Vivere in una residenza universitaria nel Regno Unito: tutto quello che avrei voluto sapere prima di partire
Se stai pensando di trasferirti nel Regno Unito per studiare, la questione “alloggio” probabilmente è già nella top 3 delle tue preoccupazioni (insieme a “come cavolo mi farò capire” e “sarò abbastanza per questa esperienza?”). Sei in ottima compagnia: quasi tutti gli studenti che si sono mossi dall’Italia – me incluso – hanno affrontato questo dilemma prima o poi. In questo articolo ti racconto, senza filtri, come funziona davvero il sistema delle residenze universitarie in UK. Così puoi capire a cosa vai incontro, evitare sorprese e magari farti qualche risata amara sulle piccole scomodità che sono, purtroppo, la normalità.
Come funzionano le residenze universitarie in UK
Partiamo dal concreto. Nel Regno Unito esistono principalmente due opzioni:
1. Le classiche Halls of Residence
Si tratta di grandi palazzi o blocchi di appartamenti dentro o vicino al campus, gestiti direttamente dall’università. Generalmente hai una camera singola (a volte doppia) e condividi cucina, lavanderia, eventualmente il bagno, sale studio o salotti con altri studenti. Non aspettarti la privacy o il comfort di una stanza d’hotel: gli spazi sono spesso essenziali, spartani, ma sei immerso nella vita universitaria e c’è sempre qualcuno con cui parlare o condividere esperienze.
2. Case condivise (Student Houses)
Dopo il primo anno, tanti studenti scelgono di affittare una casa o un appartamento insieme, spesso con amici o anche con semi-sconosciuti. Qui sei più indipendente ma devi organizzare tutto tu: gestione delle bollette, spese e manutenzioni. Attenzione a non finire in case in condizioni discutibili a prezzi irragionevoli.
Quando e come si fa domanda
Il tempismo è tutto. Appena ricevi la conferma di ammissione, inizia subito a cercare informazioni: ogni università ha le sue scadenze per le prenotazioni delle residenze e i posti, soprattutto nelle città grandi e nelle università più richieste, terminano in fretta. Lasciare la domanda alle ultime settimane può significare dover cercare casa da zero, magari dall’Italia, con tutte le difficoltà del caso. Esperienza stressante che è meglio evitare.
Quanto costa una stanza in residenza?
La risposta breve: dipende. La città conta (Londra, ad esempio, è un mondo a parte), come anche il tipo di stanza (con bagno privato, condiviso, ecc.) e i servizi inclusi. In media, a Londra potresti arrivare anche sopra le 200-250 sterline a settimana, mentre fuori Londra qualcosa meno. Normalmente luce, acqua e riscaldamento sono compresi, ma verifica sempre attentamente cosa è incluso.
Per chi sono pensate le residenze?
Le residenze danno priorità in genere a chi è al primo anno, agli studenti internazionali o a chi ha esigenze particolari (difficoltà motorie, condizioni mediche, ecc.). Se sei al secondo anno o oltre, spesso dovrai cercare una soluzione privata, che può essere l’occasione per vivere con persone che hai conosciuto e scegliere i coinquilini (con tutti i pro e contro del caso).
Vantaggi e svantaggi delle residenze universitarie
Pro | Contro |
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La voce degli studenti: esperienze reali
Marco, primo anno a Manchester: “Aver scelto di prenotare subito la residenza mi ha tolto un bel peso delle paure pre-partenza. Poi ok, la mia singola era poco più grande di un armadietto della palestra, ma ho conosciuto amici in cucina con cui sono cresciuto più fuori che dentro le aule”.
Sara, dopo il primo anno a Edimburgo: “Le halls erano troppo caotiche per me, così ho scelto una casa privata con due ragazze spagnole. Più libertà, più spazio e (se si cerca con largo anticipo!) anche qualche risparmio. Morale: non sottovalutare l’ansia delle ricerche di casa all’estero, inizia prima che puoi e non farti troppe illusioni sulle foto online”.
E se la residenza universitaria va sold-out?
Sì, può succedere. Niente panico: puoi chiedere all’università una lista di agenzie o residenze convenzionate. Attenzione però, non fidarti alla cieca degli annunci trovati online: le truffe tra studenti esistono. Utili anche i gruppi Facebook dove molti cercano coinquilini last minute.
In alternativa, valuta una sistemazione temporanea per le prime settimane (ostello, B&B, stanza in affitto breve), prenditi il tempo per trovare la tua sistemazione definitiva quando sei già sul posto.
Domande frequenti: risposte oneste
- Posso scegliere stanza e coinquilino?
Di solito no. Alcune università cercano di abbinarti sulla base delle richieste (orari, abitudini, fumatore/non fumatore), ma il risultato è spesso casuale. Se hai esigenze particolari, dettagliale sempre nel modulo! - E se perdo il posto?
Se la deadline è passata e le residenze sono al completo, contatta subito l’ufficio alloggi: potrebbero esserci rinunce last minute o soluzioni alternative a prezzi accettabili. - Meglio casa privata o halls?
Dipende dal carattere, dal bisogno di socialità e dal budget. Le halls sono perfette per conoscere gente, le case private garantiscono più autonomia e spesso costano meno (ma richiedono più gestione).
Consiglio spassionato
Non lasciarti scoraggiare dalla mole di informazioni, dai prezzi instabili o dall’ansia dei coinquilini sconosciuti. Il primo mese può sembrare duro, ma con il tempo (tra feste in cucina, pranzi improvvisati e confessioni notturne) scoprirai che la residenza è una piccola palestra di vita. Anche scegliendo strade alternative troverai la tua dimensione, quindi: niente paura.
Se cerchi consigli su una città o università specifica, o vuoi condividere le tue paure (tutte valide!), scrivici: non abbiamo risposte magiche, ma abbiamo vissuto quello che stai per vivere e qualche trucco vero possiamo dartelo.
Ci vediamo in cucina, tra una pasta scotta e una chiacchierata in accento misto italiano-inglese.
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