Arrivare al sistema di application per un corso preparatorio nel Regno Unito, quando ci sei dentro per la prima volta, può sembrare davvero un labirinto. Anche chi di noi ci è passato, la prima volta si è ritrovato con mille pagine aperte e la sensazione di stare sbagliando ogni passaggio. Eppure, comprendere come funziona e cosa ti aspetta è la base per non impantanarsi, non perdere l’occasione… e, già che ci siamo, anche qualche notte di sonno.
Ecco quindi una panoramica onesta: niente linguaggio da brochure, solo quello che avrei voluto sapere io prima di mettere mano alla mia application.
Cosa sono i corsi preparatori in UK?
I famosi foundation e pre-sessional. Sono corsi pensati per chi — spesso noi italiani — non ha ancora tutti i requisiti accademici o il livello d’inglese richiesto per buttarsi subito su una laurea britannica. Durano da qualche mese fino a un anno, in base alle tue esigenze. L’obiettivo? Fare un po’ d’ordine: mettere alla pari le competenze, migliorare l’inglese accademico, prendere confidenza con un sistema universitario abbastanza diverso dal nostro. Serve? Sì, soprattutto se hai il timore che il salto sia troppo grande.
Come si fa la domanda?
Qui bisogna chiarirsi: non esiste un UCAS (il portale unico per fare domanda all’università in UK) per i corsi preparatori. Ognuno segue le sue regole, le sue scadenze, il suo “Stai attento qui”. Di solito, tocca:
- Cercare il corso: non banalissimo, perché l’offerta è vasta e i corsi cambiano ogni anno. Piano con l'entusiasmo: il corso “migliore” non esiste, esiste quello giusto per te — per le tue materie, la città, la tua situazione linguistica e pratica.
- Candidarsi direttamente all’istituto, via modulo online o email. Ti chiederanno: pagelle, certificazioni, una lettera dove racconti chi sei e cosa vuoi (la “personal statement”), a volte una referenza da un insegnante.
- Aspettare la valutazione. Qui qualche ansia è normale: a volte la risposta arriva in due settimane, altre volte spariscono per mesi (e tocca sollecitare…). Intanto controlla bene che i documenti siano completi, firmati, tradotti se serve — ogni intoppo su questo allunga i tempi.
- Ricevere un’offerta (o no). Può essere condizionata (“ti prendiamo se arrivi a livello X di inglese…”) o incondizionata. Se va bene, bisogna confermare e procedere con il pagamento per bloccare il posto e ricevere i documenti per il visto.
- Gestire il visto (se necessario). Senza l’offerta ufficiale non puoi nemmeno iniziare la pratica: occhio alle scadenze, soprattutto se sei già a ridosso dell’inizio corsi.
Quando fare domanda? C’è chi chiude le iscrizioni mesi prima, chi accetta studenti fino a pochi giorni dal via. Ma qui vale la regola madre: “prima parti, meglio è”.
I requisiti
- Titolo di studio: di solito basta il diploma (o anche la frequenza dell’ultimo anno), ma controlla i voti minimi: per molti corsi sono piuttosto elastici.
- Certificazione d’inglese: qui è dove la maggior parte inciampa. Foundation: in genere ti chiedono IELTS tra 4.5 e 6. Pre-sessional: serve meno, ma comunque un minimo. Occhio che anche qui le regole variano e i test accettati non sono sempre tutti.
- Identità e motivazioni: passaporto valido e una lettera di presentazione: meglio se onesta (niente frasi fatte), meglio se pratica.
Difficoltà reali del processo
Sfatiamo subito un mito: non è una passeggiata — e non dovrebbe esserlo, onestamente. I problemi che vediamo più spesso sono questi:
- Documenti mancanti, scaduti o non tradotti: sembra banale, ma perdi giorni solo perché la pagella non è in inglese ufficiale.
- Attese infinite per una risposta: molte università non brillano per velocità. Se hai una scadenza (ad esempio per la richiesta visto), stai sul pezzo e scrivi per sollecitare.
- Confusione sulle date: il rischio è iniziare il corso preparatorio troppo tardi e non riuscire poi ad entrare all’università nei tempi che volevi.
- Costi nascosti: la retta può cambiare in base ai servizi inclusi, e spesso cose come l’alloggio, l’assicurazione, la membership universitaria non sono comprese. Leggi due volte il contratto. E chiedi se hai un dubbio.
Consigli pratici per affrontare l’application
- Muoviti con almeno sei mesi di anticipo. Fidati, anche se sembra tanto.
- Verifica tutte le date chiave: deadline per la domanda, pagamenti, documenti. Metti tutto su un calendario (anche cartaceo: non scherzo).
- Chiedi aiuto a chi ci è già passato: non devi fare tutto da solo/a. Parla con ex-studenti o advisor che conoscono la trafila UK. Un consiglio giusto al momento giusto ti evita settimane di stress.
- Non fissarti solo sul Regno Unito: se ti rendi conto che i tempi sono troppo stretti o i requisiti impossibili, fermati un attimo. Magari l’Irlanda, l’Olanda o un altro paese europeo può essere più adatto per il tuo percorso adesso.
Domande frequenti sui corsi preparatori in UK
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Serve per forza affidarsi a un’agenzia?
No, nessuna scuola lo impone. Detto questo, avere qualcuno al tuo fianco che capisce i moduli, la burocrazia e, soprattutto, le ansie, fa una bella differenza. Basta che sia una persona/organizzazione onesta (no “garantiamo l’ingresso!”, che tanto non esiste). -
Quanto dura un corso preparatorio?
Da 3 mesi (i pre-sessional sono dedicati all’inglese) fino a 9-12 mesi (i foundation, veri e propri “mini-anno” preparatori). -
Dopo il corso preparatorio posso entrare direttamente all’università?
Spesso sì, è proprio quello il passaggio previsto. Ma controlla che il corso sia riconosciuto dall’ateneo dove vuoi andare, e che le condizioni di accesso siano chiare già dall'inizio.
Conclusioni
Non siamo qui per dirti che sarà facile, né che abbiamo la formula magica. Ma mettere a terra tutte le informazioni, le insidie e le possibilità prima di iniziare è il modo migliore per evitare guai e, diciamolo, frustrazioni inutili.
Se stai pensando di iniziare un corso preparatorio in UK e vuoi una mano per orientarti (o solo chiarirti le idee su dove stai mettendo i piedi), scrivici. Anche solo per capire se questa strada ha senso per te — nessuna promessa di successo lampo, ma tutta la voglia di aiutare come l’avremmo voluta noi, qualche anno fa.
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