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Come ottenere una borsa di studio per italiani in Canada

Ottenere una borsa di studio in Canada richiede organizzazione, documentazione e preparazione. Scopri i tipi di borse e come candidarti con successo.

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Ottenere una borsa di studio per studiare in Canada: guida pratica per studenti italiani

Ottenere una borsa di studio per andare a studiare in Canada — soprattutto partendo dall’Italia — può sembrare una missione complicata. Capire dove cercarle, quali sono davvero accessibili, e come prepararsi può togliere il sonno ancor prima di iniziare a pensare alla valigia. Ma tranquillo: qui non ti promettiamo miracoli, vogliamo solo aiutarti a vedere tutto come sta, senza filtri, e darti qualche consiglio pratico da persona a persona.

Quali tipi di borse di studio esistono davvero per studenti italiani in Canada?

Partiamo dai fatti: non esiste una miniera di borse di studio “per italiani” in Canada, ma ci sono opportunità, e alcune sono anche più reali di quanto si pensi. In generale, puoi trovare questi tipi di borse:

  • Borse proposte dalle università canadesi: Ogni università fa un po’ storia a sé. Molte offrono borse basate su merito scolastico (cioè voti), altre danno attenzione a chi ha difficoltà economiche, oppure a chi ha fatto esperienze particolari fuori dalla scuola. Occhio: alcune borse sono automatiche (te le valutano direttamente dopo la domanda d’ammissione), altre vanno richieste a parte, con moduli e documenti.
  • Borse e programmi governativi canadesi o internazionali: Sono meno frequenti rispetto a quelle universitarie, ma ci sono. Spesso sono aperte a tutti gli studenti internazionali, quindi la concorrenza è alta. Non aspettarti bandi “solo per italiani”, però puoi concorrere come cittadino UE dove previsto.
  • Borse da enti italiani o fondazioni: Esistono, ma sono meno comuni e generalmente con importi o ambiti più ristretti. Vale comunque la pena controllare presso il MAECI (Ministero degli Esteri), alcune regioni, o le sedi dei consolati italiani in Canada.

Come si fa davvero a candidarsi?

Qui la linea tra mitologia e realtà si fa sottile: candidarsi richiede organizzazione, tempo e pazienza. I punti cruciali sono:

  • Requisiti: Voti alti aiutano (ma non sempre sono tutto), serve un curriculum di base, lettere di referenza (magari vere, non scritte due minuti prima dal prof), e il personal statement, che è quella lettera che spiega chi sei e perché dovrebbero “puntare” su di te. Se la borsa lo richiede, preparati anche a dimostrare la conoscenza dell’inglese (IELTS o TOEFL).
  • Tempistiche: In Canada, le scadenze sono molto precise e spesso molto anticipate (pensa anche 9-12 mesi prima dell’inizio delle lezioni). Meglio prepararsi per tempo, anche se capiamo che non sempre è semplice tra esami, pagelle e mille pensieri.
  • Documenti: Molte domande sono online, ma serve avere pronte le pagelle (magari anche tradotte), i risultati dei test linguistici, la carta d’identità/passaporto, lettere di referenza e via dicendo. Non basta mandare “quello che hai”, bisogna proprio seguire le istruzioni. Occhio alle traduzioni e ai formati richiesti.

Cosa può andare storto (succede spesso)

Parliamoci chiaro: non c’è da scoraggiarsi, ma nemmeno da farsi illusioni. Le borse canadesi sono molto richieste e ci sono più richieste che posti. Capita di sentirsi frustrati, soprattutto se viene tutto “respinto”. A volte non si viene selezionati perché i documenti erano incompleti, altre per una deadline sfuggita o per una lettera di presentazione che non dice nulla di te (succede spesso: meglio essere onesto che “perfetto”). Attenzione: molte borse coprono solo una parte delle spese — spesso solo le tasse universitarie e raramente anche vitto e alloggio. Serve sempre avere un piano B economico.

Cosa puoi fare, in concreto, già da oggi?

  • Fai un check reale del tuo profilo: Chiediti (o chiedi a noi di Studey, se ti va) a che livello sei in pagella, che storie personali hai da raccontare, se le tue referenze sono “solide” e se il personal statement risponde alle domande giuste.
  • Prepara i documenti per tempo: Traduci tutto il necessario con largo anticipo (non con Google Translate!), controlla le scadenze, e non lasciare nulla al caso.
  • Non “copia-incollare” motivazioni: Racconta il tuo percorso, anche se non è perfetto. I selezionatori vogliono una persona, non un robot che dice “sono sempre stato bravo e sogno la tua università”.
  • Non escludere alternative: Esistono programmi di scambio più brevi, summer school o bandi “ponte” che costano meno e aiutano a tastare il terreno. A volte vale la pena partire piano per arrivare lontano.

Le domande che riceviamo di più (e cosa rispondiamo sul serio)

C’è una borsa anche per il master?
Sì, ma spesso sono più competitive. Bisogna armarsi di pazienza e partire mesi prima con la preparazione della domanda.
Con queste borse pago veramente tutto?
Quasi mai. Di solito coprono solo una fetta delle tasse, raramente tutto il costo della vita. Meglio prepararsi con un piano economico e cercare anche altre soluzioni (lavoretti, prestiti, supporto famigliare o borse da altri enti).
Devo fare l’IELTS o il TOEFL?
Nella maggior parte dei casi sì, e non basta “solo passarlo”. Ci sono punteggi minimi da raggiungere. Prima inizi a prepararli, meglio è.

Non sai dove mettere mano?

La verità è che ogni caso è diverso e i dubbi sono normali. Se vuoi, da chi ci è già passato puoi avere un check onesto sul tuo profilo, aiuto concreto a capire quali borse sono realistiche, e qualche consiglio per evitare i classici errori di chi si butta a caso.

Siamo qui per camminare con te, non per venderti sogni facili. Se vuoi parlarne, anche solo per schiarirti le idee o farti una lista della roba da preparare, scrivici senza problemi — anche solo per farti sentire che non sei da solo. Le porte sono aperte.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.