Riconoscimento dei titoli di studio italiani in Canada: tutto quello che davvero devi sapere
Quando pensi di trasferirti in Canada per studiare o lavorare, una delle prime montagne da scalare è il riconoscimento del tuo diploma o laurea ottenuta in Italia. Forse ti sembra solo una noiosa formalità, ma in realtà dietro ci sono regole, tempi e qualche tranello che è meglio conoscere prima di iniziare.
Cos’è davvero il riconoscimento dei titoli in Canada?
Mettiamola semplice: il sistema canadese vuole capire a cosa equivale il tuo percorso di studi italiano secondo i propri standard. Se vuoi continuare l’università, iniziare un master o lavorare in certe professioni (tipo medico, ingegnere, infermiere e tante altre ancora), dovrai far valutare ufficialmente i tuoi titoli. Questa valutazione, la credential assessment, serve agli enti canadesi per decidere se ti “riconoscono” come candidato idoneo.
Chi fa questa valutazione?
Non c’è un’unica “anagrafe dei diplomi”: ogni provincia può avere leggi e enti diversi. A livello nazionale, i nomi che sentirai più spesso sono WES (World Education Services) e ICAS. Alcune province poi hanno anche i loro enti locali, specie se vuoi lavorare in un settore regolamentato (cioè dove per esercitare servono iscrizioni particolari, esempio Ordini professionali o enti di categoria).
Come si svolge, passo per passo
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Scegli l’ente giusto.
Se vuoi studiare all’università o in un college, nella maggior parte dei casi si ricorre a WES. Se invece vuoi lavorare in una professione regolamentata – pensa a insegnanti, infermieri, ingegneri, farmacisti – dovrai seguire le regole (spesso un po’ diverse e più lunghe) stabilite dall’albo della provincia in cui vuoi trasferirti. -
Prepara bene i documenti.
Non basta inviare copia del tuo diploma: chiedono spesso pagelle, certificati dettagliati, lista degli esami, transcripts ufficiali. E quasi sempre le traduzioni devono essere fatte da un traduttore certificato. Alcune università in Italia inviano le carte solo su tua richiesta specifica; meglio muoversi con largo anticipo per evitare ritardi che possono letteralmente bloccarti l’ammissione o l’assunzione. -
Spedisci e attendi la valutazione.
Il processo non è rapidissimo: possono volerci anche 2-3 mesi. Di solito costa un paio di centinaia di euro tra pratica, traduzioni e spedizioni. Se sbagli la procedura o la documentazione, tocca ricominciare da capo (successo già a più di uno studente che seguiamo…). -
A cosa serve la valutazione.
Riceverai un documento che dice chiaramente a quale titolo canadese corrisponde quello italiano. Alcune volte il riconoscimento non è “perfetto”: ad esempio una triennale italiana può essere valutata come qualcosa di un po’ diverso rispetto a una degree canadese. Questo può avere conseguenze su ammissioni e lavori.
Occhio agli errori più frequenti (e agli avvertimenti mai troppo chiari)
- Non tutti i titoli italiani vengono accettati senza riserve. Chi ha seguito percorsi particolari (tipo diplomi sperimentali, corsi professionalizzanti particolari) può ricevere una valutazione parziale o “inferiore” rispetto alle aspettative. Meglio verificare in anticipo che cosa ne pensa l’ente di valutazione.
- Per le professioni regolamentate, la valutazione “classica” non basta quasi mai. Servono spesso esami extra, colloqui, a volte integrando con corsi di formazione specifici in Canada. Gli step sono più di quelli che pensavi, e variano a seconda della provincia.
- Costi e tempi sono spesso sottovalutati. Non basta pagare la fee: traduzioni giurate, spedizioni “raccomandate”, commissioni bancarie... Metti in conto qualche centinaio di euro e una bella dose di pazienza.
- Le province sono mondi diversi. Ontario non è British Columbia, che non è Quebec. Per lo stesso lavoro, o lo stesso corso di studio, le regole possono cambiare parecchio.
Voci dalla realtà: due storie di studenti
Marco, ex studente veneto che voleva iscriversi a un master in Ontario, ci ha raccontato:
“Quando ho avviato la pratica col WES pensavo fosse una formalità. Invece, l’università ha chiesto altri dettagli, la segreteria italiana mi mandava mail dopo settimane, la traduzione giurata è stata un piccolo incubo (oltre che una spesa extra). Però alla fine ce l’ho fatta: senza il riconoscimento, non mi avrebbero neanche aperto la domanda di master.”
Sara, siciliana, aveva già esperienza come infermiera. “Sono partita pensando che bastasse tradurre il diploma. Invece, per il Quebec ho dovuto studiare quasi un anno per integrare la mia formazione e fare un paio di esami professionali. Solo alla fine mi hanno ammessa al registro provinciale. Cioè, il titolo italiano mi ha aiutata a partire, ma poi è stato tutto un percorso extra.”
Consigli pratici (quelli che avrei voluto leggere prima di partire…)
- Fai una lista precisa dei tuoi titoli e cerca sin da subito quale ente ti serve per la tua destinazione finale.
- Scrivi alle università o agli enti canadesi con cui vuoi interagire: loro sanno dirti che tipo di valutazione richiedono davvero.
- Preparati psicologicamente (e economicamente) a tempistiche incerte e qualche richiesta imprevista.
- Non aspettare l’ultimo momento per chiedere documenti in Italia: le segreterie hanno i loro tempi che spesso non coincidono con urgenze “canadesi”.
- Il processo ti sembra oscuro? Parlane con chi ci è già passato, magari su Studey siamo riusciti ad anticipare trappole o passaggi che nessun sito ufficiale scrive chiaro.
Domande (veramente) frequenti
Serve sempre il riconoscimento per iscriversi all’università?
Quasi sempre sì, salvo rari casi. Le università più “flessibili” magari ti accettano anche con un transcript, ma rischi di perdere tempo e occasioni se non hai la valutazione ufficiale.
Quanto costa davvero?
Considera tra i 200 e i 500 euro, somma tra valutazione, traduzione e invio dei documenti. Meglio chiedere preventivi, così eviti sorprese.
La pratica vale ovunque in Canada?
Dipende dove e per cosa. Alcuni enti valgono a livello canadese, ma certi datori di lavoro o ordini professionali accettano solo valutazioni/procedure fatte secondo le regole della loro provincia.
Piccola verità conclusiva
Ottenere il riconoscimento dei titoli italiani in Canada non è una passeggiata, ma neanche una missione impossibile. Bisogna solo sapere a cosa si va incontro e prepararsi bene. Come ex studenti all’estero, lo sappiamo: la burocrazia sembra una gara ad ostacoli, tra sigle inglesi, documenti “strani” da recuperare e lungaggini tutte nuove.
Noi di Studey non abbiamo la bacchetta magica, ma ci siamo passati (più volte). Possiamo aiutarti a orientarti tra enti, province ed evitare gli errori che fanno perdere tempo prezioso. Se hai dubbi concreti, puoi contattarci senza impegno: nessuna promessa vuota, solo indicazioni concrete per il tuo caso e qualche trucco che dai siti ufficiali spesso non emerge.
Se vuoi solo un consiglio senza impegno, siamo qui. Nessuna pressione: a volte, basta anche solo avere qualcuno a cui fare quella domanda che sembra sempre “stupida”, ma che, fidati, ci siamo fatti tutti almeno una volta.
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