Perché serve un test di lingua?
C’è poco da girarci intorno: università e college all’estero vogliono sapere che riesci davvero a seguire le lezioni, connetterti con gli altri studenti, cavartela negli esami e, soprattutto, non cadere nel limbo di chi si sente sempre “fuori posto” per colpa della lingua.
Senza un certificato riconosciuto, spesso non puoi neppure iscriverti, oppure ti danno l’ammissione “condizionata” (che suona più ansiogeno di quel che è: vuol dire che devi portare il certificato prima di iniziare davvero). E comunque: sapere “a che punto sei” prima di partire ti risparmia brutte sorprese una volta arrivato.
Quali sono i test più riconosciuti?
Non esistono magie o scappatoie: ogni paese e spesso ogni università ha le sue preferenze, quindi nessuna risposta universale per tutti.
Di solito:
- UK, Australia, Canada: IELTS, a volte anche TOEFL; spesso anche Cambridge (soprattutto CAE, CPE).
- Stati Uniti: TOEFL va per la maggiore; a volte anche IELTS.
- Paesi francofoni: DELF e DALF per il francese.
- Germania: TestDaF.
- Spagna/Latinoamerica: DELE per lo spagnolo.
Occhio: alcuni certificati hanno scadenza (come IELTS e TOEFL, 2 anni); altri sono “definitivi” (tipo Cambridge o DELE). Ma attenzione, anche quando “non scadono”, alcune università possono richiedere solo certificati ottenuti da meno di 2-3 anni.
Nota pratica: controlla sul sito dell’università i requisiti precisi per il corso che ti interessa, o scrivi direttamente agli uffici. Molti fanno confusione qui e tocca rifare il test da capo.
Come si fa, concretamente?
- Capire il proprio livello: Fai qualche simulazione online, anche gratuita, per farti un’idea. Imbroccare il test giusto (o il livello giusto) è meglio che rincorrere il “mito” del C1 a tutti i costi.
- Scegli il test adatto: Dipende dalla destinazione e dal corso. Occhio alle “preferenze” delle università: non sempre tutti i certificati sono intercambiabili!
- Iscriviti al test: Sembra banale, ma i posti si esauriscono e le date non sono sempre comode. Meglio organizzarsi con qualche mese di anticipo.
- Preparati (senza ossessionarti): Cerca materiali ufficiali, libri, piattaforme online, o anche solo una persona con cui fare pratica. Se hai dubbi sul test o sulla preparazione, chiedici pure: ci siamo passati anche noi, e nei nostri percorsi possiamo darti dritte su pro, contro e trucchi di sopravvivenza.
- Sostieni il test: Il giorno del test ti sentirai sempre “meno pronto” di quanto sei davvero. Respira, prendi tempo tra una sezione e l’altra.
- Aspetta il risultato: A volte servono settimane; organizzati in modo da non trovarti bloccato dalla burocrazia.
Quando hai il certificato, in genere lo alleghi alla domanda online, oppure lo mandi via mail o secondo le istruzioni dell’università. Semplice sulla carta, nella pratica serve un po’ di pazienza.
Difficoltà e imprevisti: cose che succedono davvero
- Costi: Questi test costano, e magari vanno ripetuti. Consideralo nel budget, anche se nessuno te lo dice mai subito.
- Scadenza: Hai fatto il test (magari mesi prima di deciderti), e ora è scaduto quando finalmente hai scelto università. Se puoi, calcola i tempi pensando anche a possibili “incidenti di percorso”.
- Test sbagliato: Sì, capita. Se scegli un test che poi non viene riconosciuto dall’università, tocca rifare tutto da zero. Chiedi sempre conferma.
- Risultato sotto le aspettative: C’è chi pensa di “prenderla alla leggera” e lo tocca rifare. Niente drammi, succede; considera già in partenza la possibilità di dover fare un secondo tentativo.
Alternative e consigli pratici
- Alcune università hanno un test interno di ammissione: attenzione però, di solito vale solo per loro e non altrove.
- In certi casi puoi iscriverti a corsi di lingua pre-universitari: buono se vuoi migliorare senza l’ansia del test subito.
- Fatti seguire da qualcuno che sappia come funzionano davvero queste cose (come Studey o amici che ci sono già passati) per risparmiare tempo, energia e qualche crisi esistenziale.
Domande che riceviamo spesso
- Che test devo fare per l’Inghilterra?
- Nella maggior parte dei casi IELTS; a volte TOEFL o Cambridge, ma dipende dall’università.
- Quanto tempo prima conviene fare il test?
- Almeno sei mesi dalla scadenza per l’application; così, se va male, hai tempo per riprovare.
- Devo sempre avere un livello C1?
- No! Dipende dal corso e dall’università. Ci sono facoltà che chiedono B2, altre C1.
- Se non lo passo, posso ancora iscrivermi?
- Di solito no (almeno, non subito). In alcuni casi ti offrono corsi di lingua integrativi, ma serve comunque il certificato per l’ammissione piena.
Se hai domande dubbiose o vuoi un parere su quale test scegliere, non farti problemi a scriverci. Noi di Studey non abbiamo risposte magiche, ma qualche trucco pratico e tanta esperienza vera: se non ne usciamo subito insieme, almeno ti eviti di girare a vuoto o di sprecare soldi inutilmente.
Insomma: la valutazione linguistica è uno step tosto, ma alla fine si supera. L’importante è affrontarlo preparati e sapendo di non essere soli. La community serve anche a questo — e sulle difficoltà non ti mentiamo mai.
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