Studiare inglese all’estero: come cercare (davvero) una borsa di studio
Se stai pensando di partire per un corso di inglese all’estero, probabilmente hai già sbirciato i prezzi… e forse ti sei preso male. Non è una novità: tra volo, corso e alloggio, il conto sale in fretta e per tanti l’unica possibilità reale è trovare una borsa di studio. Ma come si fa, concretamente? È così difficile come sembra? E dove si inizia, senza perdersi in mille siti pieni di promesse?
Te lo raccontiamo senza troppi giri di parole, così come l’abbiamo vissuto anche noi.
Da dove partire: la (vera) ricerca delle opportunità
La cattiva notizia è che non esistono migliaia di borse di studio solo per corsi di inglese. La buona? Ce ne sono alcune, e arrendersi subito non ha senso. Ti consigliamo intanto di:
- Controllare i siti ufficiali delle scuole e delle università: alcune (soprattutto quelle più grandi e in UK, Irlanda, USA, Canada, Australia) hanno una sezione “scholarships” anche per chi fa solo corsi di lingua.
- Dare un’occhiata a bandi di associazioni, enti locali e alcune aziende (anche in Italia): a volte organizzano bandi per corsi brevi all’estero, aperti anche a chi non è universitario.
- Chiedere a chi ci è già passato: community online (anche la nostra!), gruppi Facebook, ex studenti: spesso le info migliori non sono nemmeno pubblicate su Google.
Se sei ancora alle superiori, può valer la pena chiedere anche in segreteria: certe scuole o Comuni finanziano piccole borse per studiare all’estero, anche se spesso l’insegnante di inglese per primo “non ne sa nulla”.
Cosa guardare e cosa ti servirà davvero
Le richieste variano tantissimo. Però, spesso ti chiedono:
- Un livello minimo di inglese (di solito A2/B1) – non serve essere madrelingua!
- CV aggiornato (a volte anche per corsi brevi – non è davvero un problema se hai solo esperienze scolastiche, basta essere sinceri)
- Lettera motivazionale – perché vuoi fare il corso proprio all’estero?
- Lettera di referenza – spesso da un docente.
- Certificato di iscrizione – se stai ancora studiando.
Ogni borsa ha i suoi tempi e le sue regole: alcune si iscrivono mesi prima, altre sono last minute. Non aspettare che ti arrivi la notifica la settimana prima: inizia a muoverti almeno 6 mesi prima (sì, anche se sembra troppo presto).
Attenzione ai “conti della serva” (e alle illusioni)
- Concorrenza: inutile girarci intorno, le borse sono poche e tanti ci provano. Ma qualcuno vince, quindi meglio provarci che restare con il dubbio.
- Se ti dicono “è facile”, dubita: le università e le scuole serie sono trasparenti, ma non regalano nulla.
- Copertura: verifica sempre COSA copre la borsa. Solo il corso? Anche viaggio e alloggio? E i pasti? Meglio farsi due conti su carta, così non resti fregato.
- Piano B: non prendi la borsa? Non è la fine. Ci sono corsi online, programmi di scambio (tipo “language buddy”), summer camp più economici. L’inglese puoi migliorarlo lo stesso, anche se certo, l’esperienza all’estero è un’altra storia.
Un esempio vero (no, non inventato)
Sofia, 19 anni, ha vinto una borsa per due settimane di corso in Irlanda. Non è stata una passeggiata: ha spedito la domanda col cuore in gola e si aspettava di non essere scelta. La differenza chiave? La lettera motivazionale. Ha raccontato la sua paura di parlare inglese, le piccole vittorie a scuola e perché era importante per lei mettersi in gioco fuori casa. È stata selezionata non per i voti, ma perché è apparsa autentica. Quando è tornata, il suo inglese non era “magicamente fluente”, ma molto più sicuro. E soprattutto, aveva fatto amicizia con altri ragazzi italiani, spagnoli e francesi che prima, pensava, non avrebbe mai potuto capire.
Qualche domanda che ci fanno sempre
Quando si deve iniziare a cercare?
Meglio muoversi con largo anticipo: 6-12 mesi prima, se puoi. È più semplice trovare soluzioni e anche chiedere aiuto se hai tempo.
E se non ho esperienze o voti super?
Nessuno pretende il curriculum di un premio Nobel per un corso di inglese. Meglio puntare su motivazione vera e chiarezza.
Esistono borse che coprono tutto, anche i pranzi e l’aereo?
Qualcuna sì, ma sono rare. Occhio alle piccole scritte. Spesso dovrai comunque sostenere almeno una parte dei costi (magari solo vitto o trasporto).
Se ho bisogno di aiuto per la domanda?
Molti ci scrivono solo quando hanno già perso delle scadenze: meglio chiedere anche solo per fare chiarezza, non c’è vergogna. A volte non abbiamo la risposta magica, ma possiamo almeno indicarti la strada o dirti dove provare.
In sintesi
Ottenere una borsa di studio per un corso di inglese all’estero non è semplice, ma non è impossibile. Richiede pazienza, qualche tentativo andato a vuoto e tanta attenzione nei dettagli. Nessun modulo te lo compila la fortuna, ma non sei solo. Se vuoi confrontarti, sapere dove stanno girando davvero i bandi, o semplicemente vuoi qualche consiglio su come scrivere una lettera senza sembrare un robot, scrivici. Davvero: anche solo per toglierti un dubbio.
Per il resto, in bocca al lupo – che a volte, nelle selezioni, serve anche quello.
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