Studiare in Scozia: università, costi e vita reale da studente
Quando si pensa alla Scozia, è facile immaginare castelli, paesaggi mozzafiato e città come Edimburgo che sembrano uscite da una serie TV. Ma decidere di studiare qui è tutt’altra storia, soprattutto se vieni dall’Italia. Ci sono aspetti pratici e, diciamolo, anche parecchi grattacapi da mettere in conto. Provo a raccontarti, senza giri di parole e promesse da brochure patinata, cosa succede davvero quando scegli questa strada.
Università scozzesi: qualche dato utile e quello che non ti dicono
Le università scozzesi fanno parte del sistema britannico, ma con alcune sfumature tutte loro. Le lauree triennali (qui di solito durano quattro anni) lasciano spazio nei primi anni a corsi più trasversali, così puoi “respirare” un po’ prima di specializzarti. E no, non tutte le università sono adatte a chiunque: le big, come Edinburgh, Glasgow, St Andrews o Aberdeen, hanno spesso ranking altissimi, ma il vero punto è capire se ti ci vedi davvero — e non solo perché fanno figo su LinkedIn.
Prenditi il tempo per informarti su:
- Requisiti di accesso: spesso, oltre ai voti di maturità, servono certificazioni linguistiche riconosciute e magari anche un colloquio;
- Documentazione: niente panico, ma il personal statement e le lettere di referenza vanno scritte bene. Sì, anche se detesti scrivere di te stesso. Sono fra le cose che più pesano sulla selezione;
- Tasse universitarie: qui il discorso merita un paragrafo a parte, visto che la Brexit ha complicato parecchio le cose per chi arriva dall’Italia.
I costi veri di una scelta (non solo le tasse!)
Forse è la domanda che riceviamo più spesso: “Ma quanto costa davvero studiare in Scozia?”. La risposta più onesta è: dipende. E soprattutto: non solo delle rette. Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
- Tasse universitarie: Dimentica le vecchie regole: dopo la Brexit, gli italiani vengono spesso considerati “internazionali” e le fee possono oscillare parecchio, da circa 8.000 a oltre 20.000 sterline all’anno nei casi peggiori (i numeri cambiano spesso, purtroppo). Non fare affidamento solo sulle voci di corridoio o su vecchi articoli, perché certe informazioni invecchiano molto in fretta.
- Alloggio: Edimburgo e Glasgow sono città bellissime, ma anche piuttosto care. Le residenze universitarie costano meno, soprattutto il primo anno, ma sono limitate e si riempiono in fretta. Altrimenti c’è la giungla degli appartamenti privati (spoiler: tanta concorrenza e prezzi in salita).
- Spese quotidiane: Cibo, trasporti, libri, ma anche una birra ogni tanto. A meno che tu non voglia vivere come un eremita, calcola almeno 700-900 sterline al mese per vivere decentemente, senza esagerare.
Vivere in Scozia: bello, ma la realtà non è sempre Instagrammabile
Arrivare qui è bellissimo, ma dopo l’entusiasmo iniziale si fanno largo anche altre emozioni. Ci sono molte cose che in Italia si danno per scontate e che qui vanno conquistate.
- Il clima: Sì, piove spesso e il vento non fa sconti. Se ami il sole d’agosto, prepara una buona scorta di maglioni (e non sottovalutare il tema mentale: la luce cambia un sacco il modo in cui ti senti).
- Burocrazia: L’applicazione per le università spesso sembra uscita da un manuale di complicazioni. Tra visti, permessi, conto in banca e iscrizione al servizio sanitario scozzese, l’effetto “sopraffatto” è dietro l’angolo. Spoiler: è normale sentirsi persi all’inizio.
- Solitudine e autonomia: Forse sei abituato/a a una scuola dove tutti si conoscono e i professori sanno il tuo nome. Qui l’università è grande, internazionale, e ognuno si fa un po’ gli affari propri. L’inizio può essere difficile, specie se non sei super estroverso o l’inglese non ti scorre (ancora) nelle vene.
- Studio: Te lo diciamo senza filtri: qui nessuno ti prende per mano. Gli esami sono pochi ma tosti, e la libertà — che sembra bellissima — porta tanta responsabilità. Non basta “frequentare”.
Qualche “trucco” che avremmo voluto sapere prima di partire
Tantissimi studenti italiani ci raccontano che, col senno di poi, alcune scelte le avrebbero gestite diversamente. Ecco cosa abbiamo imparato “sulla pelle”:
- Non lasciare all’ultimo il personal statement e le referenze. Fatti aiutare (da qualcuno che ci è già passato) e prenditelo sul serio. Sono il tuo vero biglietto da visita.
- Tieni i conti in mano: il rischio di arrivare corti con i soldi c’è, specialmente quando il costo della vita inizia a sommarsi tra affitto, libri, uscite e piccoli imprevisti.
- Scegli la meta giusta per te, non solo la più famosa. Un corso super quotato in una città carissima non ti cambierà la vita se poi ti senti fuori posto o sotto pressione.
- Parla con chi studia o ha studiato qui: ti puoi risparmiare molte sorprese, anche banali, che però ti complicano le giornate (tipo dove fare la spesa senza spendere troppo, o come chiedere aiuto quando serve).
Il supporto che conta… anche dopo l’application
No, non siamo una factory che smista studenti e poi sparisce. Studey nasce proprio da chi ha vissuto tutto questo — ansie, mezzi disastri e qualche capitombolo — sulla propria pelle. Per questo, quello che facciamo non si limita all’application: ti seguiamo anche dopo, quando ti accorgi che la burocrazia non è finita, che magari ti senti spaesato o hai un imprevisto.
Non abbiamo la bacchetta magica, né tutte le risposte pronte. Ma sappiamo ascoltare, spiegare davvero come funziona la vita qui (senza filtri né cliché) e indirizzarti per trovare la soluzione meno stressante possibile.
Hai una domanda? Hai bisogno di consigli anche su cose “piccole”, tipo come trovare una stanza decente o superare un momento in cui tutto sembra troppo? Chiedi pure. Qui ci siamo, e ci restiamo anche dopo la fase “moduli e documenti”.
FAQ serie, senza fronzoli
Quanto costa studiare in Scozia per uno studente italiano?
Il conto varia: tra tasse universitarie (diciamo da 8.000 a oltre 20.000 sterline all’anno negli atenei più noti), affitto (500-800 sterline al mese in città), più spese di ogni giorno. Serve fare davvero bene i conti in anticipo.
Che documenti servono per essere ammessi?
Oltre al diploma di maturità, quasi sempre ti chiedono una certificazione di inglese ufficiale (IELTS o simili), personal statement scritto bene e almeno una lettera di referenza valida. In alcuni casi ci sono anche colloqui o test specifici.
Quali ostacoli incontrano di solito gli studenti italiani?
Burocrazia (in particolare dopo la Brexit), adattamento al clima e ai ritmi universitari più “lasciati a te stesso”, paura di restare isolati soprattutto all’inizio.
Meglio la Scozia o un’altra meta (UK o Europa)?
Dipende solo da te: budget, ambito di studio, capitale iniziale, carattere. La Scozia offre molto, ma non è sempre facile. Non tutti i percorsi sono adatti a chiunque: aiuta parlarne con chi ci è già passato.
Scegliere di partire per studiare in Scozia non è una favola. È una decisione seria, a volte impegnativa, che però dà tanto se presa con realismo e supporto vero. Se vuoi parlarne senza filtri, sai dove trovarci. Abbiamo fatto anche noi questo passaggio, e sappiamo che la differenza la fanno le persone che hai vicino, non le promesse sui siti.
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