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Studiare medicina veterinaria in UK: corsi in inglese per italiani

Studiare Medicina Veterinaria nel Regno Unito è impegnativo e costoso; preparati bene e considera sempre un piano B per eventuali imprevisti.

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Studiare Medicina Veterinaria nel Regno Unito: la verità, senza filtri

Se stai pensando di studiare Medicina Veterinaria nel Regno Unito, sappi subito che è un’avventura tosta, soprattutto oggi che siamo nel “mondo post-Brexit”. Ti raccontiamo come funziona per chi parte dall’Italia, quali sono i punti davvero critici e come affrontarli senza perdere testa (e soldi).

Cosa ti aspetta davvero: la vita da studente di veterinaria in UK

La prima cosa da mettere in conto è che in UK i corsi di Veterinary Medicine sono tosti e lunghi: si parla di 5 o 6 anni pieni, tra teoria (tanta) e pratica clinica. Si studia solo in inglese, quindi serve un livello alto — per capirci, non basta “parlottare” l’inglese scolastico: molte università chiedono certificazioni come IELTS con punteggi sopra il 7.0. Meglio iniziare a pensarci per tempo: nessuno ama rifare l’esame!

Requisiti per l’ammissione

  • Diploma di scuola superiore con voti buoni (soprattutto in chimica e biologia)
  • Spesso è richiesto un test d’ingresso specifico per veterinaria — come il VMAT, ma ogni università ha le sue regole
  • Colloquio motivazionale e attitudinale, dove vogliono capire se sei davvero portato e pronto anche alla pressione

Spoiler: i rifiuti sono comuni, quindi pensa sempre a una “strategia B”.

Costi e borse

Dopo la Brexit, per noi italiani (e in generale UE) le tasse sono salite: parliamo spesso di cifre importanti, simili a quelle dei britannici non residenti. I finanziamenti pubblici italiani coprono poco o niente e le borse di studio sono poche e davvero competitive. È cruciale farsi un’idea preventiva del budget — e non solo “a spanne” — per evitare brutte sorprese: calcola le tasse, ma anche l’affitto (costoso), i trasporti, i libri, la vita quotidiana. Meglio parlarne con chi ci è già passato per avere un quadro reale.

Le “rogne” vere da sapere prima di partire

  • Pochi posti, tanta concorrenza: Non vogliamo spaventarti, ma i posti sono davvero pochi. Ogni anno si candidano in tantissimi e anche con il voto alto si rischia di restare fuori. Tenere in tasca un piano alternativo è più che una furbata: spesso è la salvezza.
  • Burocrazia e scartoffie: Non basta inviare un modulo e aspettare. Bisogna preparare i documenti, le referenze, i certificati tradotti, i test, il personal statement... E serve un inglese davvero buono anche solo per capirci qualcosa nei portali universitari. Sbagliare qualcosa o arrivare in ritardo può costare tutto.
  • Effetto Brexit: Tante regole sono cambiate e cambiano ancora. I finanziamenti? Diversi. Le tempistiche? Spostate. L’unico modo per non perdersi è affidarsi a fonti d’informazione fresche e consigli di chi ci lavora ogni giorno. Evita le risposte “copiate” dei forum: ogni caso è un po’ diverso.
  • La vita quotidiana da expat: Vivere in UK è bello, ma costa e a volte pesa. Gli affitti nelle città universitarie possono essere un salasso e, specialmente all’inizio, la solitudine è dietro l’angolo — anche se si parla tanto di “vita internazionale”. Avere un gruppo di altri italiani, o ex studenti con cui parlare, aiuta davvero.

Dove possiamo aiutarti, anche quando non tutto fila liscio

Essere seguiti da Studey non è come affidarsi a una “macchina” che ti iscrive e sparisce. Siamo ex studenti, qualcuno di noi ha fatto proprio veterinaria in UK, e ci mettiamo la faccia nel consigliarti:

  • Ti aiutiamo a capire se (davvero) hai le carte in regola per candidarti e dove puntare.
  • Non facciamo promesse impossibili: se non hai i requisiti, lo diciamo. Se hai possibilità concrete, ti spieghiamo come rafforzare l’application.
  • Ti guidiamo nella preparazione del personal statement, della reference letter e di quei documenti che nessuno spiega mai benissimo (sia in inglese che in italiano).
  • Se serve, ti consigliamo un piano B concreto: magari Irlanda, Olanda, o un percorso preparatorio. Meglio prevenire l’effetto boomerang.
  • Dopo l’ammissione, ti diamo dritte vere sulla vita, l’alloggio, le trappole da evitare. E, soprattutto, restiamo disponibili anche DOPO: se hai malumori, dubbi, voglia di mollare, c’è sempre qualcuno che ti risponde.

Domande che riceviamo ogni settimana

Posso accedere con il semplice diploma italiano?

La risposta breve è: sì, ma servono i voti giusti, le materie giuste e (quasi sempre) uno o più esami d’ingresso e colloqui. Su alcune università c’è più margine, su altre devi essere quasi perfetto. Non fidarti delle “leggende metropolitane” online: ogni application va valutata sul serio.

Quanto devo mettere in conto di spendere all’anno?

Non c’è una cifra precisa per tutti, ma calcola almeno 25-35 mila euro l’anno tutto incluso (università + vita). Sì, è tanto. È per questo che facciamo i conti insieme, anche su possibili borse o “soluzioni smart”: magari una zona universitaria meno cara o l’opzione alloggio in condivisione.

Cosa succede se vengo rifiutato?

Non sei da solo: può capitare, e ne parliamo subito, non solo “dopo”. Ti aiutiamo a capire se puoi ritentare, dove “limare” la tua application, oppure ti supportiamo per ripiegare (senza sentirti un fallito) su altre mete o percorsi.

Durante la laurea, farò davvero tirocinio pratico?

Sì, è previsto in tutti i corsi — e anche tanto. Attenzione però, la qualità dell’esperienza cambia da università a università: ci sono atenei con tirocini organizzati benissimo, altri dove l’autonomia è maggiore ma serve “sbatterci la testa” un po’ di più. Qui il confronto con ex studenti aiuta molto nella scelta.

In conclusione

Studiare veterinaria in UK si può, ma serve preparazione mentale, budget deciso e la capacità di chiedere aiuto quando serve. Non ti raccontiamo che “è sempre la scelta migliore”: ci sono soddisfazioni, ma anche momenti duri — tra inglese accademico, case costose e voglia di mollare ogni tanto.

Se hai dubbi, se non ti riconosci nelle classiche informazioni “da brochure”, se hai bisogno di parlare con qualcuno che ci è passato, scrivici: un consiglio onesto, uno sguardo realistico sulle tue possibilità o semplicemente una chiacchierata fanno già la differenza. Anche se poi cambi idea, qui non si giudica nessuno.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.