Studiare negli Stati Uniti: come affrontare (senza panico) il visto per studenti
Quando decidi di voler studiare in America, una delle prime paure che emergono è quasi sempre quella del visto. Sembra tutto complicato e, a volte, un po’ spaventoso: moduli, tasse, scadenze, documenti—e se sbagli qualcosa? Siamo sinceri: non è una passeggiata burocratica... ma non è impossibile, e con qualche dritta puoi arrivare preparato, magari senza perdere ore a cercare info confuse online.
Ti raccontiamo qui, senza filtri e senza “falsi facili”, cosa davvero serve per ottenere il visto per studio negli USA partendo dall’Italia. Ci mettiamo esperienza e domande reali che ci fanno gli studenti ogni giorno (anche quelle un po’ ansiose!).
Da dove si parte davvero?
Prima di buttarti tra le scartoffie, la prima cosa che serve—banalissima ma decisiva—è l’ammissione ufficiale a una scuola/università americana riconosciuta (non tutte vanno bene: dev’essere abilitata ad accogliere studenti internazionali). Solo così riceverai il modulo magico: l’I-20. Senza questo, niente visto.
Poi, sappi che ti chiederanno di:
- provare che hai abbastanza soldi per pagare studi e vita (e qui gli studenti spesso si preoccupano: se vuoi capire come ragionano le università su “quanto basta”, chiedici pure... perché i dettagli cambiano!);
- avere il passaporto valido almeno 6 mesi oltre la data in cui pensi di lasciare gli USA;
- portare altri documenti base (niente di assurdo: ricevute, pagamenti, etc.)—meglio non farsi trovare impreparati.
Quale visto? (spoiler: quasi sempre F-1)
Per l’università, l’F-1 è quello classico. Esistono anche altri visti, ma di base, se vuoi studiare a tempo pieno, lui sarà il tuo compagno di avventura.
Passaggi concreti (senza rendere matto nessuno)
- Ti arriva l’I-20
Solo dopo che la scuola/università ti ha accettato: occhio, lo inviano loro, non lo chiedi tu a caso. - Paghi la tassa SEVIS
È una tassa online (poco affascinante, purtroppo obbligatoria...). Si fa tramite sito ufficiale, serve la ricevuta. - Compili il modulo DS-160
Tanti dati, tanta pazienza: ci vuole attenzione, perché ogni errore fa perdere tempo dopo. - Prenoti il colloquio in Ambasciata/Consolato
Scegli la sede USA (di solito Roma, Milano o Napoli). Poco glamour, ma va fatto. - Colloquio vero e proprio
Qui ti chiedono perché vuoi studiare negli USA, cosa pensi di fare dopo, che piani hai... Non è un interrogatorio alla CIA, ma meglio arrivare con le idee chiare.
Ma se sbaglio qualcosa?
Succede anche ai migliori: niente panico. A volte chiedono un’integrazione, a volte serve semplicemente tornare una seconda volta. Meglio non aspettare l’ultimo minuto per iniziare.
FAQ vere (quelle che ci arrivano spesso)
“Quanto dev'essere buono il mio inglese?”
Dipende dalla università o college. Spesso chiedono TOEFL o IELTS, ma ogni scuola ha i suoi numeri (alcune sono rigidissime, altre guardano anche il tuo percorso precedente). Se vuoi sapere quanto basta per la tua, puoi scriverci: non c’è una risposta “universale”.
“Posso lavorare, oppure è vietato?”
Con l’F-1 puoi lavorare SOLO dentro il campus e al massimo 20 ore a settimana durante il periodo di lezione. Fuori dal campus è praticamente impossibile—almeno per il primo anno. Non aspettarti di mantenerti solo col lavoretto.
“E se mi sento perso con tutta questa burocrazia?”
Se ti può consolare, è normalissimo. Nessun studente si ricorda con piacere questa fase. Se ti sembra tutto troppo, chiedi: anche solo uno scambio di messaggi spesso risolve dubbi che su internet sembrano insormontabili.
Consigli di chi ci è già passato
- Non credere a chi ti dice “ci vuole un attimo”: sii pronto a qualche inciampo, ma nulla che non si possa rimediare.
- Il visto NON è una formalità: preparati a spiegare davvero perché hai scelto gli USA, cosa vuoi fare, e perché tornerai in Italia (o almeno convincili!).
- Mettiti in agenda tutte le scadenze, ma se hai paura di dimenticare qualche tassello, puoi sempre scriverci. Anche solo per scaricare un po’ di ansia.
Se ti interessa andare più a fondo, Studey è qui per aiutarti: nessuna promessa irrealistica, solo supporto concreto e tutte le dritte che servono—anche su dettagli che nessuno ti racconta.
Hai dubbi o vuoi solo fare una chiacchierata seria senza obblighi? Scrivici quando vuoi. Se non abbiamo la risposta subito, la troviamo insieme. Detto fuori dai denti: non sei solo in questa giungla burocrazia-USA.
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