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Come ottenere una borsa di studio per bachelor in Canada

Studiare in Canada offre opportunità uniche, ma ottenere una borsa di studio richiede impegno e ricerca. Scopri come affrontare questa sfida con successo.

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Studiare in Canada: come ottenere una borsa di studio per il bachelor (senza false promesse)

Quando si immagina il Canada come meta per l’università, la mente va subito agli spazi immensi, alle università blasonate, alla qualità della vita alta — e, giustamente, al costo. È un investimento importante, e non sempre la famiglia può coprire tutte le spese con leggerezza. Spesso, la possibilità di avere una borsa di studio diventa quel dettaglio che può rendere il sogno un po’ meno impossibile.

Parliamoci chiaro: il sistema di borse di studio canadesi non è semplice, non è uniforme e, soprattutto, non è un click magico che copre tutte le tue spese una volta sola. Ma qualcosa si può fare. In questo articolo cerco di spiegare come stanno davvero le cose — sia le chance che esistono, sia le difficoltà — basandomi su esperienze vere e qualche consiglio pratico che ho visto funzionare.


Cosa aspettarsi (davvero) dalle borse di studio in Canada

Facciamo subito chiarezza: le borse di studio per studenti internazionali in Canada esistono, ma non sono automatiche e per ottenerle serve lavorarci sopra. Ci sono tre categorie principali:

  • Borse al merito (merit-based): Si basano sui voti, ma anche su altre attività che dimostrano impegno personale. Le università più grandi mettono a disposizione queste borse, ma sono poche rispetto al numero di studenti che le richiedono.
  • Borse per necessità (need-based): Qui il focus è sulla situazione economica della famiglia. Le domande sono spesso più lunghe e richiedono documenti specifici (che spesso non abbiamo in formato “canadese”, e quindi vanno spiegati/confrontati).
  • Programmi speciali o bandi privati: Queste sono offerte da fondazioni, associazioni italo-canadesi, enti di categoria o direttamente da alcuni governi locali per studenti di determinati paesi o discipline. Non sempre sono facili da trovare, ma vale la pena cercare.

Importante: ogni università fa storia a sé. Per alcune borse devi presentare una domanda separata – con documenti aggiuntivi, motivation letter, referenze, magari addirittura portfolio di esperienze. Insomma, va messo in conto un po’ di “burocrazia creativa”.


Consigli pratici per aumentare le tue possibilità

Non esistono scorciatoie automatiche, ma qualche accorgimento serio può davvero fare la differenza:

  1. Ricerca attenta (con pazienza):
    Ogni università ha una pagina dedicata alle borse per studenti internazionali: alcuni, anche se sembrano simili, hanno requisiti e date di scadenza molto diversi. Prendi carta e penna o un foglio Excel, e segna tutto. Consiglio di lanciare la ricerca almeno sei mesi prima della scadenza.
  2. Personal statement e reference letter:
    Qui non si scherza. Un testo copiato o generico non funziona. Racconta chi sei, perché vuoi studiare proprio lì, cosa pensi di portare a quella comunità. Se non sai da dove partire, noi di Studey facciamo spesso sessioni di revisione proprio su questo perché può essere il punto che fa vincere una candidatura o la fa affondare.
  3. Attenzione ai documenti:
    La pagella va spesso “tradotta” o spiegata — e la conversione dei voti italiani (tipo il 100/100) nel sistema canadese può creare dubbi. Occhio anche al CV: deve essere aggiornato e adattato (niente Europass!). Ogni minimo errore qui può rallentare tutto o farti perdere la scadenza.
  4. Occhio alle scadenze:
    Non c’è una data unica: alcune università chiudono le borse mesi prima del termine per l’application vera e propria. Se perdi il treno, spesso non c’è modo di recuperare.
  5. Non limitarsi alle borse “universitarie”:
    Cerca bandi di fondazioni, associazioni italo-canadesi, camere di commercio, programmi provinciali. Sono borse meno battute da altri studenti internazionali e a volte sono fatte apposta per italiani o europei.
  6. Fatti aiutare:
    Un consiglio spassionato: parlare con qualcuno che ci è passato prima vale più di mille pagine internet. Noi di Studey, ma anche altre reti di ex studenti, possiamo aiutare a capire dove insistere e dove non perdere tempo.

Errori (veri) in cui inciampano in tanti

  • Applicare solo a una borsa di studio pensando “tanto questa è la migliore” (spoiler: l’alternativa non fa mai male)
  • Mandare tutto all’ultimo minuto e dimenticare un documento (succede, e a volte basta quello per non essere presi in considerazione)
  • Sottovalutare il personal statement (“tanto riguarda solo i voti, no…?” No!)
  • Illudersi che la borsa copra vitto, alloggio e voli: in 9 casi su 10, è solo una quota delle tasse, il resto te lo devi pianificare tu
  • Evitare di chiedere aiuto per paura di sembrare impreparati: nessuno nasce imparato, e la condivisione è spesso la chiave

Il confronto con altri paesi (per decidere a mente fredda)

Il Canada offre un buon bilanciamento tra università pubbliche solide e costi non sempre ingestibili, ma le borse di studio “a pioggia” non fanno parte della cultura locale — di solito premiano studenti con ottimi voti, con continuità. Negli Stati Uniti, i bandi possono essere più “ricchi”, ma anche la concorrenza economica e accademica è molto più serrata. Nel Regno Unito, le borse sono spesso più numerose ma più piccole e frammentate; l’Irlanda e i Paesi Bassi puntano su borse statali chiare, e per studenti UE può essere più semplice capire come funziona il tutto. Vale la pena valutare — non esiste il paese perfetto, solo quello che si incastra meglio nelle tue aspettative e possibilità.


Esperienza condivisa: Marco e la sua sfida personale

Marco, uno studente milanese che abbiamo seguito in tutto il percorso, era partito super carico, puntando ad almeno una “full scholarship” per il Canada. Dopo tante ricerche e qualche momento di sconforto (neanche lui è stato immune agli stop e alle porte chiuse), si è aggiudicato “solo” una borsa parziale che copriva circa la metà delle tasse universitarie. L’altra metà l’ha gestita con risparmi e piccoli lavori (in Canada le possibilità part-time ci sono, se ci si adatta — ma non sono la soluzione per tutte le spese). Ha sempre detto che se non avesse avuto qualcuno che lo aiutava a non perdersi tra i documenti e a non lasciarsi abbattere dagli imprevisti, probabilmente avrebbe lasciato perdere. Con lui abbiamo imparato che la determinazione serve, ma anche sapere a chi rivolgersi quando non ci si raccapezza più fa una bella differenza.


Domande che capitano spesso (FAQ vere)

Quando devo iniziare a preparare la domanda per la borsa?
Appena puoi: mettiti comodo, prenditi 6-8 mesi di margine rispetto alla scadenza. Ti servirà tutto quel tempo, parola di chi ci è passato.
Le borse coprono tutte le spese?
Difficilmente. La maggior parte aiuta su parte delle tasse, raramente su vitto o alloggio. Fai una stima realistica di quanto resta da coprire prima di partire.
Mi potete aiutare davvero a preparare la candidatura?
Sì, ma (onestamente): nessuno può garantire la vittoria. Studey può revisionare, consigliare, segnalare e mettere in contatto con chi c’è già passato, ma una parte del lavoro — quella della costanza e della motivazione — resta a te.

In sintesi

Il Canada è un’opportunità fantastica, ma va presa con tutti i suoi pro e contro. Cerca, confronta, chiedi a chi ha vissuto questo cammino. E se hai bisogno di un parere concreto o di uno sblocco sul personal statement, scrivici pure senza impegno: parlarne spesso aiuta a mettere ordine dove sembra tutto troppo complicato. Alla fine, la strada la fai tu — ma farla assieme, anche solo in una parte, può toglierti più di un peso.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.