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Studiare psicologia clinica in Olanda: università e requisiti

Studiare psicologia clinica in Olanda offre opportunità uniche, ma comporta anche sfide burocratiche e di adattamento che è importante conoscere in anticipo.

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Studiare psicologia clinica in Olanda: quello che (forse) nessuno ti dice

Immaginati. Ti sei appena appassionato all’idea di studiare psicologia clinica, hai fatto mille ricerche e tra le tante destinazioni spunta l’Olanda. Sembra tutto promettente: università di prestigio, corsi in inglese, città piene di studenti internazionali. Ma – e te lo diciamo senza giri di parole – è un percorso che ha le sue complessità, soprattutto se arrivi dall’Italia e non hai mai affrontato burocrazie straniere o dovuto spiegare il senso del tuo piano di studi in un’altra lingua.

Noi di Studey (tutti ex studenti internazionali, quindi sì, sappiamo cosa significa sentirsi persi o pieni di dubbi) abbiamo raccolto le domande e gli ostacoli più comuni, insieme a qualche dritta che avremmo voluto ricevere quando eravamo noi quelli in crisi tra una mail all’università e la paura di fare la scelta sbagliata.

Quali università valutare davvero?

Partiamo dal concreto. In Olanda ci sono parecchie università forti in psicologia, ma se ti interessa la psicologia clinica con corsi in inglese, le scelte si restringono. Le più gettonate tra gli studenti italiani che seguiamo, per motivi pratici e di qualità, sono:

  • Università di Amsterdam (UvA): famosa per l’approccio pratico e la ricerca. Hanno specializzazioni in psicologia clinica, ma attenzione: selettiva e con programmi belli tosti.
  • Radboud University (Nijmegen): la parte clinica è molto avanzata e il focus è anche sulle neuroscienze. C’è tanto laboratorio, casi veri e ricerca sul campo.
  • Maastricht University: qui funziona con il “learning by doing”, cioè meno teoria frontale e più risoluzione pratica di problemi veri. Il master in psicologia clinica è molto richiesto.

Non sono le UNICHE, ma sicuramente sono quelle di cui parliamo di più con chi ci scrive – anche perché tutta la burocrazia è gestibile in inglese e ci sono già tanti studenti internazionali, cosa che aiuta non poco quando inizi.

Requisiti d’ingresso: la teoria e la realtà

A leggerlo sui siti sembra facile: “bachelor’s degree in Psychology or related field”, più il solito IELTS/TOEFL, cv, motivazione. Ma nella pratica, la vera insidia è il riconoscimento della laurea triennale italiana. Spoiler: non tutti i corsi di psicologia italiani sono “allineati” ai loro standard.

Cosa controllano davvero?

  • Che tu abbia fatto esami di statistica, metodologia scientifica, materie di psicologia generale;
  • Che il piano di studi italiano sia abbastanza “solido”, e qui spesso richiedono traduzioni certificate, syllabus dettagliati, spiegazioni delle materie;
  • Che il livello d’inglese sia alto sul serio (IELTS almeno 6,5-7.0 quasi ovunque).

Molti fanno domanda senza verificare questi dettagli — e poi scoprono di non essere eleggibili, magari dopo settimane di attesa.
La verità è che ogni università ha il suo “metodo”, e conviene sempre farsi controllare i documenti da qualcuno che sappia leggere i regolamenti (qui entra in gioco il lavoro meno glamour dei nostri advisor: controllare, tradurre, segnalare i rischi prima di inviare tutto).

Oltre l’application: burocrazia, alloggi e primi (veri) ostacoli

Arrivare in Olanda da studente UE oggi è più semplice che altrove, ma sappi alcune cose pratiche:

1. Residenza e permessi
Non ti serve il visto, ma dovrai registrarti entro pochi giorni dall’arrivo e attivare la residenza (“BSN” — il codice fiscale olandese, serve per un sacco di cose, pure per aprire un conto). Sembra noioso? Lo è, e a volte è pure frustrante, soprattutto se il comune ha sportelli solo in orari assurdi o nessuno risponde in inglese.

2. Budget (tra sogni e realtà)
Iscriversi costa meno che in UK, vero, ma tra tasse universitarie (circa 2000 euro/anno per studenti UE), affitto (700-1000 euro/mese nelle città grandi), assicurazione, vita quotidiana… la somma fa presto. Non tutti ottengono subito una stanza in studentato: preparati all’eventualità casa-stanza condiviso o residenza temporanea.

3. Riconoscimento del titolo (per chi sogna di tornare e praticare)
Studiare psicologia clinica in Olanda è una scelta super valida se vuoi fare ricerca o restare in ambiti internazionali, ma se immagini di tornare in Italia o esercitare come psicologo clinico, tieni presente che potrebbe servirti una procedura di riconoscimento, a seconda del percorso. Siamo onesti: c’è sempre da verificare bene, e a volte serve integrare tirocini o sostenere esami aggiuntivi.

4. Lingua & vita sociale
I corsi sono in inglese, ok. Ma bollette, dottori, palestra, amicizie fuori dal corso… tutto è in olandese. Meglio imparare almeno le basi per sentirsi meno alienati. Nessuno (proprio nessuno) entra subito in gruppo. All’inizio la solitudine si fa sentire, soprattutto fuori dagli ambienti universitari, dove gli olandesi hanno i loro giri. È una fase normale, ne parliamo spesso anche nei nostri incontri tra ex studenti: si supera, anche se sembra di no.

Piccole storie di ansia e conquiste (vere)

Prendiamo Marco, che ora è parte del nostro team: “Mi sono iscritto convinto di aver tutto in regola, ma la triennale italiana aveva due esami in meno rispetto a quelli richiesti. Ho rischiato di perdere il posto perché nessuno (nemmeno al dipartimento!) mi aveva segnalato la cosa. Il supporto che ho avuto da chi c’era già passato è stato fondamentale — altrimenti avrei buttato mesi e soldi”.

O come Sofia, che all’inizio si sentiva una “fraud” perché il suo inglese era ottimo a scuola, ma la prima settimana di laboratorio con il suo accento romano la bloccava: “Pensavo: qui rideranno tutti. Invece era solo una paranoia mia — e con un po’ di faccia tosta ora parliamo di tutto, anche fuori dal corso”.

Consigli onesti (sì, anche sulle difficoltà)

  • Non accontentarti della prima università che risponde alle email: chiedi in giro, confronta programmi, verifica la compatibilità reale dei tuoi esami.
  • Prepara in anticipo i documenti (no, la certificazione di inglese “tra sei mesi” non va bene: serve spesso già in fase di domanda).
  • Non sottovalutare i tempi tecnici: traduzioni, domande, risposte, ricerca alloggi… metti in conto almeno 3-4 mesi per fare tutto bene.
  • Trova un piccolo gruppo di supporto: cerca studenti italiani nei forum, partecipa agli open day online, chiedi consigli pratici a chi ci è già passato. Anche noi rispondiamo alle domande, anche quelle che sembrano banali.
  • Preparati mentalmente alle prime settimane di caos: sentirsi spaesati è la norma. Col tempo, le cose migliorano — ma non c’è bacchetta magica.

Risposte sincere alle domande più frequenti

Posso entrare al master in psicologia clinica in Olanda con qualsiasi triennale in Italia?
No. Controllano molto i contenuti delle materie. Spesso mancano esami specifici. È fondamentale confrontare il tuo piano di studi con quello richiesto.

Basta l’inglese scolastico?
No. Serve una certificazione (IELTS/TOEFL), e serve essere davvero fluenti per sostenere esami e scrivere research papers.

Posso tornare in Italia ed essere subito abilitato/a?
Dipende. Serve capire bene il percorso e a volte dovrai fare tirocini supplementari o iter di riconoscimento del titolo. Meglio informarsi PRIMA.

Che tipo di supporto posso aspettarmi se mi sento perso?
Ci sono servizi per studenti internazionali, ma spesso le domande pratiche le risolvono meglio altri studenti o community. Con Studey, restiamo disponibili anche dopo l’ammissione: sappiamo che la vera “avventura” (e le ansie) iniziano dopo.


Studiare psicologia clinica in Olanda può essere la scelta che ti apre la strada giusta – oppure quella che ti fa dire “forse non era per me”. Non c’è una risposta universale, ma siamo qui per aiutarti a capire, senza farti perdere tempo (e soldi) o lasciarti solo/a tra mille domande.
Vuoi parlarne? Scrivici: anche solo per toglierti un po’ di dubbi prima di decidere.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.