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Studiare in Olanda in inglese: corsi bachelor e master

Studiare in Olanda offre molte opportunità in inglese, ma richiede preparazione, organizzazione e adattamento alle nuove sfide. Informati bene prima di partire!

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Studiare in Olanda in inglese: quello che avrei voluto sapere prima di partire

Se stai pensando di fare l’università in Olanda, soprattutto seguendo corsi in inglese, ti capiamo bene: è una meta sempre più popolare tra gli studenti italiani. Ma tra brochure scintillanti e promesse troppo belle per essere vere, quello che manca spesso è un racconto onesto di luci e ombre. Qui trovi una panoramica chiara – zero fronzoli – su come funzionano i corsi Bachelor (laurea triennale) e Master (laurea magistrale) in lingua inglese.

Corsi in inglese: cosa c’è davvero da aspettarsi

L’Olanda è uno dei Paesi europei che offre più corsi universitari in inglese, e non solo ai master: ormai anche moltissime lauree triennali sono pensate per studenti internazionali. Questo non significa però che sia tutto “easy”. Per essere ammessi servono quasi sempre una certificazione come IELTS o TOEFL, e la soglia di punteggio non è bassissima. Attenzione: ogni università e corso ha i suoi standard.

Tieni anche conto che la didattica non è solo “lezione e libro”: spesso c’è tantissimo lavoro di gruppo, progetti pratici e ti viene data una certa autonomia (che può spaventare i primi tempi, te lo diciamo subito).

Le università si dividono tra research universities (più teoriche e simili alle nostre università classiche) e universities of applied sciences (più pratiche e “sul campo”). Sembra una distinzione sottile, ma influisce parecchio su come si studia e cosa aspettarti dai corsi.

Bachelor vs Master: capirci qualcosa davvero

Ok, velocissima panoramica (ma senza tabelle noiose).

  • Bachelor: durano 3 anni e, a parte qualche rarissima eccezione, se scegli la versione in inglese in Olanda, sei in un contesto super internazionale. I corsi sono di solito più larghi come materie, si lavora molto su progetti e i tirocini sono quasi sempre previsti o facilitati.
  • Master: più brevi (1-2 anni), più specifici e pensati per chi vuole o specializzarsi o iniziare un percorso accademico/lavorativo già focalizzato. Qui è ancora più importante la certificazione d’inglese, e spesso serve presentare CV, lettere di referenza, personal statement (dove davvero serve essere sé stessi e sinceri, niente “copy-paste” da internet).

Occhio che in alcuni corsi e città, nella vita di tutti i giorni, l’olandese torna utile, sia per stage che per la convivenza con i coinquilini locali.

Costi, burocrazia e trappole classiche

Parliamoci chiaro: studiare in Olanda costa meno che in UK, ma comunque bisogna fare i conti. Le tasse universitarie per studenti dell’Unione Europea girano intorno ai 2.300€ l’anno (dati 2024), ma ogni università ha le sue regole. Poi c’è il costo della vita: Amsterdam e Utrecht non sono affatto “regalate”, trovare alloggio a buon prezzo può essere una bella sfida.

Altra cosa: preparati a un po’ di burocrazia. Per iscriversi si passa per diverse fasi – valutazione dei titoli, invio documenti, lettera motivazionale, prove di lingua, e in alcuni casi anche colloqui. Le scadenze non perdonano: occhio alle date di application, perché l’Olanda non è famosa per la flessibilità in questo.

Un errore tipico? Sottovalutare il personal statement o rimandare la preparazione dell’esame di inglese. Spoiler: niente in Olanda si ottiene ‘last minute’.

Cose che possono capitare (e spesso non diciamo)

  • Il costo della vita può mettere ansia, soprattutto all’inizio.
  • La distanza (anche emotiva) da casa si sente quando i problemi si presentano. Non sempre è facile crearsi una rete sociale, specie se non sei un “tipo super socievole”.
  • Non tutti i corsi in inglese sono ugualmente riconosciuti o apprezzati: informarsi su ranking, feedback di ex-studenti e accreditamenti serve più che leggere mille pagine di brochure patinate.
  • La burocrazia, mescolata all’inglese “universitario”, può spaventare. Nessuna vergogna a chiedere aiuto: chi ci è passato, lo sa.

Esperienze (vere!) di chi ci è passato

Francesca, che abbiamo seguito per la sua application a Rotterdam, ci ha raccontato mesi dopo una cosa che torna spesso: “Mi sono sentita improvvisamente adulta. Tutto sulle mie spalle, scadenze, affitto, bollette, appuntamenti. Niente a che vedere con la mia routine italiana!”.

Oppure Marco, che lavorava part-time durante il bachelor a Utrecht: “Mi ero detto: vabbè, farò come fanno tutti. Ma la verità è che è difficile tenere il ritmo tra studio e lavoro, soprattutto senza appoggi locali”.

Quello che impariamo ogni anno seguendo studenti italiani è che la differenza non la fa solo la “fama” dell’università, ma quanto ti prepari prima (anche emotivamente) al cambiamento e quante risorse vere hai sul posto – amici, ex-studenti, un punto di riferimento. I social aiutano, ma non bastano.

Come possiamo aiutarti (senza promesse magiche)

Noi di Studey non abbiamo la bacchetta magica e non ti promettiamo che “sarà tutto facile”: seguiamo ogni studente come avremmo voluto essere seguiti noi, offrendo feedback reali su documenti, aiutando con tutti quegli intoppi sulla scelta dei corsi, application e procedure, ma anche solo raccontando come si vive realmente da expat in Olanda.

Non ti promettiamo scorciatoie o risultati garantiti (le università sono molto serie e fanno selezione!), ma almeno ti evitiamo qualche scivolone classico e puoi confrontarti con chi ci è passato. Se vuoi capire se questa è davvero la strada per te, scrivici pure senza farti problemi – anche solo per fare due chiacchiere.

In poche parole

Studiare in Olanda, in inglese, può aprire mille porte, ma non è la scelta “perfetta” per tutti. Serve organizzazione, pazienza, e voglia di mettersi in gioco davvero. E la nostalgia di casa fa parte del pacchetto, inutile girarci intorno. Se dopo aver letto fin qui hai più domande che risposte, è normale: chiedici quello che vuoi, anche solo per capire se ha senso provarci o no, senza pressioni.


Domande che ci avete fatto spesso

  • Quali esami di inglese servono veramente?
    Quasi sempre ti chiedono IELTS o TOEFL, con un punteggio che varia a seconda del corso. Se hai solo il B2 della scuola, spesso non basta.
  • Si può lavorare mentre si studia?
    Sì, soprattutto se sei UE non hai limiti ufficiali. Ma la sfida vera è l’organizzazione: tra studio e lavoro, il rischio di stress c’è.
  • Meglio bachelor o master in Olanda?
    Se vuoi “cambiare aria” subito dopo le superiori e ti piace il contesto internazionale, il bachelor è molto diverso rispetto all’Italia. Ma il master, più breve e specializzato, può essere la mossa giusta dopo la triennale se vuoi una specializzazione che in Italia non esiste.
  • La vita è complicata per gli italiani?
    Non impossibile, ma impegnativa, specie per alloggio, spese e burocrazia. Avere supporto, anche solo di una chat con un ex-studente, può togliere qualche ansia.

Cerchi informazioni aggiornate, dritte vere o anche solo una chiacchierata senza filtri prima di decidere? Chiedi pure, senza impegno e senza paura di sembrare “in ritardo” o “impreparato”. Nessuno nasce esperto di estero: ci si diventa, spesso sbagliando e chiedendo aiuto.

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