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Corsi di inglese per preparare esami Cambridge

Prepararsi agli esami Cambridge richiede strategia e conoscenza. Questa guida offre consigli pratici per scegliere il corso di inglese giusto e affrontare gli esami.

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Come prepararsi agli esami Cambridge (senza finire in tilt): guida concreta ai corsi di inglese

Studiare all’estero è una figata, tutto vero, ma c’è un ostacolo che quasi tutti si trovano davanti prima o poi: l’inglese, “quello vero”, quello degli esami Cambridge. Può sembrare una montagna, soprattutto se vieni bombardato di info diverse su corsi, certificazioni, livelli… e magari in famiglia iniziano pure le ansie (“e se poi non passi?”). Spoiler: non ci sono magie, ma passi concreti, e c’è chi ci è già passato e ha imparato parecchio dagli errori. In questa guida raccogliamo davvero tutto quello che avremmo voluto sapere noi prima di buttarci.


Che cosa sono gli esami Cambridge? (senza tecnicismi)

Gli esami Cambridge dell’inglese sono una specie di “patente” internazionale che attesta, nero su bianco, il tuo livello di inglese. Niente quiz a crocette e basta: qui si parla, si scrive, si ascolta, si legge – come serve poi nella vita vera, quando magari sei a una lezione universitaria o devi cavartela in un lavoro.

Ecco, riassunto super sincero dei principali esami:

  • PET (B1): se vuoi dimostrare che te la cavi, ma sei ancora nella fase “compitini”.
  • FCE (B2): il famoso First; livello richiesto da tantissime università e aziende per dire “ok, so davvero usare l’inglese”.
  • CAE (C1): qui il livello si alza; serve se punti a studiare (o lavorare) con autonomia all’estero.
  • CPE (C2): praticamente madrelingua; serve in casi particolari, tipo lavori super specifici o per mettersi delle medaglie (ma non è obbligatorio quasi mai).

Come scegliere il corso di inglese giusto (e non buttare soldi/tempo)

Sembra banale, ma il corso “giusto” NON è lo stesso per tutti. Siamo onesti: il rischio di infilarsi nel corso sbagliato – troppo facile, troppo difficile, troppo costoso – esiste. Vale la pena fermarsi un secondo su questi punti:

  1. Parti da dove sei davvero
    Se il tuo inglese ti fa venire l’ansia quando chiedi un bicchiere d’acqua, difficilmente con un corso per il CAE ti sentirai a tuo agio. Onesto: meglio sempre fare un placement test (seriamente, quasi tutte le scuole serie lo fanno) e partire dal tuo livello attuale, non da dove “vorresti” stare.
  2. Tempo e metodo
    Hai poco tempo perché vuoi dare l’esame in due mesi? O preferisci prendertela con calma e seguire un corso da ottobre a luglio? Esistono corsi intensivi (veri tour de force) e percorsi più tranquilli, anche online.
  3. Occhio ai docenti e al supporto
    Non è scontato: docenti che hanno già preparato studenti per quell’esame fanno la differenza, specie quando ti danno feedback personalizzati. Se vedi solo lezioni frontali e zero interazione, rischia di diventare una noia mortale (e di imparare poco).
  4. Materiali & risorse
    Un buon corso deve darti accesso a simulazioni d’esame vere e proprie, non solo esercizi a caso. Chiarisci prima cosa è incluso: manuali, piattaforme online, mock exam… non aver paura di chiederlo.
  5. Ambiente (anche quello online conta)
    Magari ti sembra un dettaglio, ma se ti senti uno “sfigato” in classe o online, diventa tutto più difficile. Un ambiente accogliente, dove non ti viene paura di parlare o sbagliare, è fondamentale.

Perché scegliere un esame Cambridge? È sempre la scelta migliore?

È una certificazione riconosciuta in tutto il mondo e, diciamocelo, può risolvere parecchie scocciature burocratiche. Se vuoi iscriverti in università all’estero o fare application per certi lavori, è quasi un passaporto. Però…
Non è sempre indispensabile. Non tutte le università la chiedono (alcune accettano IELTS, TOEFL o altre certificazioni). E non tutti i lavori la pretendono davvero. Quindi: meglio informarsi PRIMA se quella carta serve davvero per ciò che vuoi fare.


Domande vere e risposte senza filtri

Quanto ci vuole a prepararsi?
Dipende. Se sei già vicino al livello richiesto, pochi mesi possono bastare. Se parti da zero e hai poco tempo, sarà dura. In media, molti studenti dedicano da tre a sei mesi a una preparazione seria.

Posso fare tutto da autodidatta?
La preparazione autonoma è possibile, specialmente se sei già a tuo agio con l’inglese. Però, sappi che le parti di speaking e writing sono ostiche da correggersi da soli. Almeno qualche feedback da un insegnante serio ci vuole.

Quanto costa un corso serio?
Qui non esiste la risposta magica: si va da cifre abbordabili per piccoli gruppi online, a costi importanti per lezioni individuali o full immersion. Non sempre il più costoso è il più efficace; scegli quello in cui ti senti seguito e motivato.

E se non passo l’esame?
Succede più spesso di quanto si immagini. Non sei una delusione, semplicemente forse hai bisogno di più tempo o di cambiare metodo/stile. Noi abbiamo aiutato persone che hanno cambiato strategia e poi ce l’hanno fatta.


Conclusione sincera

Prepararsi agli esami Cambridge non è una passeggiata: richiede testa, organizzazione e un po’ di coraggio (specie quando va male una simulazione o ti sembra di non migliorare). Però, con il percorso giusto — e le informazioni chiare — puoi davvero fissare obiettivi raggiungibili e evitare brutte sorprese.

Se vuoi consigli su dove iniziare, o ti serve una mano per capire che livello puntare, noi di Studey siamo qui. Niente vendita spinta, niente promesse impossibili: se possiamo aiutarti, lo facciamo. Se non abbiamo la risposta, ti diciamo dove trovarla. Scrivici, anche solo per raccontarci i tuoi dubbi — ci siamo passati prima noi!

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.