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Come scegliere la destinazione migliore per un viaggio studio

Scegliere la destinazione giusta per il tuo viaggio studio richiede domande scomode e una valutazione attenta, lontano dalle illusioni comuni.

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Come scegliere la destinazione giusta per il tuo viaggio studio (senza farti fregare dalle illusioni)

Ci siamo passati: a un certo punto, l’idea di studiare all’estero ti sembra la cosa più bella (e spaventosa) della vita. Magari hai già googlato “città più cool per studenti”, letto forum in cui sembra che chiunque sia partito abbia trovato amici, felicità e lavoro dopo tre giorni. La realtà? Un po’ più incasinata — ma anche più umana.

Lascia stare le frasi motivazionali tipo “l’esperienza che ti cambierà per sempre”. Qui sotto cerco di metterti su un percorso vero, con domande giuste, errori veri, e qualche storia che — spoiler — non finisce sempre bene, ma magari ti risparmia qualche grattacapo.


Da dove partire? (Spoiler: dalle domande scomode)

Ogni tanto ci scrivete su Instagram: “Meglio UK o Olanda? Dublino o Berlino?”. Ma la vera domanda da farsi è: cosa ti serve davvero? Ecco qualche punto che nessuno può decidere per te:

  • Serve il visto per andare dove vorrei?
    • Se rimani in Europa, spesso no, ma per USA, Canada, Australia sì, e non è solo una formalità: visto = scartoffie + soldi + pazienza.
  • Quanto posso/voglio spendere davvero?
    • I prezzi vanno da “ci sta” a “serve un mutuo”. Affitto, cibo, retta, assicurazione... Metti tutto in conto.
  • La lingua la gestisco sul serio?
    • Non è solo passare un test d’inglese. Saprai raccontare battute, discutere con il padrone di casa, chiedere aiuto? Oppure rischi sei mesi da spettatore?
  • Voglio (o devo) lavorare mentre studio?
    • In certi Paesi puoi, in altri è complicato. Le regole cambiano. Meglio saperlo prima per non ritrovarsi a contare i centesimi alla fine del mese.
  • Mi interessa restare dopo la laurea?
    • Alcuni Stati ti danno permessi di lavoro post-studio, altri sono più chiusi. Se hai idee chiare sul futuro, fallo entrare nell’equazione.
  • Il titolo che prendo fuori vale qualcosa in Italia?
    • Non sempre. Chiedi e controlla — davvero. A volte manca un documento, e ti ritrovi con una laurea “bella ma inutile”.

Ok, confronto pratico (senza filtri rosa)

Sarà banale, ma ogni tanto uno schema aiuta davvero a chiarirsi le idee. Prendi questi dati come punto di partenza, non come vangelo (le regole cambiano, fidati).

Destinazione Serve visto? (se UE) Costi di vita Lingua Consentito lavoro part-time? Permesso post-laurea?
UK Sì (oltre 6 mesi) Alto Inglese Sì, ma limitato
Irlanda No Medio Inglese Sì, 1-2 anni
Olanda No Medio Inglese/misto Sì, 1 anno
USA Altissimo Inglese Pochissimo Sì, con regole rigide
Canada Medio/Alto Inglese/Francese Sì, anche 3 anni
Australia Alto Inglese Sì, anche 4 anni

(Sì, le cifre esatte cambiano ogni anno: se vuoi dati aggiornati, chiedici. Non ti rispondiamo con le slide standard delle fiere.)


Due storie vere (e qualche smarrimento)

Luca, 20 anni, Milano → New York
Luca ha sempre sognato la Grande Mela e si è lanciato sulla domanda per una famosa università americana. Non aveva fatto bene i conti: tra dimostrazione dei fondi (che vuol dire avere migliaia di euro fermi in banca che puoi “bloccare” per mesi), documenti e colloqui per il visto, si è perso tra scartoffie e ansie. Alla fine, la richiesta è saltata — non perché non fosse bravo abbastanza, ma perché la burocrazia era un labirinto.

Giulia, 19 anni, Torino → Olanda
Per Giulia, sembrava la scelta giusta: “Lì vanno tutti!”, pensava. Peccato che il corso scelto fosse inglese all’inizio, ma poi passasse in olandese (lo aveva letto da qualche parte, ma… “poi magari li aiutano lo stesso”). Morale: Giulia ha dovuto cambiare strada a metà. Meno traumatico di quanto sembri, ma con tempo e soldi persi.


Gli errori che fanno TUTTI almeno una volta

  • Dire “va bene così” ai dettagli sui costi (e poi basta una bolletta o due a rovinare il budget mensile)
  • Dare per scontato che il corso sia tutto in inglese
  • Pensare che lavorare part-time sia sempre facile
  • Ignorare il riconoscimento in Italia: “tanto qualcosa si trova” (non è vero, almeno non sempre)

Domande che ci fate sempre (e le risposte, senza giri di parole)

Seguo i miei amici/il mio ragazzo/la mia ragazza?
Sei tu che vivi ogni giorno lì, mica loro. Parlatene, ma scegli per te.

Città grande o piccola?
Dipende da te. Nelle grandi città c’è più vita e possibilità, ma paghi tutto molto di più e la solitudine a volte si fa sentire di più. Nelle cittadine puoi sentirti chiuso, ma può essere più “a misura d’uomo” (e meno caro).

Quando devo iniziare a muovermi?
Il prima possibile — non è uno scherzo. Per certe mete, nove mesi sono pochi (visti e alloggi si esauriscono subito o richiedono tempi biblici).

E se cambio idea?
Succede. Non vergognarti se torni indietro. Ma cerca di ridurre al minimo i rischi: scegli con calma, fatti domande scomode anche se ti mettono ansia.


Opzioni alternative che pochi considerano (eppure... meritano)

Non è obbligatorio partire per forza perché “lo fanno tutti”. Per alcuni, la strada migliore è restare in Italia ora e fare uno scambio Erasmus dopo, o puntare su un doppio titolo con una parte all’estero. Spesso, con meno soldi e meno stress, hai un’esperienza molto internazionale e una laurea “che vale”.


Scegliere bene non è mai una questione di fortuna

Le scelte fatte di fretta e senza informarsi sono quelle che spesso rimpiangi. Studey esiste proprio perché sappiamo cosa vuol dire avere mille dubbi (e pure un po’ di paura) davanti a una decisione così grossa. Siamo qui per rispondere senza frasi da brochure, anche solo per dirti “hai pensato a questo?” o “qui magari ti trovi male, ma là potresti brillare”.

Nessun percorso è perfetto, e nemmeno nessun Paese. Ma scegliere in modo onesto — con tutti i pro, i contro e qualche fallimento — è il modo migliore per partire davvero pronti.

Se vuoi parlarci, ci trovi qui — anche se poi decidi di non partire. Nessuna pressione, solo le info che ti servono davvero.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.