Studiare psicologia dello sviluppo in UK: tutto quello che devi davvero sapere
Se stai pensando di studiare psicologia dello sviluppo nel Regno Unito, probabilmente hai mille domande: che corsi ci sono, quali sono le vere difficoltà, cosa succede dopo la laurea. Qui trovi una panoramica concreta — niente brochure patinate, solo quello che avrei voluto sapere io prima di partire.
Cos’è davvero la psicologia dello sviluppo (e perché studiarla in UK)
La psicologia dello sviluppo studia come cresciamo, impariamo, cambiamo — dall’infanzia fino all’età adulta. È quel ramo della psicologia che cerca di capire, molto semplicemente, perché i bambini fanno i bambini (e perché gli adulti non sempre smettono!). In UK, la materia è davvero presa sul serio: si fa ricerca, si lavora tanto in gruppo, si alternano libri teorici e tirocini sul campo. Preparati però: niente quiz facili, qui ci si sporca le mani, nel bene e nel male.
Che corsi puoi trovare
Uno degli aspetti su cui ci scrivete più spesso è: “Che percorso devo scegliere?” Le opzioni principali sono queste:
- Bachelor (laurea triennale) in Psychology o Psychology & Developmental Sciences. Ci sono tanti moduli comuni con la psicologia generale, ma puoi scegliere corsi focalizzati sullo sviluppo (autismo, apprendimento, adolescenza, ecc.).
- Master (MSc) in Developmental Psychology o Child Psychology. Per chi cerca qualcosa di più pratico, clinico, o vuole buttarsi nella ricerca seria. Qui si entra nello specifico: meno “General Psychology”, più casi reali e metodologie avanzate.
- PhD o programmi di ricerca, se vuoi farne davvero una professione accademica o scientifica.
La scelta dell’università dipende anche da mondo reale: possibilità di tirocinio (spesso fondamentali per chi non viene dal Regno Unito), presenza di centri di ricerca seri e – questa è la vera vita – dal costo della città, dal supporto per gli studenti internazionali, dal tipo di community che troverai.
Come si entra? Quali sono gli intoppi che nessuno ti dice
I requisiti
Servono il diploma di scuola superiore (con buoni voti in scienze, meglio se in psicologia, anche se non sempre richiesto), una certificazione linguistica (normalmente IELTS 6.5, ma alcune università chiedono di più), e due ingredienti sottovalutati: il personal statement e le reference letter.
Qui molti inciampano: il personal statement non è un compitino sulle tue passioni. Serve concretezza, motivazioni vere, la capacità di far capire chi sei. E fidati, non si scrive in una sera (se vuoi una mano, ci siamo anche per quello).
I costi
Non ci giriamo attorno: le tasse universitarie sono impegnative (tra £15,000 e £25,000 all’anno per i corsi undergraduate, anche di più per i master post-Brexit). Qualcosa si risparmia in zone meno centrali, ma vivere e studiare in UK significa comunque affrontare spese alte per alloggio, trasporti, vita quotidiana.
Ci sono borse di studio e finanziamenti, ma sono competitive. Nessuno ti regala la vita da studente a Londra, ma con un po’ di pianificazione e qualche dritta si può fare.
Aspetti pratici
Metti in conto un modesto shock culturale. L’inglese accademico è tosto, la didattica a volte è più “indipendente” rispetto all’Italia, e sui tirocini spesso ci si deve muovere per tempo (molti sono volontari e richiedono flessibilità oraria).
Chi parte senza conoscer nessuno sente spesso il peso della solitudine, almeno all’inizio. Ma col tempo, la community internazionale e gli incontri casuali in cucina nelle residenze possono cambiare davvero le cose.
Le difficoltà vere (e cosa si può fare)
Ti dico la verità: non è sempre facile. Studiare psicologia dello sviluppo in UK, soprattutto dopo due anni di scuola italiana, può essere uno scossone. Il ritmo di studio è alto, e tra esami, progetti di gruppo, adattamento linguistico e burocrazia britannica, i primi mesi possono sembrare una montagna.
Ecco perché è importante parlare subito dei dubbi che hai, non solo della “figata di Londra”.
Molti studenti in gamba all’inizio pensano di aver sbagliato tutto. È normale. Chiedere supporto (a Studey, ma anche ai servizi universitari o alla community di studenti italiani) non è una sconfitta, anzi.
Storie vere: Marco e Sara
Marco ci raccontava: “All’inizio Londra sembrava una colata di informazioni e scadenze. Il personal statement mi sembrava impossibile da scrivere, ma alla fine, grazie ai consigli pratici di altri ex studenti, sono riuscito a capire che bastava essere sinceri, dire dove avevo sbagliato nel mio percorso, non vendere solo successi”.
Sara invece, dopo la laurea in Italia, è partita per il Master. “Lì la differenza vera è stata il tirocinio. Non è stato tutto rose e fiori: a volte ti sembra di essere tornata all’asilo per quante cose devi imparare da zero. Ma dopo qualche mese mi sono sentita parte di una vera squadra. Sono andata via con delle competenze che qui non avrei potuto avere”.
Domande che ci fate spesso
Che background serve davvero?
Oltre al diploma, può aiutare aver fatto scienze al liceo (o un po’ di psicologia se sei tra i pochi fortunati). Comunque ogni università pubblica i requisiti; meglio sempre controllare e, in caso di dubbi, chiedere.
Meglio laurea triennale in UK o solo il master?
Se hai appena finito il liceo, partire subito può essere un tuffo tosto, ma per alcuni è la scelta giusta. Chi ha già fatto una triennale in Italia spesso trova più senso fare direttamente il master: meno anni, risparmi qualcosa e hai già le basi.
E posso lavorare mentre studio?
Certo, molti studenti lo fanno (bar, negozi, assistenza, ecc.), ma occhio a non sovraccaricarti. Lavorare part-time va bene, ma il ritmo di studio in UK lascia meno tempo libero rispetto all’Italia. Calcola bene i rischi e cerca sempre un equilibrio.
E il titolo è riconosciuto in Italia?
Sì, di solito sì — ma per esercitare come psicologo professionista dovrai comunque passare dall’albo italiano (esame di stato, iscrizione, ecc.). È un percorso un po’ tortuoso, quindi preparati in anticipo.
In sintesi
Studiare psicologia dello sviluppo nel Regno Unito può aprire strade e darti competenze difficili da trovare altrove, ma non è una promessa di successo “chiavi in mano”. Si tratta di un investimento grosso — di tempo, soldi, energie emotive — e va affrontato con mente lucida, info aggiornate e un po’ di umiltà.
Se vuoi capire davvero se fa per te, buttare giù i primi dubbi, o semplicemente sentire la voce di chi ci è già passato, noi ci siamo: senza filtri e senza promesse miracolose. Scrivici, lasciaci un messaggio, o fissiamo una chiamata conoscitiva. Meglio affrontare il viaggio insieme, anche solo per scoprire che a non essere sicuri, all’inizio, eravamo praticamente tutti.
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