Studiare in Irlanda: storie vere e dritte che nessuno ti dice
Quando pensi all’Irlanda come meta di studio, magari ti viene in mente la campagna verde, i pub di Dublino e l’atmosfera accogliente. Tutto bello, sì — ma se vuoi davvero capire cosa ti aspetta da studente italiano, c’è parecchio altro da sapere. Qui parliamo di quello che non trovi nei dépliant: la burocrazia che ti manda in tilt, l’inglese che prima di partire sembrava “ok”, il conto della spesa che ti fa rimpiangere la pizza a 5 euro sotto casa.
Ti raccontiamo come stanno davvero le cose, senza né spaventarti né illuderti che tutto sia semplice. Perché noi ci siamo passati, e ci siamo ancora: anche ora che magari sei a mille chilometri da casa e pare che nessuno capisca le tue paranoie, sappiamo bene di cosa si parla.
Come funziona l’università in Irlanda (se vieni dall’Italia)
In campo universitario, l’Irlanda è abbastanza allineata con il modello europeo: Bachelor triennale, Master specialistico dopo. Sulla carta sembra tutto familiare...poi però ti accorgi che le differenze sono belle toste. Per esempio, qui nessuno ti chiede di superare 10 esami in 10 giorni a giugno, ma quasi in ogni corso ti valutano con progetti, saggi scritti, presentazioni in gruppo. Un cambio di ritmo, soprattutto se in Italia sei abituato al classico “pacco di libri, memoria e via”.
Sulle application: niente “test ingresso universale”, ma ti tocca preparare la documentazione con cura (pagelle, diplomi tradotti, eventuali referenze, personal statement scritto bene). E, per gli studenti italiani, niente visto, visto che siamo ancora considerati cittadini UE. Una grana in meno, anche se la parte burocratica resta, soprattutto per riconoscere i titoli che porti dall’Italia (su questa, meglio partire preparati: a volte i processi richiedono un po’ di pazienza e insistenza).
E l’inglese? Certificati come IELTS o TOEFL spesso obbligatori. Non basta aver studiato inglese a scuola: la soglia richiesta dalle università può essere più alta di quanto pensi, quindi non sottovalutare la preparazione, soprattutto sulla parte parlata.
La vita reale in Irlanda vista dagli ex-studenti
Questa parte la trovi raramente nei forum (o nei post promozionali). La verità: l’impatto può essere forte. Soprattutto a Dublino, i prezzi degli alloggi sono quelli che fanno sudare anche i decisi. Molti italiani condividono la casa (o la stanza, se vuoi risparmiare sul serio). L’esperienza varia molto, ma una cosa è sicura: preparati a compromessi, almeno nei primi tempi. Cercare casa può diventare una mini-impresa: concorrenza alta, offerte che spariscono in un secondo, condizioni non sempre “da brochure”. Ma, dopo i primi mesi di assestamento, la maggior parte dice che la condivisione aiuta a uscire dalla propria bolla e fa sentire meno soli.
A livello umano, quasi tutti condividono le stesse ansie: “Troverò amici?”, “Mi farò capire in inglese?”, “E se non capisco nulla la prima lezione?”. Spoiler: nelle prime settimane, ti sentirai fuori posto, punto. Poi però in Irlanda la gente è abbastanza easy, si trova sempre qualcuno disposto a darti una mano (e basta davvero chiedere).
Il metodo di studio, invece, all’inizio lascia perplessi: meno esami “tutto o niente”, più lavori costanti, riunioni di gruppo, tabelle di marcia serrate. C’è chi trova stressante questo essere sempre sotto valutazione, ma per molti diventa più gestibile sul lungo. Insomma, meno maratone d’esame, più continuità.
Gli errori tipici (e come evitarli)
- Arrivare “tanto l’inglese lo miglioro lì”: Sì, vero, ma senza una base solida diventa dura. Non è impossibile, ma ogni giorno fuori aula rischi di perderti dettagli importanti — e magari fare più fatica con i professori.
- Fare i conti senza la calcolatrice: la vita costa soprattutto all’inizio, e senza un budget chiaro ci si trova spiazzati. Metti in conto affitto, trasporti, spese fisse — e tieni sempre un cuscinetto per l’imprevisto.
- Scegliere la “uni” solo per sentito dire o perché “va di moda”: Ogni corso ha le sue peculiarità, e le lauree, specie in certi settori, non vengono sempre riconosciute al 100% al rientro in Italia. Chiedi, verifica, non mollare alla prima risposta vaga.
Cosa ti aspetta (davvero) rispetto ad altre destinazioni
L’Irlanda è molto appetibile per chi vuole studiare in inglese ma non vuole rogne post-Brexit (che invece in UK ora devi affrontare). Attenzione però: in certe discipline il clima è meno “internazionale” di Olanda o UK, più piccole realtà, magari meno abituate alla presenza massiccia di studenti stranieri. A Dublino, il mix è più variopinto, ma se vai in altre città ti sentirai più “italiano all’estero”.
Il costo della vita invece è una certezza: tra gli alti in Europa, più vicino a Londra che ad Amsterdam. Sii pronto a valutare città alternative e a informarti bene su borse/budget.
Chi ci è già passato: voci vere
Marco, 22 anni, economia: “Avevo sottovalutato la burocrazia, soprattutto lato documenti e riconoscimento titoli. Per fortuna mi sono fatto aiutare, altrimenti sarei ancora fermo alla fase uno. La differenza col metodo italiano si sente, ma piano piano prendi il giro”.
Sara, 19 anni, ingegneria: “L’inglese mi spaventava. Ho fatto un corso intensivo pre-partenza, e mi ha davvero aiutata. Lezioni all’inizio difficili, ma basta non farsi prendere dal panico — poi ti accorgi che quasi tutti sono nella tua barca”.
Studey: facciamo squadra davvero, non solo su carta
Noi di Studey non siamo “consulenti” che spariscono dopo la prima consulenza. Siamo ex studenti (spesso italiani) che per primi hanno vissuto identiche paure: dalla domanda più tecnica sull’application a quella classica “Ma mi sentirò mai a casa?”. Non abbiamo soluzioni magiche, ma possiamo farti evitare le “trappole” più comuni, darti dritte pratiche e non lasciarti solo: anche quando l’università ti risponde “no”, o quando semplicemente hai bisogno di parlare con chi ci è già passato.
Domande che ti starai già facendo (e risposte oneste)
Domanda | Risposta onesta |
---|---|
Serve davvero il certificato d’inglese? | Sì, quasi sempre. Occhio ai punteggi richiesti: cambia da università a università, da corso a corso. Prima chiedi, meglio ti muovi. |
Quanto costa vivere da studente in Irlanda? | Dipende dalla città, ma ti consigliamo di preparare un budget che considera almeno il 30-50% in più rispetto a una città universitaria italiana. E non sempre è facile trovare borse di studio, ma qualche dritta esiste. |
Il mio diploma/la mia laurea italiana viene riconosciuta subito? | Spesso sì, ma non sempre tutto è automatico. Le procedure possono metterci settimane, a volte qualche mese. Meglio sapere subito cosa ti serve. |
Se ci stai pensando davvero, informati tanto e non fermarti al primo “sentito dire”. Noi Studey ci siamo — per chiarire, aiutare, o anche solo per ascoltare le tue ansie prima della partenza. Nessuna domanda è troppo banale o troppo complicata. Basta chiedere, e se non abbiamo subito la soluzione ci rimbocchiamo le maniche insieme.
Studiare all’estero, in Irlanda o altrove, non è una favola tutta cuori e arcobaleni, ma può essere una grande occasione di crescita — con le sue difficoltà, le sue gioie e qualche giorno “nero”. Siamo qui per fartelo affrontare con più consapevolezza, qualche trappola in meno e, ogni tanto, una risata sulle nostre disavventure di ex studenti.
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