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Studiare economia e management in Irlanda: corsi e università

Studiare economia e management in Irlanda offre opportunità concrete, ma comporta costi e sfide da affrontare con preparazione e supporto.

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Studiare Economia e Management in Irlanda: informazioni pratiche e oneste

Scegliere dove, cosa e come studiare è una delle decisioni più difficili degli ultimi anni di scuola superiore (e spesso anche dopo, se si è già all’università). L’idea di andare in Irlanda per economia e management può sembrare un’occasione imperdibile, ma ha sia pro che “dietro le quinte” da conoscere prima di lanciarsi.

Perché Irlanda? E perché proprio per economia e management?

L’Irlanda negli ultimi anni è diventata una vera “calamita” per studenti internazionali, compresi moltissimi italiani. I motivi sono chiari: qui trovano casa molte multinazionali (Google, Facebook, aziende farmaceutiche…) soprattutto a Dublino, e il sistema universitario è molto pratico, con focus su stage, sbocchi lavorativi e contatti con le imprese.

Sembra tutto perfetto? In parte sì, ma è importante tenere i piedi per terra: il costo della vita è alto, la concorrenza forte, e trasferirsi, specialmente da chi non è mai stato lontano da casa, richiede determinazione.

Le migliori università e corsi da considerare

  • Trinity College Dublin (TCD): molto riconosciuto, programmi internazionali, ambiente competitivo e multiculturale.
  • University College Dublin (UCD): la business school è tra le migliori d’Irlanda, spesso offre progetti concreti con aziende reali.
  • University College Cork (UCC) e National University of Ireland Galway (NUIG): corsi solidi, ambiente un po’ più rilassato rispetto a Dublino, ma comunque ottimi contatti con il lavoro locale.

I corsi spaziano dalle classiche discipline economiche (micro, macro, statistica, finanza) a materie più orientate al management (marketing, risorse umane, innovazione), spesso con un mix tra teoria e pratica.

Ammissione: inglese e documenti, si fa sul serio

Non serve un visto per i cittadini UE, ma è necessario dimostrare un livello d’inglese reale e presentare diversi documenti. Bisogna prepararsi a:

  • Domande di iscrizione puntuali
  • Personal statement (lettera motivazionale)
  • Pagelle e attestati tradotti
  • Reference letter (a volte richiesta)

Il certificato d’inglese è fondamentale (spesso IELTS o equivalente) e la competizione per i posti disponibili è seria, specialmente nelle università più richieste. Ogni dettaglio fa la differenza, dalla compilazione dei documenti alla lettera motivazionale stessa.

Nota: Se la burocrazia spaventa, non sei solo. Molti trovano difficile orientarsi tra i vari passaggi! Un supporto concreto può arrivare da chi l’ha già fatto, con revisioni, feedback e consigli mirati.

Costi: ciò che tutti sottovalutano

L’Irlanda offre tasse universitarie più accessibili rispetto ad altri paesi anglosassoni, come il Regno Unito. Tuttavia, il vero ostacolo è rappresentato dal costo della vita – soprattutto a Dublino – tra affitti, trasporti e spesa quotidiana.

  • Borse di studio presenti, ma poche, molto selettive e raramente sufficienti a coprire tutte le spese.
  • I lavori part-time sono una soluzione, ma è importante non trascurare lo studio per lavorare troppo.

Aspetti pratici da non sottovalutare

  • Affitti e convivenza: Trovare casa è una sfida, soprattutto a Dublino. Stanze condivise e spazi piccoli sono la norma, con prezzi in costante aumento.
  • Inglese vero: Passare gli esami non basta, all’inizio seguire le lezioni può essere tosto, specialmente con diversi accenti. Esistono corsi aggiuntivi e buddy program, ma serve impegno.
  • Clima e nostalgia: Piove spesso e il cielo è spesso grigio; la lontananza da casa può pesare più del previsto. Trovare una community aiuta, meglio non isolarsi.
  • Cultura e metodo di studio: La partecipazione attiva è richiesta, si lavora spesso in team con compagni di tante nazionalità diverse.

Punti di vista autentici

Marco, oggi lavoratore in Irlanda, racconta: “La parte più dura, per me, è stata capire come presentarmi all’università. Scrivere in inglese, raccogliere tutti i documenti… senza nessuno a spiegarmi i passaggi, avrei perso diversi mesi tra errori e tentativi.”

Sara invece si è trovata impantanata nell’IELTS: “Pensavo mi bastasse l’inglese scolastico, poi ho capito che prepararsi seriamente fa la differenza tra un 5.5 e un 7.0. Secondo me, curarlo per tempo è fondamentale”.

Domande frequenti

  • Cosa differenzia un corso irlandese da altri europei?
    L’Irlanda dà molta importanza ai contatti con aziende reali e al networking: la praticità viene prima delle sole nozioni teoriche.
  • Devo per forza fare l’IELTS?
    Quasi sempre sì. Alcuni corsi accettano alternative, ma serve comunque una certificazione ufficiale: “me la cavo” non basta.
  • Si può lavorare mentre si studia?
    Sì, durante le lezioni puoi lavorare part-time, mentre durante le vacanze è consentito il full-time. Serve organizzazione: all’inizio, studio e adattamento assorbono tante energie.
  • Come scegliere l’università giusta per me?
    Non c’è una risposta predefinita: dipende dal proprio background, dal budget, dallo stile di vita desiderato. Riflettere e confrontarsi con chi ha vissuto quell’esperienza aiuta davvero.

In conclusione: onestà e realismo

Studiare economia e management in Irlanda è una sfida che offre concrete possibilità di carriera e crescita personale, ma non è un “sogno rosa”: comporta costi, ostacoli pratici e impegno costante. Informarsi in modo onesto, prepararsi a livello linguistico e burocratico e chiedere supporto (anche per dettagli come la traduzione dei documenti) può fare la differenza.

È del tutto normale provare paura o insicurezza: parlarne, porre domande e confrontarsi con chi “c’è già passato” può aiutare. Nessuna domanda è “stupida” e nessuna situazione è irrecuperabile.

Il nostro scopo è essere una bussola reale in mezzo alla confusione: informazioni chiare, trasparenza e supporto concreto, un passo alla volta – senza false promesse, solo onestà.

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