Studey

Come funziona il sistema di application per foundation year in UK

Il foundation year in UK non è una scorciatoia, ma un percorso impegnativo per chi ha bisogno di preparazione prima dell'università.

Hai domande su questo argomento?

Prenota una call gratuita con un nostro advisor

Prenota Ora →

Quando si parla di foundation year nel Regno Unito spesso si fa confusione o si rischia di farsi troppe illusioni.

Parliamoci chiaro: non è una strada magica per chi “non ce la fa” ad entrare direttamente, e nemmeno una “pausa” facile prima dell’università vera. È piuttosto un percorso preparatorio pensato per chi, venendo dall’Italia o da altri paesi, non ha ancora i requisiti giusti per iscriversi al primo anno di un corso di laurea. Magari manca la certificazione linguistica giusta, o certi crediti specifici che il sistema britannico dà per scontati. Se ti trovi in questa situazione, capire bene come funziona la domanda per il foundation year può evitarti di perdere tempo (e soldi) e farti davvero partire col piede giusto.


A chi serve davvero il foundation year?

Cominciamo da qui, senza troppi giri di parole: il foundation year non è per tutti. Serve soprattutto a chi ha bisogno di:

  • Rafforzare l’inglese, sia nell’uso quotidiano che in ambito accademico (che è tutt’altra storia!).
  • Recuperare delle materie “chiave” che nel percorso italiano magari non si studiano abbastanza, o proprio non si fanno.
  • Prendere confidenza con il modo di studiare all’università britannica, che spesso è un mondo a parte rispetto alle superiori italiane.
  • Superare quest’ansia iniziale da “ce la farò?” perché ti permette di ambientarti con meno pressione rispetto all’ingresso diretto.

Quindi attenzione: è un anno vero, tosto, e anche se ti offre un “ponte” d’accesso, richiede impegno e preparazione.


Come si fa domanda per un foundation year in UK

Partiamo subito dalla cosa più pratica: non tutte le università offrono foundation year, e non tutte li offrono in ogni facoltà. Quindi la prima cosa è cercare — davvero — il corso giusto per quello che vuoi fare davvero. Lasciati aiutare, se serve: perdersi tra nomi e programmi simili è normalissimo.

Poi occhio ai requisiti. Oltre a chiederti quale scuola superiore hai fatto e che voti hai preso, guardano:

  • Certificazione di inglese (di solito IELTS o simili), a volte anche con requisiti un pelo più bassi rispetto a chi entra direttamente nel bachelor, ma non è “facile” comunque.
  • Le materie che hai studiato: se vuoi fare Ingegneria, devi aver fatto almeno un po’ di matematica e fisica — non tutte le fondazioni ti accettano a scatola chiusa.
  • Personal statement, ovvero una lettera vera dove racconti chi sei e perché vuoi fare proprio quel percorso — questa fa una bella differenza, non sottovalutarla mai.
  • Lettera di referenza (reference letter) della scuola o di un prof che ti conosca.
  • Pagella/traduzioni conformi al sistema UK.

La domanda si fa spesso tramite UCAS (sì, quello delle università UK), ma alcune università accettano direttamente la tua application. Non dare mai nulla per scontato: ogni ateneo si regola un po’ a modo suo e le regole cambiano più spesso di quanto si immagini.

Le scadenze? Non sono fississime come per il bachelor, ma non aspettare l’ultimo minuto. Un consiglio onesto: muoviti almeno sei mesi prima della partenza desiderata. Meglio avere il tempo di sistemare le cose, invece che inseguire la burocrazia.

Ah, certi corsi chiedono anche un colloquio o un test d’ingresso, soprattutto se il tuo inglese non è fortissimo o il percorso è particolarmente selettivo. Se ti serve aiuto, chiedilo senza problemi: meglio allenarsi prima che farsi prendere dal panico dopo.


Foundation year: cosa succede dopo l’ammissione

Qui è dove inizia la vera “sfida”. Dimentica l’idea che sia un anno soft o “di passaggio”. Molti corsi ti buttano subito nel vivo: materie simili a quelle universitarie, professori che pretendono partecipazione, compiti, progetti, presentazioni in inglese. Il tutto condito da corsi di lingua integrati, che — se presi bene — ti danno una marcia in più sul serio. Il livello di supporto e tutoraggio dipende molto dall’università: alcune sono davvero attente, altre un po’ lasciate al caso. Non abbiate problemi a chiedere feedback ad altri studenti o cercare esperienze vere online.


I veri rischi (e come non farsi male)

Vale la pena essere super onesti: il foundation year costa. Di più del normale, di meno di un bachelor, ma comunque è una spesa. Le borse di studio spesso NON coprono quest’anno extra. Inoltre non sempre, completato il foundation, hai la GARANZIA di entrare alla laurea: spesso devi raggiungere certi risultati o superare esami specifici. Niente scorciatoie per chi “si fa solo vedere”. Non prepararsi bene porta dritti a ripetere l’anno o, peggio, a dover cambiare idea (e perdere ancora soldi).


Se il foundation year non fa per te?

A qualcuno il foundation year va stretto — o non serve proprio. Puoi:

  • Concentrarti su corsi di lingua ed esami specifici in Italia, per alzare il tuo livello e provare l’application diretta al bachelor.
  • Guardare ad altri paesi (come Irlanda, Olanda…), dove le regole di accesso sono diverse e magari più “alla tua portata”.
  • Se ti stai muovendo per un master, verifica i c.d. “pre-master”: stesso concetto, ma pensato per chi ha già una laurea.

Le domande che ci fanno più spesso (e le risposte senza giri di parole)

Devo usare sempre UCAS, o posso candidarmi direttamente?
Non sempre UCAS è obbligatorio. Dipende dalla facoltà, dal corso e dall’università. Chiedici pure — a volte la domanda diretta è più veloce.

Che punteggio IELTS serve davvero?
Dipende dal corso, ma di solito un 5.5-6.0 può bastare (mentre un bachelor richiede anche 6.5 o più). Occhio: “bastare” non vuol dire “va bene così”, perché ti servirà davvero un inglese solido per non arrancare.

Se la mia maturità ha un voto basso, posso comunque provare?
Sì, puoi. Ma bisogna essere onesti: alcune università guardano tutto il profilo, non solo i voti. Serve motivazione, chiarezza nel personal statement e magari una reference che parli davvero bene di te. Se vuoi un parere senza zuccherare troppo la pillola, scrivici e guardiamo insieme il caso.


In sintesi

Il foundation year nel Regno Unito è un’opportunità vera, ma non per tutti. Va scelto in modo consapevole, sapendo che è impegnativo e richiede preparazione sia pratica che mentale. Noi di Studey, come ex studenti che si sono trovati impantanati tra scartoffie e malinconia da “primi giorni”, ci mettiamo la faccia: se vuoi parlarne, se hai dubbi, o ti serve anche solo un consiglio concreto, scrivici. Non ti promettiamo che andrà tutto liscio — perché non sarebbe vero — ma ci saremo, anche quando sentiresti di mollare.

Le informazioni aggiornate, i consigli pratici e, soprattutto, il confronto con chi c’è passato: questo è quello che davvero possiamo offrire. Poi la decisione finale è sempre tua, ma non devi affrontarla da solo.

Parliamo del tuo caso specifico?

In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.

Valuta la tua situazione gratuitamente →

Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno

Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.