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Come funziona il sistema di crediti universitari in UK

Il sistema di crediti universitari nel Regno Unito può confondere chi proviene dall'Italia. Scopri come funziona e evita errori comuni.

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Il sistema di crediti universitari nel Regno Unito fa sembrare tutto molto ordinato: ogni corso ha un certo numero di crediti, tutto viene misurato, niente lasciato al caso. Ma, come spesso succede, quando arrivi da un sistema italiano potresti sentirti un po’ confuso. Se ti stai informando per studiare in UK – o semplicemente vuoi capire come si incastrano i pezzi del puzzle dei crediti – qui trovi una spiegazione senza giri di parole. Niente promesse miracolose, solo quello che serve davvero sapere.

Il sistema CATS: la logica dei crediti “inglesi”

In UK si usa il Credit Accumulation and Transfer Scheme (CATS). Dietro l’acronimo complicato in realtà c’è una regola semplice: a ogni modulo o esame vengono attribuiti dei crediti, che rappresentano il numero di ore di impegno richiesto – sia quello in classe, sia quello a casa sui libri (e sì, di solito ne serve di più di quanto pensi).

Nel concreto:

  • 1 credito CATS corrisponde più o meno a 10 ore di lavoro totale (tra lezioni, studio autonomo, preparazione esami).
  • Un anno di università a tempo pieno vale 120 crediti.

Che tu faccia storia dell’arte o ingegneria, la base non cambia: un anno carico = 120 crediti CATS, distribuiti tra più moduli.

Come si compongono i corsi

Ogni modulo vale un certo numero di crediti: solitamente 10, 15, 20 o magari anche 30. Nessuno ti impedirà mai di scegliere solo i moduli più “leggeri”, ma il punto è sommare 120 crediti ogni anno per essere in regola.

  • Una laurea triennale in UK sono di solito 360 crediti (3 anni x 120).
  • Un master, invece, è spesso di 180 crediti in un anno (o massimo due).

CATS vs. ECTS: la confusione dei numeri

Chi arriva dall’Italia trova quasi sempre un po’ di nebbia sui crediti. Da noi si parla di ECTS (quelli europei):

In UK, sistema CATS In Italia/Europa, sistema ECTS
120 crediti/anno 60 crediti/anno
1 credito = 10 ore 1 credito = 25-30 ore

Quindi il conto è: 2 CATS = 1 ECTS (più o meno). Cosa significa? Che se ti prepari a trasferire o farti riconoscere degli esami, non basta “fare la somma” – serve capire bene le equivalenze.

Cosa cambia per chi viene dall’Italia?

Quello che devi portarti a casa è: i crediti non sono solo un numero. Sono il vero metro per organizzare il tuo studio, ma anche per capire subito se puoi ottenere il riconoscimento delle materie già fatte o se dovrai “ri-fare tutto da capo”.

  • Se pensi di trasferire in UK a metà percorso, ti serviranno documenti ufficiali, a volte dettagli sui programmi svolti, e ogni università può dare una risposta diversa.
  • Se vuoi fare la magistrale in UK dopo la laurea breve italiana, chiedi sempre – in anticipo – in che modo riconoscono i tuoi 180 ECTS. Nessuno meglio di chi ci è passato può aiutarti a non perdere tempo (e pazienza).

Gli errori che tutti (purtroppo) fanno

Te lo diciamo chiaro: quasi nessuno legge bene il significato dei crediti prima di partire. I rischi? Sottovalutare la fatica richiesta da un modulo “da 30 crediti” (non sono solo 3 lezioni in più…), confondere CATS ed ECTS, oppure fidarsi di info trovate online “perché mio cugino ha fatto così”.

Consiglio: confrontati con un ex studente o un advisor che queste storie le ha davvero vissute. Risparmi tempo, spesso anche soldi e almeno un paio di grattacapi.

Cosa possiamo fare davvero per te

No, non promettiamo scorciatoie. Ma possiamo aiutarti sul concreto:

  • Analizzare, insieme a te, i tuoi documenti e vedere se i tuoi crediti sono “spendibili” in UK.
  • Supporto nella preparazione delle application e nella scelta dei moduli, anche se la risposta finale (purtroppo) spetta sempre alle università.
  • Metterti in contatto con chi ha già affrontato trasferimenti, riconoscimenti o cambi di corso – e sa quali ostacoli veri incontrerai.

Qualche domanda ricorrente… con risposte sincere

I crediti UK e quelli italiani sono equivalenti?
No – c’è bisogno di conversione. Fai sempre due conti, non fidarti della semplice “somma”.

Quanti crediti devo fare per essere “a posto” in UK?
120 all’anno per essere full-time. Sotto, sei considerato part-time, potrebbe cambiare anche il discorso visti e tasse.

I miei esami italiani verranno accettati subito?
Non c’è una regola uguale per tutti. Dovrai fornire tutti i documenti (meglio se in inglese) e ogni università decide in autonomia. A volte vengono accolti, a volte no.

Sappiamo che questo tema crea ancora più ansia se non hai nessuno a cui chiedere, o se nelle mail delle università ti rispondono con frasi standard che non chiariscono nulla. Se sei in questa situazione, non sentirti “sbagliato” o solo: ci siamo passati tutti e sono proprio questi i motivi che ci hanno fatto nascere come community, non come call center.

Se hai casi specifici o vuoi capire davvero come non perdere crediti e orientarti tra le mille regole (che cambiano anche da università a università), scrivici: un consiglio pratico te lo diamo volentieri. E se c’è qualcosa che non sappiamo, lo ammettiamo senza problemi. Meglio una risposta sincera che una promessa irrealistica.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.