Studiare in Canada: come funziona davvero la candidatura per la laurea triennale
Se stai pensando di iscriverti a un corso di laurea (bachelor) in Canada, probabilmente hai già sentito mille versioni diverse su come funziona l’application e magari ti sei già perso tra siti, scadenze, documenti e paure di ogni tipo. Ecco: sei nel posto giusto per capire cosa aspettarti – senza filtri, senza promesse strane, né linguaggio da manuale.
Da dove si comincia, davvero?
Non esiste una “autostrada unica” per accedere alle università canadesi. Ogni provincia fa un po’ storia a sé, e anche all’interno delle province, ogni università può avere regole leggermente diverse. Una cosa però è certa: improvvisare non funziona.
I passaggi fondamentali sono questi (e sì, non sono pochi):
1. Scegliere università e corso
Sembra banale, ma in Canada l’offerta è infinita e non tutte le università sono uguali: pubbliche, private, mega-campus o realtà più piccole; corsi in inglese o francese; città enormi o paesini sperduti. La scelta va fatta tenendo conto di:
- Requisiti di accesso (alcune università sono molto selettive, altre più flessibili)
- Livello di inglese/francese richiesto
- Costi (che spesso fanno impressione, ma niente panico, ci sono anche borse di studio)
- Opportunità post-laurea (stage, permesso di lavoro, possibilità di restare…)
2. Capire davvero cosa serve per l’ammissione
La richiesta più comune è il diploma di maturità italiano con un voto minimo (e qui spesso comincia il primo, grosso, dubbio: il voto va “convertito” e non sempre è una passeggiata). Poi servono le pagelle degli ultimi anni, in inglese, quasi sempre tradotte e legalizzate.
E ancora:
- Certificazione linguistica (il famigerato IELTS o TOEFL, ma alcune università hanno test interni o accettano altri certificati, chiedi sempre!)
- Reference letter (lettera di referenze di un insegnante o tutor)
- Personal statement (una lettera in cui racconti perché scegli proprio quel corso, e che spesso è più importante del voto!)
- In alcuni casi, portfoli per corsi artistici o tecnici, oppure curriculum.
3. Scegliere la modalità di candidatura
Qui ci si perde spesso. In alcune province esistono piattaforme regionali (tipo ApplyAlberta per l’Alberta, o OUAC per l’Ontario), dove con una sola registrazione puoi candidarti a più università della provincia. In altri casi si va diretti, caricando tutto sul sito specifico dell’università. Prima di metterti a compilare, chiedi bene qual è la procedura giusta: suona banale, ma molti ci cascano.
4. Pagare la famigerata “application fee”
Eh sì, la candidatura non è gratuita. Quasi tutte richiedono una quota tra i 100 e i 150 dollari canadesi per ogni università (o per ogni domanda), e non sono rimborsabili, anche se vieni rifiutato. È meglio saperlo prima che ricevere sorprese.
5. Aspettare la risposta… o meglio: organizzarsi mentre aspetti
Dopo l’invio, le università possono metterci da diverse settimane a qualche mese per rispondere. Certezze zero, stress tanto – per questo vale la pena candidarsi con largo anticipo, spesso già entro gennaio del tuo ultimo anno di superiori (per cominciare in Canada a settembre). Non aspettare “tanto manca tempo”: meglio cautelarsi.
Le cose da non sottovalutare
- Tempistiche: ogni università e regione ha le sue scadenze – e saltarne una vuol dire perdere l’anno (non è un’esagerazione).
- Conversione dei voti: il sistema italiano non “parla” sempre con quello canadese. Un errore nella traduzione o conversione può fermarti all’ultimo istante. Meglio farsi aiutare da chi conosce il sistema.
- Personal statement e reference: non sono esercizi di stile, ma chance vere per raccontarti. Servono tempo, revisione (anche più di una!), e deve trasparire il tuo perché senza copiare dai modelli online. Si vede subito chi copia.
- Costi accessori: oltre alle tasse di iscrizione, considera assicurazione sanitaria, voli, alloggio, cibo, trasporti. In Canada sono spese reali, e ignorarle può metterti in difficoltà una volta arrivato.
- Differenze regionali: esempio estremo: il Quebec vive proprio su un altro pianeta, con regole diverse, corsi soprattutto in francese e iter burocratico doppio.
Errori che vediamo spesso
- Inviare i documenti tradotti male o incompleti: succede un sacco, e sono tra i motivi più frequenti di rifiuto.
- Sottovalutare l’importanza della lingua: “tanto l’inglese lo miglioro lì” non vale con le università canadesi.
- Aspettare troppo: le domande di solito si aprono a ottobre/novembre e “correre all’ultimo” può farti perdere possibilità.
- Pensare che una città o una uni valga l’altra: non è così, dipende dal tuo corso, dal clima che vuoi, dalla disponibilità di borse, dai tuoi obiettivi.
Un episodio reale? Te lo raccontiamo
C’è una studentessa che aveva tutto in regola, ma la traduzione del diploma presentava errori grossolani. Ha ricevuto un “no” secco. Ci è arrivata disperata, abbiamo sistemato i documenti e trovato una università ancora aperta, ma le è toccato aspettare un anno in più. Non lo diciamo per spaventare, ma perché sono cose davvero successe – e succedono a tanti.
Qualche domanda che ci fanno spesso
- Serve per forza la certificazione di inglese? Quasi sempre sì, ma ci sono eccezioni: alcune università, o in tempi di Covid, hanno accettato anche alternative. Bisogna verificare ogni caso.
- Meglio fare domanda a più di una università? Di solito sì, sia per sicurezza sia perché le selezioni sono rigide. Ma ogni domanda è separata e si paga ogni volta la quota.
- Dopo quanto tempo arriva la risposta? Nessuno può darti una data esatta; a volte in poche settimane, altre in mesi. Quindi meglio candidarsi presto.
- E per il visto? Serve la lettera di accettazione ufficiale. Da lì si avvia la richiesta online dal sito ufficiale: può essere lungo e servono documenti extra (fondi bancari, passaporto valido, assicurazione…).
Cosa ci sentiamo di dirti?
Il sistema di application canadese non è impossibile, ma ha mille dettagli che se trascurati diventano problemi grandi. Farlo “da soli” è nobile, ma se senti che hai dubbi, paura di non gestire le scadenze o i documenti, o vuoi semplicemente confrontarti, sappi che puoi parlarne con noi senza impegno.
Conosciamo già ansie e imprevisti: non ti promettiamo che andrà sempre tutto liscio, ma un supporto onesto, pratico e umano sì.
Hai domande, o vuoi metterti in moto con le application? Scrivici, raccontaci la tua storia. Non sei l’unico a sentirsi un po’ perso davanti a questa montagna: ci siamo già passati. Ecco perché ci siamo.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.