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Studiare medicina veterinaria in Canada: corsi e requisiti

Studiare veterinaria in Canada richiede un percorso complesso e costoso, con requisiti accademici specifici e una preparazione linguistica adeguata.

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Studiare medicina veterinaria in Canada: la guida senza filtri

Se ti stai informando su come si studia veterinaria in Canada, probabilmente hai già notato una cosa: non è un percorso semplice, né veloce. Lo dico da subito, perché ci sono passato anch’io: prepararsi a candidarsi significa fare i conti con burocrazia, ansie, mille domande (alcune un po’ assurde, altre fondamentali), e spesso trovare risposte non è facile – soprattutto in italiano. Qui ci provo, cercando di essere il più chiaro possibile.


Prima cosa da sapere: in Canada veterinaria è (quasi sempre) post-laurea

A differenza dell’Italia, dove medicina veterinaria è una laurea triennale/magistrale che si inizia subito dopo il diploma, in Canada si accede alla laurea di Doctor of Veterinary Medicine (DVM) solo dopo aver completato almeno due o tre anni di corsi universitari in materie scientifiche. Parliamo quindi di studenti che hanno già una base solida, di solito in biologia, chimica, scienze della vita. Se pensavi di partire subito dopo la maturità, purtroppo non è fattibile: almeno un percorso universitario lo devi iniziare prima, qui o in Italia.


Quali sono i requisiti principali?

Qui il discorso si fa serio, perché i dettagli fanno la differenza (e a volte spaventano):

1. Pre-requisiti accademici

Non basta dire “ho studiato biologia”: servono corsi ben precisi, e ogni università può chiedere combinazioni diverse (tipo: un certo numero di crediti in chimica organica, altri in anatomia, magari anche statistica o microbiologia). Spesso queste informazioni non sono chiarissime sui siti, quindi conviene armarsi di pazienza e leggere tutto bene, oppure farsi aiutare da chi l’ha già fatto.

2. Crediti universitari riconosciuti

Di solito ti serviranno almeno 60-90 crediti universitari (pari a 2-3 anni di corso) già completati prima di accedere. Serve anche un voto medio solido: qui in Canada ragionano per GPA, quindi a volte aiuta chiedere a qualcuno come convertire i tuoi voti italiani (altro piccolo incubo, lo so).

3. Documenti e motivazione

Quasi tutte le facoltà ti chiederanno lettere di referenza (meglio se da prof o datori di lavoro in ambito scientifico), e un personal statement dove devi spiegare davvero perché vuoi fare il veterinario. Occhio: sembrerà solo una formalità, ma qui spesso si gioca tutto, perché vogliono capire se davvero sai cosa ti aspetta. In alcuni casi chiedono anche il GRE, un test standardizzato, ma dipende dall’università.

4. Esperienza pratica

Senza uno stage o lavoro (anche solo volontario) in ambito veterinario, ti mancherà qualcosa rispetto agli altri candidati. Può essere un’estate in uno studio, una clinica o anche in un rifugio: l’importante è poterne parlare in modo concreto.

5. Lingua

Serve certificare la conoscenza di inglese (o francese, in Quebec) con test come IELTS o TOEFL. Attenzione: qui i requisiti sono spesso più alti che per altri corsi universitari.


Quali università dovresti guardare?

Un po’ di nomi, giusto per orientarti (ma ognuna ha richieste diverse, quindi controlla sempre sul sito ufficiale prima di candidarti):

  • University of Guelph (Ontario)
  • University of Calgary (Alberta)
  • University of Saskatchewan (Saskatchewan)
  • University of Prince Edward Island
  • Université de Montréal (Quebec, qui tutto in francese!)

Tutte sono piuttosto selettive e hanno un numero di posti limitati per studenti internazionali (europei inclusi).


Quanto costa (sul serio)?

Preparati: studiare veterinaria in Canada è un investimento importante, specie se vieni dall’estero. Le tasse annuali vanno dai 15.000 ai 40.000 dollari canadesi… ogni anno, per quattro anni. E poi la vita: alloggio, spese, assicurazione sanitaria, libri (non pochi), trasporti. Nessuno regala nulla. Le borse di studio ci sono, sì, ma sono poche e molto competitive. Meglio fare i conti prima di partire.


Real talk: criticità vere e qualche consiglio

  • Non esiste una scorciatoia: anche se hai ottimi voti, essere ammessi è difficile (tanta concorrenza, pochi posti). Non scoraggiarti se non va al primo tentativo.
  • Titolo valido in Italia? Occhio: la veterinaria è una professione regolamentata, quindi ricordati di chiedere informazioni all’Ordine dei Veterinari per la questione riconoscimento del titolo, se pensi di rientrare (meglio non scoprirlo dopo).
  • Visti & permessi Servono, e vanno preparati in tempo. Dovrai dimostrare autonomia finanziaria e di essere stato accettato dall’università.
  • Tanta pratica, subito Aspettati molti laboratori, lavoro su casi reali, spesso in lingua. Se l’idea ti spaventa, forse è il momento di rafforzare inglese (o francese).

Due storie (vere) che ti possono aiutare

Marco, Torino

Quello che mi ha mandato in confusione era capire, mentre facevo la triennale in Italia, se i miei esami sarebbero “valsi” per la candidatura in Canada. Alla fine, dopo mille mail alle segreterie, il consiglio migliore è stato quello di spiegare ai canadesi, uno ad uno, cosa avevo davvero studiato. E in tutto questo il supporto di chi ci era passato è stato fondamentale per evitare errori banali sul personal statement.

Sara, Milano

Nonostante avessi una buona laurea, fino all’ultimo ero dubbiosa sull’inglese e sul modo di studiare là (molto diverso). Ho scelto di fare un anno di preparazione in Canada e sono contenta, perché ho capito subito cosa mi mancava davvero – e non ho buttato soldi e tempo in una candidatura affrettata.


In sintesi

Non è il “classico” percorso da brochure. È davvero stimolante, ma anche complesso, costoso, pieno di ostacoli pratici e di momenti di sconforto (che però si superano, se non si è soli). Se vuoi provarci, il miglior consiglio è informarti in modo concreto, chiedere a chi ha vissuto le stesse domande e non credere alle scorciatoie.

Se vuoi capire meglio i requisiti aggiornati, o vuoi fare il punto su come impostare il tuo percorso, puoi scriverci o parlare con uno dei nostri advisor: ci siamo passati anche noi, e se non abbiamo subito la risposta pronta, la cerchiamo insieme.

Studey c’è, davvero – non per raccontarti che sarà tutto semplice, ma per aiutarti a non sprecare risorse e iniziare questa strada con meno incognite.

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