioni e referenze quasi rischiava di saltare la scadenza. La lettera motivazionale, dice, è stata la parte più impegnativa (“la prima versione faceva dormire anche mia nonna”). Alla fine ce l’ha fatta, ma ha imparato sulla sua pelle quanto partire per tempo conti.
Sara invece era preoccupatissima per l’inglese e ci ha messo anima e corpo, ma non aveva pensato a quanto l’olandese servisse nella vita reale. “Lo stage? Senza l’olandese era un incubo trovare posto. Alla fine ho cominciato un corso base appena arrivata. Mi ha aiutato anche solo per sentirmi meno aliena.”
Domande classiche (quelle che ci arrivano sempre)
Serve l’IELTS o altri test di inglese?
Quasi sempre sì. Molti corsi chiedono proprio IELTS o TOEFL, ma verifica sul sito ufficiale di ogni corso: alcuni accettano anche altri certificati.
Quanto si paga all’anno?
Di solito meno che in UK o USA, ma dipende dall’università. Occhio ai costi di affitto, assicurazione, libri: fatti due conti reali, non solo sulle tasse di iscrizione.
Si trova lavoro part-time facilmente?
Dipende molto dalla città e dall’inglese che parli, ma, per certe cose e per certi lavori, l’olandese è necessario. Lo specificano spesso già negli annunci.
Ha senso scegliere l’Olanda rispetto ad altri Paesi?
Boh, dipende! Se ti piace l’idea di un ambiente molto internazionale ma non vuoi spendere quanto nel Regno Unito, può aver senso. Ma non è detto sia perfetta per tutti: valuta cosa vuoi fare dopo, i costi reali e quanto sei pronto/a a vivere lontano.
Hai dubbi veri? Chiedici una mano senza impegno
Hai dubbi veri? Meglio parlarne con chi c’è già passato. Noi di Studey siamo qui anche solo per fare due chiacchiere, non per “venderti” nulla: ti aiutiamo a chiarire le idee, vedere alternative, sistemare la documentazione, insomma evitare gli errori classici che abbiamo già visto mille volte. Se vuoi, scrivici o prenota una consulenza tranquilla: a volte basta vedere chiaro cosa c’è davvero da fare per non sentirsi sopraffatti. E se invece decidi che non fa per te, va benissimo: non c’è una sola strada giusta!
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