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Come ottenere un visto per studenti in Irlanda

Scopri cosa serve realmente per ottenere il permesso di soggiorno per studiare in Irlanda e affronta la burocrazia con serenità.

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Ottenere un permesso di soggiorno per studiare in Irlanda: cosa aspettarsi davvero

Se stai pensando di trasferirti in Irlanda per studiare, è probabile che tra curiosità ed entusiasmo si faccia largo anche un po’ di confusione su visti, documenti e burocrazia. Sei in buona compagnia: anche chi scrive ha passato ore a cercare informazioni chiare, spesso trovandosi davanti a pagine poco aggiornate o piene di termini tecnici. Proviamo allora a fare chiarezza su ciò che serve davvero per partire, soprattutto se sei cittadino italiano.

Serve davvero il visto per studenti in Irlanda?

La buona notizia è che, se hai un passaporto o una carta d’identità italiana valida, puoi entrare in Irlanda senza visto e iniziare il tuo percorso di studio senza troppi ostacoli all’ingresso.

Però, c’è un però: se il tuo corso in Irlanda dura più di 90 giorni (praticamente qualsiasi cosa che non sia una summer school), la registrazione presso le autorità locali è obbligatoria. In altre parole, non ti serve un visto prima di partire, ma una volta lì avrai bisogno di ottenere lo Stamp 2 – il permesso di soggiorno temporaneo per studenti. Senza quello, rischi di non essere in regola e, peggio ancora, di doverti interrompere gli studi.

Il percorso, senza filtri: cosa succede una volta atterrato

All’arrivo non troverai uno sportello dedicato agli studenti internazionali che ti accoglie a braccia aperte all’aeroporto, ma il classico controllo passaporti. Da lì in poi, se starai più di 90 giorni, ecco cosa dovrai fare:

  • Prendi appuntamento (spesso serve qualche settimana) con l’ufficio immigrazione più vicino a dove vivi o studi.
  • Raccogli tutta la documentazione necessaria (lista qui sotto).
  • Preparati a pagare una tassa per la procedura (al momento, circa 300 euro — ma meglio ricontrollare).
  • Fai l’iscrizione presso l’ufficio: ti chiederanno le carte, potresti dover rispondere a qualche domanda, aspettare il rilascio del permesso, insomma... non è una formalità da un minuto.

Quali documenti servono davvero?

  • Passaporto o carta d’identità valida
  • Lettera ufficiale di accettazione dall’università o dalla scuola in Irlanda
  • Prova che puoi mantenerti durante gli studi (non basta dire “ci pensano i miei”, di solito vogliono vedere estratti conto o garanzie concrete)
  • Copertura sanitaria: la tessera europea può bastare per le emergenze, ma molte università o corsi chiedono una polizza sanitaria specifica, quindi meglio informarsi prima
  • Il modulo ufficiale di registrazione compilato

Alcune università hanno staff dedicato che ti guida passo passo, altre (specie quelle più piccine o i corsi di lingua) si aspettano che te la sbrighi da solo. Noi consigliamo sempre di chiedere conferma direttamente alla tua università o a servizi come il nostro, che ci passano studenti ogni anno e quindi magari sanno già a cosa stare attenti (possiamo anche aiutarti a non perderti nei dettagli “micidiali” della burocrazia locale).

Aspettati qualche coda, qualche risposta poco chiara, e anche del tempo di attesa. Irlanda non è il Paese dove tutto si risolve online in 10 minuti: serve un minimo di pazienza e flessibilità, soprattutto all’inizio dell’anno accademico quando gli uffici si riempiono di studenti da mezzo mondo.

Cose che ti potrebbero rallentare (parlano gli errori più comuni):

  • Documenti mancanti o scaduti (attento alle date! Anche un passaporto vecchio di qualche settimana rischia di bloccarti)
  • Non aver prenotato appuntamento per tempo: alcuni studenti scoprono solo dopo qualche giorno che c’è attesa e rischiano di sforare il limite massimo per la registrazione
  • Sottovalutare le richieste bancarie – mostrare il saldo su un conto italiano funziona, ma solo se i documenti sono tradotti o facilmente comprensibili per loro
  • Arrivare troppo a ridosso dell’inizio delle lezioni e ritrovarsi a rincorrere orari

Quanto tempo puoi restare in Irlanda con lo Stamp 2 e puoi lavorare?

La durata dello Stamp 2 in genere segue la lunghezza del corso di studi. Se cambi corso o vuoi fermarti di più, dovrai rifare parte della procedura, a volte con qualche difficoltà in più se documentazione e date non combaciano. Con lo Stamp 2 puoi lavorare part-time (fino a 20 ore a settimana durante le lezioni), e a tempo pieno nei periodi di vacanza (Natale, estate, e simili). Se vuoi lavorare da subito, assicurati che il permesso sia già attivo, altrimenti rischi guai veri (e fidati, in Irlanda i controlli li fanno).

Attenzione ai costi nascosti

Oltre alla tassa di iscrizione (ultimo aggiornamento: 300 euro circa), ci sono le spese per la copertura sanitaria, la traduzione di eventuali documenti e – inevitabile – vedere se servono fondi dimostrabili per vivere in Irlanda. Non c’è una cifra fissa, ma la richiesta può essere “importante” (in passato hanno chiesto cifre attorno ai 3-5mila euro su conto corrente).

Una storia vera, con qualche imprevisto in mezzo

Prendiamo Marco, che si è affidato a noi l’anno scorso. Sembrava tutto fatto: corso scelto, documenti ok, assicurazione sanitaria presa “al volo” senza leggere le condizioni. Peccato che la lettera della banca non fosse tradotta. Risultato: appuntamento rimandato, stress evitabilissimo e ansia che si poteva proprio evitare. Con un po’ di organizzazione in più, e il supporto giusto, basta davvero poco per evitare intoppi così banali ma così fastidiosi.

Domande concrete che ci hanno già fatto:

  • Devo prendere appuntamento prima di arrivare?
    No, solo dopo essere arrivato, ma fallo il prima possibile per avere più scelta di date.
  • Posso rinnovare lo Stamp 2 se cambio facoltà?
    Sì, ma prepara la nuova lettera di accettazione: senza quella, il rinnovo non passa.
  • Cosa succede se non riesco a registrarmi entro 90 giorni?
    Rischi di essere fuori regola (e dover lasciare il Paese, se fanno controlli).
  • Posso lavorare senza aver avuto la carta definitiva?
    No, meglio aspettare di essere in regola. Meglio perdere qualche turno che avere brutte sorprese dopo.

In sintesi (senza giri di parole):

  • Il visto non si fa dall’Italia, ma serve lo Stamp 2 una volta arrivati
  • La burocrazia c’è, e a volte è “all’irlandese” (cioè poco chiara)
  • Con anticipo e i documenti giusti si fa tutto, ma serve pazienza
  • Se ti sembra tutto complicato, non sei tu: lo è davvero, ma si può gestire con il supporto giusto

Se hai dubbi specifici o hai già iniziato a preparare i documenti ma ti sembra di non trovare tutto quello che ti serve — oppure vuoi evitare gli errori più comuni che vediamo ogni anno — scrivici. Nessun modulo magico da compilare, ma una chiacchierata vera, magari con qualcuno che l’ha già passato e sa cosa vuol dire. L’Irlanda può essere una tappa fantastica, ma serve affrontarla senza illusioni e con la testa giusta sulle spalle. E almeno su questo, promesso, ci teniamo a essere trasparenti!

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.