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Come ottenere il visto F-1 per studiare negli USA

Scopri tutto quello che devi sapere sul visto F-1 per studiare negli USA: dalla raccolta dei documenti ai consigli per affrontare il colloquio.

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Visto F-1 per studiare negli USA: la guida schietta di chi ci è passato

Sognare di studiare negli Stati Uniti è una cosa, iniziare davvero il processo del visto è tutt’altra storia. Se stai pensando di partire per l’università o un college americano e ti senti già confuso dalle mille regole, sei nel posto giusto: qui parliamo senza filtri di cosa ti serve, quali intoppi aspettarti e qualche consiglio vero per non impazzire con la burocrazia.


Prima di tutto: che cos’è davvero il visto F-1?

Il visto F-1 è quello “classico” per chi vuole studiare a tempo pieno in USA: università, college, corsi di lingua intensivi. Va chiesto solo dopo essere stati ammessi a un istituto (te ne parlo tra poco) e senza, niente ingresso per motivi di studio. Non ci sono scorciatoie.


La procedura, passo dopo passo (senza giri di parole)

  1. Essere accettati da una scuola/università “giusta”
    Devi fare domanda e ricevere l’ammissione da un istituto riconosciuto dal governo americano (cercali etichettati come SEVP). Dopo l’ammissione ricevi il modulo I-20: non perderlo, ti serve per tutto il resto.
  2. Modulo DS-160
    È la richiesta ufficiale del visto, si compila online e non è super intuitiva (lo ammettiamo). Prenditi il tempo per rileggerlo bene: basta un errore di battitura e rischi ritardi inutili.
  3. Pagamento della tassa SEVIS (I-901)
    La tassa serve a iscrivere la tua storia nel database degli studenti internazionali. Si paga online e senza ricevuta non puoi fare il colloquio.
  4. Prenotare il colloquio in Consolato
    Tutti devono passare dal Consolato USA, nessuna eccezione vera. Durante il colloquio ti chiederanno le ragioni della scelta, ti controlleranno i documenti e soprattutto vorranno vedere se hai soldi abbastanza per stare negli USA senza lavorare illegalmente.
  5. Raccogliere tutti i documenti richiesti
    Sembra banale ma qui si gioca tutto: passaporto valido (almeno sei mesi oltre il tuo soggiorno), I-20, conferma DS-160, ricevuta SEVIS, prove finanziarie (conti, lettere di garanzia familiare/sponsor), lettere di ammissione. A volte il Consolato chiede anche altro, quindi controlla sempre la loro lista aggiornata.

Difficoltà reali (e come affrontarle)

Non vogliamo mentire: la parte difficile non è solo raccogliere i moduli. Ecco gli ostacoli più frequenti, senza filtri:

  • Soldi non chiari: Devi dimostrare di avere fondi VERI su un conto, e devi mostrarli in modo trasparente, senza conti improvvisati o trasferimenti dell’ultimo minuto. È il motivo principale per cui molti vengono stoppati.
  • Motivazioni deboli: Se non sai spiegare bene perché vai in quella scuola oppure sembri intenzionato a restare negli USA dopo la laurea, il funzionario difficilmente si fiderà.
  • Errori di distrazione: Anche una firma sbagliata o un documento scaduto possono costringerti a rifare tutto da capo.
  • Tempistiche ballerine: Purtroppo i tempi possono allungarsi, specie d’estate: non fissare voli prima di avere il passaporto con il visto attaccato dentro.

Consigli (pratici e vissuti sulla pelle)

  • Inizia presto: Prima fai domanda, meglio è. Tra lettere e moduli passano mesi, non giorni.
  • Non improvvisare con i documenti: Se non sei sicuro, chiedi a qualcuno che ci è già passato. Il minimo errore si paga caro.
  • Sul colloquio: Sii sincero. Mostra entusiasmo, ma anche che hai un progetto concreto e ci hai pensato (non che scappi dall’Italia a caso).
  • Se va male: Non sentirti stupido. Succede più spesso di quanto immagini. Se vuoi provarci di nuovo, cerca di capire dove hai sbagliato e sistema la situazione: non è la fine del mondo.

Se il visto non arriva? Esistono alternative

  • Corsi online: Magari non è quello che sognavi, ma almeno puoi iniziare a seguire le lezioni, fare crediti e prepararti meglio.
  • Altri paesi: Canada, Irlanda o altri paesi hanno processi a volte più accessibili, e magari puoi fare un semestre all’estero dopo.
  • Prepara bene il tuo inglese: Certificazioni e una buona base ti aiutano sia a essere ammesso che a convincere il Consolato che sei preparato.

Q&A (quelle che davvero ci fanno tutti):

Quanto anticipo serve per tutto il processo?
Almeno 3-4 mesi: spesso incastri tra moduli, colloquio e tempi postali sono più lenti del previsto.

Si può lavorare con il visto F-1?
Solo nel campus e solo per poche ore (20 a settimana mentre studi, full time durante le vacanze). Lavorare fuori, invece, ti serve un permesso specifico.

Posso viaggiare fuori dagli USA e rientrare con l’F-1?
Sì, ma serve che il visto sia valido e il modulo I-20 sia aggiornato e firmato per l’espatrio. Va fatto prima di uscire.


Se tutto questo ti sembra un’odissea: lo capiamo, ci siamo passati anche noi. Se vuoi parlare con qualcuno che c’è già passato e che ti dica le cose come stanno — senza mitizzare il percorso ma anche senza buttarti giù — siamo qui per questo. Non abbiamo la bacchetta magica, ma esperienze, trucchi per risparmiare tempo e un po’ di consigli su come affrontare quei momenti in cui sembra tutto bloccato. Scrivici pure, senza pressioni e senza paura di fare “domande stupide”. La verità è che, quando si tratta di burocrazia americana, nessuna domanda lo è davvero.

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