Studiare economia in Olanda: quello che avrei voluto sapere prima di partire
Pensare di andare a studiare economia all’estero — e magari proprio in Olanda — sembra la soluzione perfetta per chi vuole qualcosa di diverso dai soliti atenei italiani. Ma poi, quando inizi a informarti davvero, escono fuori domande, dubbi, paure… e mille dettagli che la maggior parte delle pagine promozionali si guarda bene dal raccontare. Qui trovi una panoramica onesta, senza filtri (e senza promesse miracolose), su quello che ti aspetta se decidi di fare questo passo.
Perché proprio Olanda? Pro e contro che nessuno ti dice (subito)
L’Olanda — o Paesi Bassi, per essere precisi — è una delle mete europee più scelte dagli studenti italiani che vogliono una laurea “spendibile” in tutta Europa. I corsi di economia sono quasi tutti in inglese: ottimo per chi non si sente super a suo agio col tedesco o il francese, e anche per chi sogna una carriera internazionale. Occhio, però: l’inglese richiesto non è quello “scolastico” — ti servirà una certificazione come IELTS o TOEFL, e non tutti i punteggi base sono sufficienti. Di solito parliamo di almeno un IELTS 6.0, meglio 6.5.
La didattica olandese non è teorica come quella italiana: partecipazione, lavori di gruppo, progetti pratici… ti chiedono di far vedere davvero cosa sai fare, non solo quello che ricordi a memoria. Può essere super stimolante, ma anche parecchio impegnativo, specialmente all’inizio.
Sul lato economico: sì, studiare in Olanda costa meno che nel Regno Unito o negli Stati Uniti, però rispetto all’Italia è un salto: solo la tassa universitaria per studenti UE supera i 2.300 euro l’anno (questo è il dato attuale, ma varia spesso), senza contare alloggio, trasporti, viveri e un’assicurazione sanitaria obbligatoria. A seconda della città, la spesa mensile può cambiare tantissimo.
Le università: quali considerare davvero?
Se cerchi su Google “migliori università di economia in Olanda”, ti usciranno sempre gli stessi nomi, ma non tutte sono adatte a qualsiasi profilo. Qui non troverai classifiche universali — nelle ammissioni, i dettagli fanno la differenza:
- Erasmus University Rotterdam: Tra le più note per finanza, business internazionale, economia. Toccata con mano da diversi italiani (e anche da qualcuno del nostro team). Offre un sacco di stage, ma la selezione all’ingresso è dura.
- University of Amsterdam (UvA): Ottima se ti attirano economia comportamentale, sostenibilità, relazioni internazionali. Amsterdam è uno spettacolo ma cara, sia per vivere che per trovare casa.
- Tilburg University: Se il tuo pallino sono le materie quantitative, qui sei nel posto giusto. Clima universitario internazionale, ma l’ambiente è più “raccolto” rispetto ad Amsterdam o Rotterdam.
- Maastricht University: Famosa per il metodo “problem-based learning”, tante lezioni in piccoli gruppi, molto sbilanciata su esperienze pratiche e multiculturalità. Ideale se vuoi vivere una vera città campus.
Tutte hanno corsi triennali e magistrali in inglese, con percorsi diversi e spesso molto specifici. Scegliere bene non vuol dire solo guardare i ranking: verifica sempre le materie e le modalità di ammissione — in molti casi, se il tuo diploma o il tuo livello di matematica non sono solidissimi, meglio chiedere un consiglio prima di fare domande a caso.
Cosa ti apre una laurea in economia in Olanda?
Molti studenti scelgono questa strada con l’idea di trovare lavoro all’estero, magari in una grande azienda o in una startup internazionale. E, sì, le porte ci sono, ma la competizione è tanta e il “passaporto italiano” da solo non basta. Ecco qualche realtà:
- Stage e tirocini: spesso obbligatori o fortemente consigliati. Alcuni riescono a entrare subito in aziende grosse, altri faticano di più. Lo stage può aprire le porte a un lavoro dopo la laurea, ma anche qui dipende molto da come ti muovi tu — e da quanto sei disposto/a a metterti in gioco anche dal punto di vista linguistico.
- Mercato del lavoro UE: come cittadino europeo puoi lavorare senza permessi complicati (almeno per ora), ma cerca di iniziare a costruire la tua rete di contatti già durante l’università.
- Specializzazioni “smart”: Se vuoi davvero aumentare le probabilità di restare, spesso serve fare un master extra — finanza quantitativa, marketing digitale, economia circolare sono tra i più richiesti.
I lati meno Instagrammabili (ma reali) della vita da studente in Olanda
Sarebbe bello dirti che una volta atterrato tutto fila liscio. Purtroppo non sempre è così. Ecco alcuni ostacoli veri, spesso sottovalutati:
- Alloggi introvabili e costosi: specie ad Amsterdam e Rotterdam, trovare una stanza a prezzi umani è la vera prima “sfida”. Tra candidarsi a mille annunci e rispondere a chilometri di mail spesso ci si scoraggia già prima di partire. Ci sono residence universitari, ma bisogna muoversi presto.
- Lingua olandese: ok, studi in inglese, ma per la vita di tutti i giorni — supermercato, medico, procacciarsi uno stage — almeno le basi dell’olandese servono. Alcuni corsi te li offre l’università, ma dovrai crearti un po’ di autodisciplina.
- Metodi di studio diversi: la partecipazione in classe è fondamentale, lavorare in grupo è la regola, non l’eccezione. Se sei abituato al “prof che spiega e tu prendi appunti”, preparati a cambiare rotta. All’inizio può lasciare spaesati ma poi diventa la nuova normalità.
- Pressione e solitudine: non tutti ne parlano, ma sentirsi persi tra mille volti nuovi succede spesso. Costruire una piccola rete di amici (italiani o internazionali) può fare la differenza — e non è un “fallimento” chiedere supporto o confrontarsi su come ci si sente.
Domande che ci fanno spesso (e le risposte senza filtri)
- Serve davvero un inglese perfetto?
- Perfetto no, ma serve un buon livello per capire le lezioni, partecipare e superare gli esami. L’università vuole una certificazione (tipo IELTS 6.0 o superiore), ma anche il colloquio conta. Se il tuo inglese è da “scuola superiore”, valuta un corso intensivo prima di partire.
- Si può lavorare durante l’università?
- Sì, da studenti UE hai questa possibilità, ma occhio a non esagerare: tra esami, progetti e tirocini il rischio di sacrificare lo studio c’è.
- Ci sono borse di studio per studenti italiani?
- Qualcosa c’è: borse “ufficiali” delle università, qualche altra possibilità dal governo olandese. Poche e molto competitive, ma vale la pena indagare. Noi possiamo aiutarti a orientarti tra le opzioni, senza promesse, solo info vere.
- E se la scelta non fa per me?
- Vale con ogni facoltà e paese: a volte si cambia. Meglio capirlo il prima possibile, invece che insistere per inerzia. Le strade alternative ci sono, cambiare corso o paese non vuol dire fallire.
In sintesi
Studiare economia in Olanda può essere un trampolino importante, ma solo se ti prepari davvero: livello di inglese buono, mindset aperto ai cambiamenti, un po’ di anticipo sulla burocrazia e una buona dose di pazienza per le prime difficoltà (ne avrai, come chiunque). Nessun percorso è perfetto e qui non troverai scorciatoie: quello che promettiamo è ascolto vero e consigli da chi c’è passato sul serio, con i pro e i contro del caso.
Se vuoi parlare con qualcuno che ha vissuto questa esperienza (non un call center o un chatbot), scrivici: anche se hai mille dubbi “banali”, preferiamo una domanda in più che una scelta sbagliata in solitaria. Con Studey hai sempre una voce amica a cui chiedere, dall’application fino a dopo la laurea — anche quando la nostalgia o la fatica si fanno sentire.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.