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Studiare medicina in Olanda: corsi in inglese per italiani

Studiare medicina in Olanda presenta sfide uniche, soprattutto per gli studenti italiani che devono affrontare barriere linguistiche e requisiti rigorosi.

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Studiare Medicina in Olanda: la realtà per gli studenti italiani (e qualche alternativa concreta)

Pensare di studiare medicina all’estero è già di per sé una sfida. L’Olanda, con le sue università moderne e un’organizzazione che sembra (almeno sulle brochure) impeccabile, attira ogni anno centinaia di studenti italiani pieni di speranze, domande e – spesso – qualche dubbio gigante. Se anche tu stai considerando la strada olandese, e cerchi risposte vere senza filtri, qui trovi una panoramica diretta — fatta di cose che non ti raccontano sempre nei siti ufficiali, ma che fanno la differenza quando arriva il momento di decidere.


Esistono davvero corsi di Medicina in inglese nei Paesi Bassi?

Ecco la verità, nuda e cruda: la laurea in Medicina in Olanda si studia, quasi ovunque, solo in olandese. La parte teorica e quella dei tirocini clinici (cioè il lavoro vero in ospedale, con i pazienti) richiedono una conoscenza della lingua che va ben oltre le basi. Parliamo di capire cosa sta dicendo una nonnina durante la visita, di leggere cartelle mediche e lavorare in team con personale sanitario locale.
Qualche corso in inglese esiste, ma sono soprattutto indirizzati su temi biomedici o di ricerca (come Biomedical Sciences). Non sono Medicina vera e propria e, soprattutto, non ti abilitano come medico nei Paesi Bassi o in Italia.


Com’è strutturato il percorso di Medicina in Olanda?

  • Si inizia con 3 anni di Bachelor, poi si prosegue con 3 anni di Master. Sembra parecchio simile all’Italia, ma la parte clinica qui pesa molto di più in termini di lingua e integrazione con il sistema sanitario locale.
  • Gli studenti sono selezionati tramite test di ammissione: spesso sono molto tosti (biologia, chimica, motivazione, magari anche simulazioni pratiche).
  • L’olandese non è solo “una materia”, ma un requisito vero per vivere, studiare, lavorare.
  • Tirocini: sono obbligatori e si svolgono dentro ospedali pubblici olandesi. Niente scorciatoie.

Insomma, l’edificio della carriere medica in Olanda si costruisce a partire dalla lingua.


Cosa serve davvero per provare ad accedere?

  • Lingua olandese: serve, eccome. Impararla a livello “parlo con un paziente e capisco tutto al volo” non è una passeggiata. Può volerci almeno 1-2 anni seri di studio prima di raggiungere quel livello.
  • Diploma italiano: è riconosciuto, ma dovrai superare comunque il test universitario locale.
  • Test d’ingresso: molto selettivo. Non basta la passione e il 100 alla maturità. Serve preparazione specifica.
  • Permessi: sei cittadino UE? Niente visto, ma dovrai registrarti presso le autorità locali, aprire conto in banca, ecc.
  • Budget: le tasse universitarie sono generalmente più basse che altrove, ma la vita nelle città olandesi (tra stanze minuscole e pizze a 12 euro) incide parecchio.

Cosa puoi fare in Olanda se vuoi studiare medicina… in inglese?

Qui bisogna essere sinceri: se vuoi il percorso clinico, oggi l’Olanda non è l’opzione giusta in inglese dall’inizio alla fine. Quali alternative trovi allora?

  • Laurea triennale in Biomedical Sciences, Life Sciences, Health Sciences: questi corsi sono in inglese e ben strutturati, ma non portano (subito) a diventare medico. Ottimi se ti interessa la ricerca, la biotecnologia o la prosecuzione con un Master magari in un altro paese.
  • Considera UK, Irlanda o altre destinazioni: nel Regno Unito e in Irlanda esistono lauree in Medicina in inglese (occhio: competitività e costi sono un’altra storia, ma almeno la lingua non è un muro).
  • Master in inglese in ambito sanitario/ricerca: se vuoi lavorare nella sanità ma non necessariamente come medico, ci sono molti master post-laurea in inglese.

Le difficoltà concrete (e due parole sulle illusioni)

  • Barriera linguistica: imparare l’olandese “bello fluente” richiede tempo ed energie che spesso sottovalutiamo.
  • Selezione: i posti sono pochi, la richiesta alta e la meritocrazia è reale; andarci con “tanto ci provo” rischia di essere anche frustrante (oltre che costoso).
  • Costi nascosti: anche se le tasse universitarie non spaventano, il costo della vita e soprattutto della casa può essere alto, soprattutto se non trovi subito la soluzione giusta.
  • Riconoscimento del titolo in Italia: attenzione a credere che “tanto poi torno e convalido tutto”. Normalmente il percorso è strutturato per lavorare lì, e il riconoscimento in Italia non sempre è immediato.

Due storie vere (sì, anche con qualche inciampo):

  • Marco, 22 anni, Piemonte: “Sono stato attratto dalla fama delle università olandesi, pensavo di poter fare Medicina in inglese. Mi sono scontrato col problema lingua già alle prime informazioni. Ho scelto Biomedical Sciences, ora sono contento ma il mio sogno della medicina clinica è rimandato – magari all’estero in futuro.”
  • Sara, 19 anni, Milano: “Ho capito quasi subito che in Olanda il percorso clinico non era fattibile senza sapere la lingua. Ho scelto l’Irlanda: qui il corso di laurea è interamente in inglese e per ora la sto vivendo bene, anche se l’iter di ammissione richiede attenzione.”

FAQ rapide (senza girarci troppo intorno):

Ma quindi è impossibile studiare Medicina in inglese in Olanda?
Sì, al momento non esistono corsi di Laurea in Medicina completi e abilitanti in inglese. Ci sono solo “affini”.
Serve davvero l’olandese? Anche se sono bravissimo in inglese?
Sì. Soprattutto per la parte pratica con i pazienti.
Cosa succede se dopo un po’ mi accorgo che non fa per me?
Succede a tanti. Parlane con alumni, chiedi il supporto di advisor, valuta cambi di percorso. Non è un fallimento!
Quanto costa vivere lì?
Vivere in Olanda costa. Dipende dalla città, ma tra affitto e spese, non è da budget “studente in pigiama ogni sera”.

In sintesi

Se il tuo sogno è diventare medico e studiare tutto in inglese, l’Olanda oggi non è la strada dritta che speravi. Potresti però scoprire percorsi affini, o pensare a un primo step in ambito scientifico per poi spostarti altrove per la parte clinica. La cosa importante? Informati davvero, parla con chi ci è passato, e non farti scoraggiare dalle difficoltà — sono reali, ma evitabili se sai cosa aspettarti.

Noi di Studey ci siamo, anche solo per ascoltare i tuoi dubbi e darti una mano a orientarti senza false illusioni e senza promesse impossibili. Scrivici, chiedi un confronto, oppure buttati a leggere altre storie di chi c’è già passato: il consiglio più onesto, a volte, arriva proprio da chi si è fatto qualche domanda in più prima di partire.

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