Prepararsi all’IELTS mentre sei in viaggio studio: consigli reali da chi ci è passato
Se ti stai chiedendo se il fatto di vivere all’estero sia sufficiente per superare l’IELTS… ti capiamo: la tentazione di pensarla così ce l’abbiamo avuta in tanti. E sì, sicuramente vivere immersi nell’inglese aiuta un bel po’, ma—te lo diciamo senza troppi giri di parole—non basta. L’IELTS è un test con le sue regole, i suoi trabocchetti, i suoi tempi strani. Ti serve un tocco di organizzazione in più, altrimenti rischi di arrivare impreparato anche dopo mesi fuori casa.
Cos’è l’IELTS, e perché non puoi improvvisare (nemmeno all’estero)
Molti sognano di andare in UK, Irlanda, Australia ecc., pensando che "tanto l’inglese migliora vivendo lì". E certo, è vero… ma l’IELTS non è un test “di vita reale”: ti mette davanti esercizi piuttosto diversi da quelli in cui incappi chiacchierando al pub o seguendo le lezioni. Anzi, paradossalmente, puoi essere sciolto a parlare e poi faticare nelle altre sezioni (reading e writing in particolare) perché non bastano l’impressione o la simpatia. La grammatica, la coerenza, il tempo: conta tutto.
Come trovare il tuo modo di prepararti — davvero
Nessuno qui vuole darti la soluzione perfetta, perché, spoiler, non c’è. Però ci sono strade che funzionano meglio di altre se vuoi evitare di buttare giorni tra appunti disordinati e lezioni che non ti lasciano nulla. Ecco cosa ha funzionato per molti studenti (e devo ammettere, anche per me):
1. Mescola vita vera e pratica d’esame
Sfrutta il vantaggio di essere circondato da madrelingua, ma non dimenticare le sessioni di studio mirato. Parlare tanto con coinquilini e amici ti scioglie, sì, ma se poi non apri mai un sample test, rischi di farti trovare spiazzato da domande a trabocchetto nella reading, o di andare in tilt davanti a un essay nella writing.
2. Organizzati senza stressarti
Qui la costanza vale più delle maratone da 8 ore: metti in calendario (sul serio, scrivilo!) almeno 3-4 ore a settimana dedicate solo all’IELTS, usando materiali ufficiali o simulazioni recenti. Scegli orari in cui sai di poter essere lucido e non di corsa tra una lezione e un turno di lavoro. Meglio poco ma fatto bene.
3. Impara a conoscere davvero il test
C’è chi si lancia nello studio senza aver mai letto le istruzioni di una prova IELTS completa. E ogni volta, la reazione il giorno dell’esame è la stessa: “Oddio, non sapevo si dovesse fare anche questo!”. La soluzione? Prenditi un pomeriggio e guardati una prova intera, cronometra i tempi, annota dove perdi minuti inutili.
4. Chiedi feedback vero, non solo “sei bravo”
Puoi avere l’impressione di cavartela bene nello speaking solo perché chi ti ascolta non sbuffa o ride. Ma nel test valgono dettagli come pronuncia, chiarezza e coerenza. Fatti correggere da qualcuno che conosce l’IELTS: anche online, si trovano gruppi e prof disponibili, oppure puoi scambiare esercizi con altri studenti (e, se sei timido, si parte per messaggi, non serve subito una chiamata).
Errori (purtroppo) molto frequenti, che seguiamo sempre
- Pensare che “tanto sto in Inghilterra, è fatta” e sottovalutare la parte teorica del test.
- Trascurare reading e, soprattutto, writing: la maggior parte degli italiani se la cava a parlare ma si blocca davanti a una traccia scritta.
- Preparare solo pezzetti di test, senza mai fare prove complete con i tempi ufficiali (qui si rischia davvero di andare in ansia).
- Non chiedere mai un feedback vero esterno: senza correzione, si finisce per ripetere sempre gli stessi errori.
Risorse che davvero ti servono (evita quelle “magiche”)
- Libri e materiali ufficiali IELTS (spesso le versioni online sono già abbastanza per iniziare).
- Piccoli corsi mirati—magari anche online, così puoi studiare ovunque e non hai la pressione di dover seguire solo in presenza.
- Gruppi studio, tandem linguistici anche online, eventuali piattaforme/app con simulazioni serie e feedback sugli esercizi.
- E se hai un buon rapporto con i coinquilini o i colleghi, prova a coinvolgerli per esercitare lo speaking (con qualche birretta può diventare anche divertente).
Un consiglio: non trasformare il viaggio studio in una rincorsa al voto
Qui forse vado un po’ controcorrente, ma è giusto dirtelo. L’IELTS serve (soprattutto se ti serve per accedere a un’università o fare domanda di lavoro), ma non ridurre la tua esperienza a solo questo. Molti ex studenti rimpiangono di non essersi goduti abbastanza il posto, le amicizie, anche gli errori banali fatti con l’inglese. La preparazione migliore, alla fine, è una vita equilibrata tra laboratorio, lezioni, e anche serate fuori; lo studio funziona meglio così, ve lo giuro.
Insomma — Vivi il viaggio studio a 360 gradi, ma se vuoi superare davvero l’IELTS (e non fartelo rovinare dal panico o dalla fretta) trova un tuo ritmo, fatti aiutare da chi ci è già passato e scegli le risorse giuste per te. Nessuno ha la bacchetta magica, ma qualche trucco pratico si può imparare.
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