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Come scegliere tra college e homestay per l’alloggio

Scegliere tra college e homestay è fondamentale per vivere bene l'esperienza all'estero. Ogni opzione ha pro e contro da considerare con attenzione.

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College o Homestay? Come (Davvero) Scegliere l’Alloggio Giusto Quando Parti per Studiare all’Estero

Quando decidi di studiare fuori, uno dei primi veri dubbi che spuntano—e che spesso ti toglie il sonno—è: dove vivrò? Meglio buttarsi nella mischia del college o cercare qualcosa di più tranquillo in famiglia, il famoso homestay? Te lo dico subito: nessuna delle due è “la scelta perfetta” per chiunque. Tutto dipende da chi sei, da cosa cerchi, quanto vuoi sentirti autonomo, se pensi già di volere compagnia oppure no. E, ovviamente, da quanto puoi o vuoi spendere.

Parliamone senza giri di parole e senza venderti sogni facili: questa scelta può fare una grossa differenza sulla tua esperienza, quindi serve un po’ di chiarezza—niente roba da brochure.


College e Homestay: differenze vere (e senza filtri)

Forse già lo sai, ma ecco in pratica dove stanno le vere differenze:

Aspetto fondamentale College: cosa aspettarsi Homestay: cosa succede davvero
Ambiente La classica “bolla” studentesca, tanto movimento, tutto pieno di coetanei. Sei dentro la vita quotidiana di una famiglia locale.
Socialità Alta, anche… troppo, se cerchi silenzio. Dipende dalla famiglia, potrebbero anche essere molto riservati.
Privacy Mai davvero “da solo”: spazi comuni, coinquilini, poco controllo su chi entra/esce. Camera tua, ma orari da rispettare e casa non è solo tua.
Pasti Mensa, cucina comune o self-catering. Li vedi ma spesso ognuno mangia per conto suo. Di solito si mangia assieme almeno una volta al giorno—ottima scusa per fare conversazione.
Costi Spesso più caro, specie in città grandi. Di solito resta più abbordabile, ma occhio alle zone!
Autonomia Massima: sei tu a gestirti tutto (o quasi). Ti adatti alle regole e ai ritmi di chi ti ospita.
Lingua/pratica Dipende: puoi parlare tanto con altri internazionali ma magari poco con locali. Praticamente obbligato a usare la lingua, anche per chiedere dove sono i piatti!

I pro (e i contro veri, senza farsi illusioni)

College

Cosa funziona davvero:
  • Ci metti poco a farti nuovi amici, si fanno attività insieme, la tentazione di chiudersi in stanza è quasi zero.
  • Tutto a portata di mano (palestra, sala studio, mensa).
  • Nessuno ti dice a che ora rientrare o spegnere le luci.
Attenzioni e limiti:
  • Rumore, confusione, zero privacy (specialmente in residence grandi).
  • I prezzi nelle città universitarie spesso sono alti, e alcuni servizi sono “extra”.
  • Facile restare chiuso nella piccola “bolla italo-eramus”, e usare l’inglese solo in mensa.

Homestay

Cosa funziona davvero:
  • Se vuoi migliorare l’inglese o capire la cultura locale, qui puoi fare uno “sprint”.
  • Qualcuno ti guarda le spalle, soprattutto i primi tempi: se ti dimentichi dove si compra il pane puoi chiedere senza imbarazzo.
  • Spesso meno caro di un college, e meno tentazioni di spendere soldi in feste ogni sera.
Attenzioni e limiti:
  • Gli orari di casa ci sono davvero, e a volte sono rigidi (niente doccia dopo le 22 magari).
  • Non sempre si crea feeling: è come andare a vivere con degli zii sconosciuti, a volte si va d’amore e d’accordo, a volte… meno.
  • Se vai d’accordo alla grande, ok. Se no, cambiare può essere lento, e nel frattempo ti senti un po’ spaesato.

“Fanno tutti così…?” Storie (vere) di chi ci è già passato

Marco, Londra:
Pensava che il college sarebbe stata la soluzione perfetta per fare amicizie. Peccato che i suoi coinquilini avevano orari opposti ai suoi, e tra party improvvisati e chiasso alle tre di notte, dopo un po’ è crollato. Avrebbe voluto un ambiente più tranquillo, ma all’inizio non ci aveva pensato.

Sofia, Dublino:
Era quasi terrorizzata all’idea di vivere in famiglia, invece ha scoperto che pranzare con la “host mum” era il suo miglior corso d’inglese. All’inizio era in paranoia per le regole (tipo niente bagno dopo una certa!), ma in poco tempo sono diventate routine.


“Che succede se…?” Le domande che tutti si fanno ma pochi ti rispondono davvero

  • Se la famiglia non mi piace?
    Fai presente la cosa subito, senza paura: nella maggior parte dei casi si trova un’alternativa, ma metti in conto che serve qualche giorno. E sì, purtroppo può essere tutto tranne che immediato e indolore.
  • Posso scegliere dove finire?
    Dipende: puoi esprimere preferenze, ma a volte il mercato (o le liste d’attesa) decidono più di te. Nel dubbio, meglio essere flessibili.
  • E se voglio cambiare strada in corsa?
    Puoi sempre cambiare, ma occhio: potresti perdere una caparra o fare uno “trasloco” improvviso.

Alternative miste: esistono davvero altre opzioni?

Oltre a queste due classiche, c’è il mondo degli appartamenti condivisi, dei residence privati (simili al college ma spesso più piccoli e con gestione “in proprio”) o delle soluzioni tipo Airbnb per periodi più brevi. Attenzione però: vivere in appartamento può sembrare la soluzione della libertà, ma significa anche imparare a pagare le bollette, gestirsi le pulizie, sentirsi magari soli se nessuno ha voglia di chiacchierare a colazione.

Se è la prima volta che parti, meglio non bruciare subito tutti i gradi di difficoltà: prendi qualcosa che ti lasci margine per adattarti.


Ok, ma come decido davvero?

Lascia perdere i consigli da gruppo Facebook. Scrivi nero su bianco le tue priorità vere:

  1. Quanto puoi/vuoi spendere davvero?
  2. Ti senti già autonomo/a o ti serve una mano i primi tempi?
  3. Vuoi “immergerti” nella cultura locale o ti va bene stare in un ambiente più internazionale?
  4. Quanto ti pesa rispettare regole che non hai scelto tu?
  5. Da che zona vuoi partire: centro città o sobborghi ok?

Se hai tanti dubbi, il modo migliore per chiarirti è chiedere a chi ci è già passato. Puoi parlare con ex-studenti Studey che hanno vissuto entrambe le esperienze e non te la raccontano. E se non abbiamo la soluzione magica, almeno sappiamo dirti dove NON buttarti!


Alla fine, non c’è una risposta unica. Ogni esperienza è diversa come chi la vive. Sappi solo che le difficoltà, grandi o piccole, fanno parte del pacchetto. Non è un fallimento chiedere aiuto, anzi: di solito è la strada più corta per trovare davvero quello che serve a te (non solo la soluzione “giusta sulla carta”).

Se vuoi un confronto senza filtri, scrivici pure. Nessuna promessa impossibile, solo una chiacchierata vera per aiutarti a non fare errori che — fidati — abbiamo già fatto tutti almeno una volta.

“Nessun alloggio è perfetto, ma puoi trovare quello che ti aiuta a vivere al meglio quest’avventura. Scegli con la testa, fidati di chi ci è già passato, e non temere di cambiare strada.”
— Consiglio spiccio, ma vero, da un ex Studey

Se vuoi una guida dettagliata su come scegliere (davvero) casa all’estero, scrivici: te la mandiamo senza storie. E no, non ti chiamiamo per venderci: ti aiutiamo solo a far chiarezza.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.