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Come ottenere una borsa di studio per master in UK

Trovare una borsa di studio per un master nel Regno Unito è possibile, ma richiede pazienza, organizzazione e consigli pratici da chi ha esperienza diretta.

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Ottenere una borsa di studio per un master nel Regno Unito: consigli onesti (e niente illusioni)

Se stai pensando a un master nel Regno Unito e il primo pensiero che ti viene è “Come faccio a permettermelo?”, sappi che non sei solo. Trovare una borsa di studio è una delle domande che riceviamo più spesso da chi, come te, sogna di studiare in UK ma non può (o non vuole) svenarsi. La verità? È possibile, sì, ma serve pazienza, organizzazione e anche un po’ di realismo. E, soprattutto, qualche consiglio che venga dall’esperienza vera, non dalle “FAQ” delle università.

Perché ha senso provare a chiedere una borsa di studio per un master in UK

I master nel Regno Unito costano tanto, diciamolo fuori dai denti. Con la Brexit, molti studenti italiani si sono trovati a dover pagare rette come “internazionali”, ben diverse da quelle degli studenti locali. È normalissimo quindi cercare una mano: una borsa di studio può coprire parte (a volte tutta) la retta, alloggio, libri, perfino qualche spesa extra. Non aspettarti però di poter “sopravvivere” solo con una borsa: spesso non basta, ma può fare la differenza tra poter partire o doverci rinunciare.

Quali tipi di borse esistono davvero?

  • Borse offerte dalle università: Ogni ateneo ha le sue. Possono essere meritocratiche (servono buoni voti, esperienze, CV forte) o legate a corsi particolari. La concorrenza è altissima e spesso ci sono tanti passaggi burocratici, ma vale la pena provarci.
  • Borse statali inglesi: La più famosa è la Chevening, che però è pensata per chi ha già esperienza lavorativa e ambizioni di leadership. Ottima, certo, ma non adatta a tutti.
  • Fondazioni e privati: Sul web ci sono un’infinità di piccoli fondi rivolti a determinati profili (ad es. studenti di una certa regione, donne in STEM, ecc.). Non sono sempre facili da scoprire e spesso servono lettere motivazionali personalizzate.
  • Programmi internazionali ed europei: Erasmus+ e simili sono più rari ora per chi vuole il Regno Unito, ma alcune università collaborano ancora con partner europei e propongono mini-borse o “feebate” (piccole riduzioni delle tasse).

Come si aumenta davvero la probabilità di ottenere una borsa?

Ti diciamo quello che nessuno dice mai:

  • Prepara i documenti con cura maniacale. Il personal statement non deve solo raccontare chi sei, ma spiegare concretamente cosa vuoi fare dopo. Stessa cosa per il CV (no ai copia-incolla dalla versione italiana) e le lettere di referenza. Fatti aiutare da qualcuno che conosce il sistema UK, perché ciò che piace qui non sempre funziona là.
  • Non perdere le scadenze. Sembra banale, ma le deadline delle borse sono spesso MOLTO prima rispetto alle iscrizioni ai corsi. Fallo un calendario - non sottovalutare l’organizzazione.
  • Certifica l’inglese per tempo. L’IELTS (o simili) serve quasi sempre, e alcune borse di studio lo vogliono già “in mano” al momento della domanda.
  • Controlla sempre i requisiti nel dettaglio. Alcune borse vogliono che tu abbia una certa esperienza o che tu sia residente in Italia da tot anni. Non perdere tempo a mandare domande “a caso”.

I lati meno romantici della storia…

  • Tantissimi candidati, pochi posti. Le borse sono oggettivamente poche rispetto alle richieste, e la selezione è a volte anche imprevedibile (non scoraggiarti se non va!).
  • Alcune spese rimangono sempre. Anche chi riceve una borsa spesso deve comunque far quadrare il bilancio per affitto, cibo, trasporti, assicurazione. È bene saperlo fin da subito per non avere brutte sorprese.
  • Le regole cambiano spesso. Soprattutto dopo la Brexit: non fidarti di forum o blog datati, le informazioni aggiornate vanno sempre cercate tra fonti ufficiali o chiedendo a chi ci lavora tutti i giorni.
  • Le risposte possono arrivare tardi. Spesso le selezioni richiedono mesi, a volte dopo aver già dovuto pagare depositi o confermare iscrizioni. Serve pazienza (e, dove possibile, alternative aperte).

Cosa fare, passo dopo passo

  1. Fai una lista di università e master che ti interessano.
  2. Apri le loro “Scholarship pages” e cerca tutte le possibilità (ci sono anche motori di ricerca appositi, ma non tutto è online).
  3. Prepara documenti su misura, non “standardizzati”.
  4. Se non sei sicuro al 100% su dettagli burocratici, chiedi aiuto – meglio una domanda “in più” che un errore che ti taglia fuori.
  5. Valuta anche piani alternativi: stage, lavori part-time, accommodation economiche, ecc. A volte mischiare fonti di finanziamento è la chiave.
  6. Preparati anche all’idea che qualcosa non vada liscio. Non è una sconfitta: può essere solo questione di tempismo, o forse l’università giusta la troverai l’anno dopo.

In sintesi

Andare a caccia di una borsa di studio per un master in UK richiede energia, costanza e un po’ di resilienza. Non tutti ce la fanno al primo colpo, e non c’è niente di male. L’importante è non mollare alle prime difficoltà, chiedersi spesso “perché lo sto facendo?” (il master, non solo la borsa), e cercare confronto con chi ci è già passato. Se ti serve qualcuno che sia sincero e ti aiuti a orientarti – anche semplicemente per farti risparmiare tempo e rogne inutili – noi di Studey ci siamo. Nemmeno noi abbiamo la bacchetta magica, però probabilmente capiamo come ci si sente.

Se hai domande pratiche, dubbi o vuoi qualcuno che riveda i tuoi documenti con occhio critico, scrivici o passa a fare due chiacchiere. Anche solo per paura di essere frainteso – ti capiamo.

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