Come funziona davvero l’application per un master nel Regno Unito
Ok, partiamo dalla realtà: candidarsi per un master in UK non è un percorso automatico né sempre lineare. Tra moduli online, certificati da cercare nei cassetti, lettere da chiedere all’ultimo minuto (lo sappiamo, succede a tutti), può essere stressante capire da dove iniziare e come non perdersi per strada.
Scegliere il master (senza farsi abbagliare solo dai “nomi”)
Se c’è una cosa che diciamo sempre è che non esiste una classifica perfetta di master: ogni università ha qualche punto di forza, ma conta moltissimo trovare la combinazione giusta tra corso, programma, taglio pratico/teorico e ambiente. I master in UK normalmente durano un anno: intensi, sì, ma anche una bella sfida che richiede energia.
Consiglio da chi ci è passato: vai oltre il sito ufficiale. Cerca recensioni di studenti, guarda sui social, prova a contattare ex studenti (molti sono più disponibili di quanto pensi).
Cosa ti serve DAVVERO per candidarti
Qui serve mettere in fila le cose, perché la lista di richieste può allungarsi a sorpresa:
- Laurea triennale (con una votazione che cambia da ateneo ad ateneo, di solito non ci sono richieste impossibili, ma attenzione alle eccezioni!)
- Certificazione di inglese (spesso IELTS, a volte accettano anche TOEFL, Cambridge o diplomi universitari: chiedi sempre conferma alla singola università)
- Documenti accademici: trascrizione degli esami (con voti) e il certificato di conseguimento laurea; per alcune domande servono anche traduzioni ufficiali. Non aspettare l’ultimo secondo!
- Lettere di referenza: almeno una, di solito due. Qui la qualità conta più della quantità: chiedile a qualcuno che ti conosca davvero, non solo a chi “ha la firma giusta”.
- Personal statement: la lettera motivazionale. Può sembrare solo un obbligo, invece spesso fa davvero la differenza. Dimentica le frasi fatte (“la vostra università è la migliore al mondo!”), racconta chi sei, cosa vuoi fare e cosa porti di speciale.
- CV/Portfolio: richiesto soprattutto per master più pratici o di ambito artistico. Meglio prepararli con calma.
Ogni università può aggiungere richieste particolari. Se hai dubbi, scrivici (sul serio: meglio una domanda in più che fare casino con un allegato sbagliato).
Step-by-step: come si invia la domanda
Di solito tutto si fa online sul sito della singola università. Vale anche per la gran parte dei master, visto che UCAS (il portale centrale per le triennali) qui c’entra poco. Sconsiglio però le maratone all’ultimo minuto: spesso servono giorni solo per mettere insieme tutte le carte e chiedere le referenze.
- Quando candidarsi?
Prima è meglio. Inizia a guardarti intorno anche 9-10 mesi prima dell’inizio delle lezioni, così da avere tutto pronto 6 mesi prima (alcuni corsi si riempiono in fretta). - Quanto è dura la selezione?
Dipende dal corso e dall’università. Alcuni sono iper-selettivi, altri più accessibili. Il personal statement e le referenze spesso pesano tantissimo. - Attento alle scadenze
Non sono uguali per tutti! Occhio: a volte chiudono application senza troppo preavviso.
Costi: tra quota di application e dimostrazione fondi
Quasi sempre dovrai versare una quota (“application fee”): può andare da 20 a 90 sterline, ma dipende. Un’altra parte rischiosa: per la domanda del visto, dopo l’ammissione, dovrai dimostrare di poter coprire i costi del corso e della vita. Un grattacapo per molti — se hai domande su borse di studio, agevolazioni o prestiti, chiedi senza problemi: nessuno nasce “tecnico” su queste robe.
E dopo la domanda? Tutto fermo? Non proprio…
Una volta spedito tutto, si attende. La risposta può arrivare velocemente (in certi casi anche in 2-3 settimane), ma di media servono 1-3 mesi. Succede spesso che ti chiamino a fare un colloquio: niente panico, di solito sono chiacchierate sulla tua motivazione e sul legame tra il percorso scelto e i tuoi obiettivi.
Le possibili offerte sono due:
- Conditional offer: sei accettato, ma ci sono condizioni (es. laurearti con un certo voto, mandare documenti mancanti).
- Unconditional offer: sei dentro senza altre condizioni.
Solo dopo aver ricevuto l’offerta ufficiale puoi davvero occuparti di visti, voli, alloggio, ecc.
Gli intoppi più comuni (sì, succedono spesso)
- Personal statement copiato da internet o scritto in fretta (le commissioni lo notano subito)
- Documenti non tradotti oppure non autenticati
- Reference scritte frettolosamente, magari da qualcuno che non ti conosce bene
- Certificato d’inglese scaduto (attenzione: valgono solo test fatti nei 2 anni prima della domanda, in genere)
- Corsi scelti troppo “fuori tema” rispetto al percorso precedente, spiegati male nella domanda
Nessuno è perfetto al primo tentativo. L’importante è sapere dove mettere mani (e accettare che qualche errore può starci, si può rimediare).
Che fare se va storto, o se restano dubbi?
- Considera l’opzione pre-master o corsi preparatori, molto usati (e non visti male, anzi).
- Apriti a più università, ma senza perdere di vista le scadenze.
- Se ti trovi incastrato tra mille moduli, chiedi aiuto: noi di Studey ci siamo passati e imparato a nostre spese cosa conta davvero e cosa si può lasciare da parte.
- Fatti aiutare anche solo per rileggere la tua application o tradurre un certificato: meglio prevenire le “sviste” che fare il bis l’anno dopo.
Domande che sentiamo tutti i giorni (e risposte SENZA giri di parole):
Quando devo iniziare a preparare la domanda?
Onestamente, appena hai deciso di provarci. Anche solo cercando informazioni, scrivendo una lista di corsi da confrontare, o iniziando a chiedere referenze ai prof. Sei mesi prima è il minimo, meno rischioso.
Serve per forza l’IELTS?
Nella maggior parte dei casi sì, ma ci sono eccezioni (ad esempio, alcune università accettano altri certificati o valutano direttamente il tuo percorso accademico in inglese: chiedi sempre al corso specifico).
Posso farmi più domande contemporaneamente a università diverse?
Certo, anzi: lo fanno quasi tutti. L’importante è non “spalmarsi” su dieci università diverse solo per vedere chi risponde.
E se mi rifiutano il visto all’ultimo?
Non è bello, ma può succedere — normalmente per documentazioni incomplete o problemi di fondi/informazioni non chiare. Bisogna essere scrupolosi e, se hai paura di sbagliare, farti seguire passo per passo.
Alla fine della fiera, candidarsi per un master in UK è una bella maratona a ostacoli, ma si può affrontare senza uscire di testa. Se ti serve una mano, anche solo per confrontare due corsi o dissipare qualche paranoia, Studey è qui: niente call center anonimi, solo gente che c’è passata. Non abbiamo risposte magiche, ma supporto reale (e qualche consiglio fuori dagli schemi). Scrivici se hai bisogno, anche per sapere cosa NON scegliere.
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