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Studiare economia internazionale in Olanda: corsi e università

Studiare economia internazionale in Olanda offre opportunità uniche, ma è importante essere preparati per affrontare sia le sfide che gli aspetti positivi dell'esperienza.

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Studiare economia internazionale in Olanda: domande vere, risposte oneste

Se stai pensando di studiare economia internazionale in Olanda, sappi che non sei solo/a: ogni anno tanti studenti italiani scelgono questa strada, attratti dalla qualità degli atenei e da un ambiente internazionale davvero stimolante. Ma, piccolo spoiler: tra brochure scintillanti e racconti epici sui social la realtà sta spesso… a metà! Qui vogliamo dirtela tutta, per davvero.

Perché (davvero) l’Olanda?

Sì, le università olandesi sono solide, ci sono tanti corsi in inglese e svariate occasioni di connessione col mondo del lavoro. Molte aziende internazionali hanno sede qui, e i tirocini non sono solo “una riga nel CV”, ma quasi un must.

Però bisogna essere sinceri: il “mito della terra promessa” può far danni se non ci si prepara con la testa giusta. Il costo della vita? Alto, specie ad Amsterdam o Rotterdam. Le tasse universitarie come cittadino europeo sono più abbordabili rispetto a USA o UK, ma comunque non gratis. E, spoiler numero due: non tutti i corsi sono uguali — c’è il top, c’è lo standard, e c’è anche qualche scelta un po’ improvvisata.

Quali università considerare (e con quali differenze)?

Facciamo nomi e cognomi, con tutto il rispetto che si deve anche ai pro e ai contro.

  • University of Groningen
    Qui si respirano internazionalità e multidisciplinarietà. Buona attenzione alla parte pratica, specialmente dal secondo anno in poi. Niente aria rarefatta da Ivy League, ma solidità vera.
  • Erasmus University Rotterdam
    Forse la “regina” per business ed economia in Olanda. Programmi competitivi, molto legati al mercato globale. Richiede motivazione vera, e qualche sacrificio sulle ore di sonno!
  • Vrije Universiteit Amsterdam (VU)
    Ambiente giovane, attenzione alla sostenibilità e a temi attuali. Ottimo se ti interessa il lato “umano” dell’economia, oltre alle banche dati e ai mercati.
  • Maastricht University
    Metodo didattico tutto impostato sul problem-based learning: si lavora in piccoli gruppi, il che aiuta a rompere il ghiaccio ma mette anche alla prova chi è abituato solo alle lezioni frontali italiane.

Tutti questi atenei offrono corsi triennali (“Bachelor”, 3 anni) e magistrali in inglese. Occhio: ogni università ha requisiti specifici per l’inglese (IELTS, TOEFL ecc.) e a volte pure per le materie scolastiche di partenza.

Cose che nessuno ti dice (ma dovrebbe)

  • La burocrazia non è impossibile, ma nemmeno una passeggiata. Dalla richiesta dell’alloggio, all’assicurazione sanitaria, ai documenti di ammissione, serve organizzarsi in anticipo. Non partire all’ultimo minuto pensando “tanto in qualche modo si fa”.
  • Il metodo di studio cambia molto rispetto all’Italia: qui ci sono lavori di gruppo, presentazioni, casi pratici… Chi è abituato solo a studiare libri e superare esami orali a memoria, sentirà la differenza (all’inizio può spaventare, poi spesso piace!).
  • Budget: non sottovalutare le piccole spese. Oltre a tasse universitarie, abbonamenti, depositi cauzionali e caffè a prezzi da gioielleria, il costo degli alloggi è la vera sfida. Tenere traccia delle spese e partire con qualche risparmio fa la differenza.
  • Solitudine e voglia di casa ci stanno, inutile farne un tabù. Trova da subito almeno un gruppo (italiano o internazionale), partecipa agli eventi delle associazioni studentesche, non aspettare l’ultimo esame per chiedere aiuto se ti senti giù.

Quando vale (davvero) la pena partire?

Se ti attrae il mix tra studio pratico e apertura internazionale, e sei pronto/a a gestire quella libertà che in Italia a volte manca, l’Olanda può darti tanto. Ma non è “obbligatorio” per sentirsi realizzati, né è sempre la scelta giusta per tutti. Certe difficoltà non spariscono solo perché hai preso un volo per Amsterdam; alle nuove opportunità si affiancano anche nuove responsabilità.

Un consiglio che non costa nulla (ma può valere tanto)

Non esistono università “perfette”. Ogni scelta — anche la più ragionata — porta dubbi, notti insonni e momenti di crisi. Ma col supporto giusto e informazioni VERE, almeno le fregature si possono evitare.

Hai ancora qualche domanda? Paura di non superare il test d’inglese, di compilare male i documenti, di non avere le idee chiare? Zero imbarazzo: siamo qui (sul serio, e non solo prima di iscriverti) per aiutarti a scegliere in base a quello che sei e che vuoi diventare — senza promesse magiche e senza fiocchetti.

Scrivici se vuoi confrontarti con chi ci è passato prima di te. Perché la bussola, a volte, è chi ci è già stato in tempesta.

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