Cosa vuol dire davvero “convertire” un diploma italiano?
Partiamo da una cosa che spesso crea confusione: convertire non significa prendere il tuo diploma di maturità o di laurea italiano e ottenerne uno inglese. No, non c’è uno sportello magico che te lo scambia. Quello che succede davvero è che:
- Devi dimostrare che ciò che hai studiato in Italia “vale” anche secondo gli standard UK
- Una persona (o un ente) nel Regno Unito valuterà i tuoi documenti e poi deciderà se sono equivalenti, oppure se manca qualcosa.
Spoiler: non è sempre scontato che vada tutto liscio, e non tutte le università ragionano allo stesso modo.
Come funziona il riconoscimento, in pratica?
1. Chi valuta il tuo diploma?
- L’università stessa: spesso sono loro (gli Admission Office) che ti dicono se la tua maturità o laurea italiana è adatta al corso che hai scelto.
- Un ente di riferimento: esiste il famoso Ecctis (ex UK NARIC). Puoi chieder loro uno “Statement of Comparability”, una sorta di certificato che spiega agli inglesi che titolo hai, e vale tantissimo se vuoi sentirti più sicuro/a.
2. Che documenti serviranno?
- Diploma (quello vero, non la “pagella finale” del liceo, per intenderci)
- Pagelle e lista esami sostenuti, con voti
- Tutto tradotto in inglese (traduzione ufficiale, NON fatta da Google Translate)
- Per alcuni corsi, devi anche aggiungere il “programma” delle materie studiate, soprattutto per materie tecniche o sanitarie.
3. Equivalenze & requisiti minimi
Occhio perché non basta “essere diplomato”.
- Per entrare ad una laurea triennale: la maturità serve, normalmente vogliono anche un voto minimo (di solito dagli 80/100 in su, ma dipende).
- Per la magistrale/master: chiedono una laurea triennale, e l’asticella spesso sta attorno a 90-100/110.
- Attenzione a: liceo artistico, professionale, tecnico ecc. Alcuni titoli possono non essere accolti allo stesso modo dalle università, a seconda del corso.
Quali sono gli intoppi più comuni? (E come evitarli)
Qui non ci interessa venderti la favola della “procedura in 3 click e via in UK”: purtroppo, gli ostacoli reali sono diversi. Te ne elenco alcuni, con consigli se vuoi non sbatterci il naso:
- Tempi lunghi e costi a sorpresa: Fare la valutazione con Ecctis costa e può richiedere vari giorni, anche qualche settimana. Tempo che sembra non passare mai soprattutto se hai una scadenza vicina.
- Requisiti diversi da università a università: Non c’è un “numero magico” che vale ovunque. Scrivi SEMPRE (anche due volte!) all’università che ti interessa. Un requisito può cambiare all’ultimo minuto.
- Traduzioni fatte male o incomplete: Un errore sulla data di nascita, una pagina saltata: basta questo per far rallentare tutto di settimane.
- Corsi particolari? Più passaggi: Medicina, architettura, veterinaria... questi sono mondi a parte. Chiedi bene cosa serve: a volte dovrai affrontare esami integrativi o test in più.
Cosa puoi fare tu, ora
- Chiedi una valutazione PRELIMINARE: Mandaci le pagelle, lo facciamo sempre tutti i giorni (davvero, nessuna domanda è troppo “banale”, ci siamo passati anche noi).
- Controlla i requisiti SUL SITO ufficiale della tua università preferita
- Anticipa le scadenze: Inizia i documenti molto prima. Sembra banale, ma ogni anno decine di studenti scoprono tardi di dover rifare le traduzioni da zero, ad esempio.
- Organizza tutto in una cartella (fisica e digitale!): salva tutto, anche le e-mail di conferma delle università.
- Non fidarti delle promesse “sbrigative”: Noi ci terremo sempre ben lontani dal dirti che andrà tutto bene “senza pensieri”. Possiamo aiutarti a chiarire PUNTO PER PUNTO, ma un percorso facile-facile non esiste (purtroppo, ma ti eviterà tante delusioni saperlo subito).
Alternative se il diploma non basta, o vuoi giocare d’anticipo
Magari hai il voto basso, oppure vuoi prendertela più con calma perché ti spaventa l’idea di sbagliare strada. Alcune opzioni “intermedie” che a volte salverebbero la vita (e che nessuno racconta mai):
- Foundation year in UK: Anno preparatorio, entri anche se il diploma ha un voto basso o viene da un percorso non classico.
- Altri Paesi UE? In certe università europee le procedure sono più snelle e meno stressanti.
- Potenzia l’inglese: Spesso il vero “tappo” più che il diploma è la lingua. Un corso serio di inglese (magari in UK!) può fare la differenza, anche per migliorare il CV.
Domande che riceviamo più spesso
- 1. Devo chiedere sempre il certificato a Ecctis?
- Non sempre, ma è spesso richiesto o consigliato per evitare dubbi. Alcune università fanno tutto in autonomia, altre chiedono Ecctis.
- 2. Quanto ci vuole per avere tutto pronto?
- Dalle due settimane a due mesi. Dipende se ti serve anche la traduzione e se incappi in richieste “strane”.
- 3. La traduzione la può fare chiunque?
- No – serve un traduttore certificato (spesso meglio se “giurato”). Senza, rischi che la documentazione non venga accettata.
- 4. E se non ho i requisiti richiesti?
- Non crolla il mondo: puoi ripiegare sul foundation year, cambiare corso, o provare altrove. Meglio non intestardirsi se la porta sembra davvero chiusa, tanto più che si può trovare una via parallela (a volte, migliore di quella che avevi pensato).
Se hai bisogno di un confronto, una revisione dei documenti o anche solo di scoprire cosa vuol dire davvero “convertire la maturità in UK” in base alla tua storia, siamo qui: niente fregature e niente risposte preconfezionate, solo esperienza (e talvolta consigli “brutali”, ma onesti). Scrivici o prenota una chiamata, anche solo per toglierti un dubbio — non butti via tempo, eviti errori classici, ed è gratis. Non abbiamo la bacchetta magica, ma almeno parliamo chiaro.
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